Continua la campagna di Giannella Channel per ritrovare il patrimonio artistico disperso all’epoca della Seconda guerra mondiale: a fine testo altri link utili, pubblicati in precedenza. In questa puntata, grazie alle testimonianze scritte e visive raccolte nella Siviero’s list, le prime 60 opere razziate e mai tornate a Firenze. Nella prossima puntata, gli altri tesori fiorentini che ci auguriamo possano tornare ai legittimi proprietari.
FIRENZE
COLLEZIONE BRANCH
Da Villa Marsilio Ficino, in via del Salviatino, Firenze partirono le opere della collezione, trafugate il 1° luglio 1944 dal Feldwirtschaft Kommando.
- Madonna con bambino incoronato da angeli, Crocifissione, attribuito a Bernardo Daddi (1290 – 1348 circa).
- Angelo inginocchiato, due sculture di intagliatore ignoto, XV sec.
- Cassone, di intagliatore ignoto, XV secolo.
- Arazzo, di manifattura fiamminga, inizio XVI sec. La scena, ricca di figure, è articolata in due registri sovrapposti, limitata da un bordo a motivo floreale.
- Arazzo, di manifattura fiamminga, sec. XVI. L’arazzo rappresenta una scena di animali in un paesaggio, limitato da un largo bordo a motivi floreali.
COLLEZIONE CONTINI BONACOSSI
La maggior parte delle opere della collezione fiorentina furono trafugate dalla villa e dal deposito di Trefiano (Poggio a Caiano, Firenze) dal reggimento 1060 della 362ma divisione di fanteria nazista il 26 agosto 1944.
- Copia della “Notte” di Correggio, di El Greco (Domenico Theotokopoulos, 1541-1614).
- Natura morta, due oli su tela di Francisco Zurbaran (1598 circa -1664).
- Natura morta, di Luis Menendez (1716-1780).
- Ritratto di fanciulla, di Pietro Rotari (1707-1762.
- Completano il quadro gli oli su tela: Crocifissione e Tre figure presso una porta, di Bartolomè Esteban Murillo (1618-1682).
- Madonna con bambino e donatore, di Jacopo Tintoretto (1519-1594).
COLLEZIONE DEL FABBRO
- Madonna con bambino e santi, della scuola di Giovanni del Biondo (1356-1398). La tempera su tavola è di dimensione 70 x 42 cm. e rappresenta la Madonna in trono circondata dai santi Michele, Pietro, Bartolomeo, Antonio Abate, Maddalena, Paolo e Caterina, ripetendo uno schema divulgato dalle opere di Bernardo Daddi. Alcune parti, come il viso della Maddalena, sono state ridipinte. Fu trafugata dalle truppe naziste che occupavano la villa Poggio alla Scaglia (Firenze) in prossimità del Galluzzo tra il 7 e 10 agosto 1944.
COLLEZIONE ARTURO FRANCESCO SPENDER
Le opere della collezione fiorentina furono trafugate dalle truppe naziste dall’abitazione di A. F. Spender, sita in via De’ Bardi 50 a Firenze. Il fabbricato fu sgombrato e distrutto per ostruire l’accesso a Ponte Vecchio nel 1944.
- Ratto di Europa, attribuito a Bonifacio Veronese (1487-1553). Olio su tavola, 90 x 56 cm.
- Madonna con bambino e santa Caterina, di ignoto pittore ferrarese, sec. XVI. Dipinto su tavola di dimensioni 62×78 cm.
- Ritratto di Orazio Farnese, di ignoto pittore, sec. XVI, Nel dipinto su tela, 62×74 cm, l’uomo è ritratto di profilo verso destra.
- Scene della Genesi, attribuito ad Andrea Schiavone (1510-15/ 1563). Il dipinto su tavola, di dimensioni 173×50 cm, era il frontale di un cassone. Le scene raffigurate sono Adamo nel Paradiso terrestre tra gli animali, il peccato originale, la cacciata dal Paradiso terrestre.
- Adamo ed Eva, attribuito ad Andrea Schiavone (1510-15/ 1563). Il dipin to su tela ha dimensioni 71×64 cm.
- Ritratto del doge Antonio Grimani, attribuito a Tiziano Vecellio (1489/90 – 1576). Questo olio su tela, 71×83 cm, fu eseguito nel 1523 circa.
- Testa di donna, alla maniera di Tiziano Vecellio (1489/90 – 1576). Opera su tela di 37×44 cm.
- (Giacobbe e) Rachele al pozzo, attribuito a Lorenzo Lippi (1606-1665). Olio su tela di 84×120 cm.
- San Giovanni Battista, di Bartolomeo Schedoni (1578-1615). Olio su tavola, 65×48 cm.
- Veduta di piazza del Popolo a Roma, attribuita a Bernardo Bellotto (1721-1780). Olio su tela, 129×98 cm.
- Santa in estasi, di Giuseppe Maria Crespi (1665-1747). Olio su tela, 90×60 cm.
- Crocifissione, attribuita a Francesco Guardi (1712-1793). Olio su tela, 43×55 cm.
- Paesaggio, attribuito a Francesco Guardi (1712-1793). Olio su tela, 31×42 cm.
- Veduta di piazzetta veneziana, alla maniera di Francesco Guardi (1712-1793). Olio sui tela, 37×44 cm. La veduta è dominata, in fondo a sinistra, da una chiesa con cupola.
- Paesaggio con rovine, di ignoto pittore italiano, sec. XVIII. L’olio su tela, di 49×57 cm, raffigura una fontana a destra e una veduta di mare a sinistra.
- Paesaggio con rovine, di ignoto pittore italiano, sec. XVIII. L’olio su tela, 83×107 cm, rappresenta sulla sinistra alcune figure e un vaso.
- Ragazzo con anatra, di Domenico Maggiotto (1713-1793). Olio su tela, 95×77 cm, fu attribuito al Piazzetta dal Pallucchini (1934) ed è stato assegnato dal Goering al Maggiotto.
- Pigmalione, di Sebastiano Ricci (1659-1734), olio su tela di 90×70 cm.
- Cristo morto tra due angeli, di ignoto pittore, sec. XIX. Questa opera su tela, 125×67 cm, è una copia da Marco Basaiti.
- Fanciulle che consultano una strega, di ignoto pittore, sec. XIX, opera su tela, 50×36 cm.
- Trionfo di Nettuno e Anfitrite, di ignoto pittore, sec. XIX, opera su tela, 71×31 cm.
- Veduta della piazza dei santi Giovanni e Paolo a Venezia, di ignoto pittore, sec. XIX, opera su tavola, 45×35 cm.
- Veduta della piazzetta San Marco a Venezia, di ignoto pittore, sec. XIX. Opera su tela, 73×100 cm.
- Profilo di un uomo volto a destra, di ignoto scultore, sec. XIX. Su questo marmo scolpito è leggibile l’iscrizione “Cristophorus Columbus”.
- Cinque nudi di donna in un paesaggio, di Ubaldo Oppi (1889-1945). Questo olio su tela, di 88×70 cm, è firmato e datato 1922.
- Natura morta e paesaggio, di René Paresce (1886-1937). Olio suj tela, 78×94 cm.
- Veduta di Quercianella, di Memo Vagaggini (1892-1955). Olio su tela, 72×62 cm.
- San Giorgio che uccide il drago, di ignoto pittore bizantino, opera su tavola, 46×52 cm.
COLLEZIONE AUGUSTO VITTA
Le opere furono trafugate dalle truppe naziste dall’abitazione del signor Limi che le aveva in deposito a San Martino a’ Cozzi, frazione di San Donato in Poggio (Comune di Tavernelle Val di Pesa, Firenze) nella primavera 1944.
- Donna che dondola una culla, di Odoardo Borrani (1834-1905). Il dipinto, 26×38 cm, è firmato e datato.
- Bastione con alberi, di Tito Conti (1842-1924). Il dipinto, di dimensioni 37×29, è firmato.
- Alberi, di Giovanni Fattori (1825-1908). Il dipinto su tavola, di 25×15 cm, è firmato.
- Cavallo sellato, di Giovanni Fattori (1825-1908). L’opera su tavola, di 22×27 cm, è firmata.
- Chiesa di campagna fra alberi di Giovanni Fattori (1825-1908). L’opera, di 23×16 cm, è firmata.
- Scena di cavalleria, due opere su tavola, di Giovanni Fattori (1825-1908). Le opere, di dimensioni 22×33 e 25×16 cm, sono entrambe firmate.
- Fanciulla che cuce, di Silvestro Lega (1826-1895). Il dipinto, di cm 33×24, è firmato.
- Paesaggio, di Silvestro Lega (1826-1895). Il dipinto, di 20×33 cm, è firmato: raffigura un fiume in cui si rispecchiano un bosco e profili di montagne.
- Signora vestita di nero, di Silvestro Lega (1826-1895). L’opera è di 32×24 cm.
- Casa fra i boschi, di Telemaco Signorini (1835-1901). L’opera, di 16×13 cm, è firmata.
- Chiesa, di Telemaco Signorini (1835-1901). L’opera, di 27×18 cm, è firmata.
- Donna bionda con giubbetto rosso, di Telemaco Signorini (1835-1901). L’opera, di 17×11 cm, è siglata “T.S.”.
- La colonna di piazza Santa Trinita con scorcio di strada, di Telemaco Signorini (1835-1901). L’opera, di 22×16 cm, è firmata.
- Strada di villaggio toscano, di Telemaco Signorini (1835-1901). L’opera, di 13×8 cm, è siglata “T.S.”.
COLLEZIONE AVVENENTE
Le opere, provenienti dalla collezione Avvenente di Firenze, furono trafugate dalla Villa Campomaggio a Radda in Chianti (Siena). Vedi puntata sulla Toscana (link).
COLLEZIONE ENRICO LUMBROSO
Le opere furono trafugate dalle truppe naziste nell’estate 1942.
- Scena mitologica, due arazzi di Karl Van Mander (1579-1623). Dimensioni 420×325 (datato 1607 o 1617) e 420×370 (del 1619?). I soggetti sono inquadrati da larghi bordi a motivi di fiori e frutta. Predomina la colorazione rossa. Nel primo arazzo sono tessute la firma e la data: “Karl Mander fecit an.1607 ” (o 1617).
COLLEZIONE WANDA DE GROLEE VIRVILLE
Le opere furono trafugate nel 1944 dalle truppe naziste dal palazzo in via de’ Bardi 46, Firenze.
- Fanciulli intorno a una tavola, di Sofonisba Anguissola (1527-1623).
- Soggetto non identificato, di Paolo Veronese (1528-1588). Opera su tela, 150×100 cm.
- Cassoni di ignoto scultore di arte senese del XVI secolo.
1. Continua. Nella prossima puntata le altre opere trafugate a Firenze e provincia.
Qui le precedenti puntate della nostra campagna “Chi li ha visti?”:
- Chi li ha visti? I tesori d’arte della Toscana ancora prigionieri di guerra
- Quei 1653 tesori rubati da Hitler e ancora prigionieri di guerra
- Pur sfigurata dalla guerra, ai soldati “aggiustaveneri” l’Italia sembrò bellissima
- Chi li ha visti? I tesori di Piemonte e Lombardia ancora prigionieri di guerra
- Fu trafugata dai nazisti nel 1943, la “Carica dei bersaglieri” torna alla Garibaldi
- Sergio Romano elogia Giuseppe Bottai, paladino della cultura: “Era convinto che il nostro patrimonio fosse la prova dell’esistenza di una nazione italiana” (con il mio invito al Ministro Dario Franceschini, affinché mandi un esperto a Monaco di Baviera per visionare i capolavori della collezione Gurlitt razziati anche in Italia)
Ottima iniziativa di grande interesse Storico Artistico