Ecco alcuni utili consigli e semplici esercizi per tenere in allenamento le nostre funzioni mentali: attenzione, concentrazione, memorie, linguaggio, ragionamento, creatività.
- MANTENERE UNA SANA ALIMENTAZIONE: mangiare frutta e verdura ogni giorno, provare cibi nuovi, variare l’alimentazione;
- BERE MOLTA ACQUA: cercare di bere frequentemente (ogni ora), anche quando non si sente lo stimolo della sete;
- FARE ATTIVITÀ FISICA: è molto utile fare passeggiate all’aria aperta, mezz’ora al giorno per MIGLIORARE anche L’UMORE;
- PRENDERSI CURA DEL SONNO: andare a letto allo stesso orario e solo quando si sente sonno, fare “pennichelle” di breve durata, mangiare leggero a cena;
- RIDERE: cercare sempre di pensare positivo e di circondarsi di persone solari e divertenti: ripensare alla sera ad episodi divertenti e ricordarsi le emozioni positive;
- ALLENARE MEMORIA E ATTENZIONE: leggere libri o riviste, chiacchierare di argomenti diversi con persone amiche, esercitarsi con puzzle, cruciverba e tanti giochi di enigmistica, osservare sempre molto bene cosa ci circonda;
- MANTENERE ATTIVA LA VITA SOCIALE: avere amici aiuta a distrarsi e a scambiarsi idee, opinioni e racconti. Ogni Comune ha più CENTRI ANZIANI sul territorio: prova a chiedere in Comune dove si trova quello della tua zona.
Questi consigli vengono da Assomensana (www.assomensana.it), l’associazione non profit di neuropsicologi che, fedeli al loro insegnamento, continuano a occuparsi di nuove iniziative, dopo la Settimana di prevenzione dell’invecchiamento mentale (SPIM) e il convegno LongevaMente. Sono all’orizzonte nuove iniziative per aiutare a rimanere efficienti, nello spirito e nel fisico. Pronti al via i corsi di Ginnastica mentale, come riferisce il presidente di Assomensana, il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari: «I nostri programmi si terranno in 12 città italiane. Grazie alla rete di affiliati all’Associazione, quest’anno è possibile partecipare ai corsi per il mantenimento in salute di mente e cervello da nord a sud, dalla Val d’Aosta e dal Piemonte alla Puglia, dalla Toscana al Trentino, dalla Lombardia all’Umbria, dalla Liguria all’Abruzzo». Quindi i numerosi italiani che hanno ricevuto il loro identikit mentale in occasione della SPIM, ma anche quanti desiderano affinare le capacità intellettive avranno a disposizione più sedi per frequentare i corsi di allenamento mentale e avere così pratiche concrete per correggere o migliorare le funzioni cognitive. «Ormai sono oltre 5.000 le persone che hanno preso parte con grande soddisfazione e ottimi risultati alle sessioni di Ginnastica Mentale», aggiunge il presidente. Ma in pratica, come si svolgono le “lezioni”? Risponde Iannoccari: «Gruppi di 15 iscritti si ritrovano per 20 incontri a cadenza settimanale, durante i quali si allenano con esercizi di attenzione, logica, creatività, linguaggio, velocità di riflessi, concentrazione ecc., seguendo il programma di allenamento targato Assomensana. Come testimoniano anche le ricerche scientifiche, le persone che mantengono il cervello allenato vivono meglio, presentano meno “acciacchi” di memoria e altri deficit cognitivi e godono di una migliore qualità di vita».
L’aspettativa e il gradimento del pubblico verso la possibilità di intervenire sulla mente in modo soft ma scientifico sono emersi durante la SPIM che quest’anno ha superato i “numeri” delle scorse edizioni. «Dal 22 al 27 settembre scorsi, sotto l’insegna di Assomensana, sono stati coinvolti, in oltre 100 città italiane, più di 160 specialisti che hanno soddisfatto le richieste di check up provenienti da migliaia di cittadini», specifica il neuropsicologo, «L’età media dei partecipanti è di circa 63 anni e, tenuto conto del numero di richieste, molti esperti dell’Associazione hanno voluto pianificare le visite oltre la settimana prevista, per dare l’opportunità a tutti di ricevere informazioni sullo stato di salute delle proprie abilità mentali. Tra le persone che si sono sottoposte a check-up, una minima parte presentava un decadimento cognitivo accentuato, tanto che è stato loro suggerito un invio alle strutture sanitarie preposte alla valutazione di malattie neurodegenerative, mentre la maggior parte della popolazione ha mostrato livelli di funzionamento mentale rientranti nella norma, per età e scolarità».
L’evento, giunto ormai al settimo anno, si è confermato come un appuntamento atteso, tanto che in molti hanno iniziato a contattare il centralino di Assomensana già nei mesi di giugno e luglio per prenotarsi per tempo; aggiunge Iannoccari: «Alla SPIM le persone accedono con il bisogno di conoscere come acquisire salute e contrastare il fenomeno dell’invecchiamento mentale. I nostri specialisti hanno sottoposto ogni individuo a una batteria di test, composta da circa 10 prove cliniche, tarate e standardizzate, normalmente utilizzate in ambulatorio neuropsicologico. Al termine della verifica, lo specialista ha riferito al soggetto ciò che era emerso dai test e ha consegnato un breve decalogo, tratto dal sito Assomensana, con i suggerimenti per mantenere la mente in forma a tutte le età».
Ulteriori indicazioni per essere “proattivi”, a beneficio di tutto il corpo, del cervello innanzitutto, potrebbero emergere da LongevaMente, il convegno che si è tenuto il 26 settembre a Milano, organizzato da Assomensana. «L’incontro ha avuto 150 partecipanti, tra medici, biologi, psicologi, nutrizionisti e altri specialisti della salute, ma anche un novero di cittadini interessati al mantenimento del “bell’intelletto”», racconta il professor Iannoccari, «Il Convegno si è svolto all’Hotel Melià Milano, eccellente location, e ha visto protagonisti circa 20 relatori di fama nazionale e internazionale che, a vario titolo, hanno trattato il tema della longevità di mente e cervello da diversi punti di vista: nutrizione, alimentazione, sonno, relazioni interpersonali, ginnastica mentale, attività fisica, socializzazione, stili di vita, atteggiamenti positivi, eccetera. Nella giornata, sono confluite relazioni di elevato interesse scientifico, che hanno ripercorso le più recenti ricerche a livello mondiale. Assomensana ha voluto mettere insieme, in una specie di “consorzio”, i vari settori scientifici: lo scopo era quello di far esporre le varie conoscenze in un unico evento per integrarle tra loro, laddove spesso affrontano lo stesso tema ma da un punto di vista e con linguaggi diversi, che difficilmente hanno occasione di confronto e di condivisione. Il convegno è stato patrocinato dal Ministero della Salute e dalle più importanti società scientifiche nazionali, oltre a essere stato sostenuto da 15 aziende leader nel settore di prodotti e servizi per la sana longevità di mente e cervello. Tenuto conto dell’importante contributo scientifico e dell’interesse manifestato dal pubblico, è già in programma il prossimo LongevaMente, che si terrà nella primavera 2016». •
PER SAPERNE DI PIÙ
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