Una lettera al Sole 24 Ore che illumina il lodevole senso del dovere civico, superiore al diritto alla salute. Un’iniziativa del Comune di Milano che getta un ponte tra anziani e bambini (fonte Corriere della Sera). E la scoperta di un torinese in Asia su bottiglie d’acqua esportate dall’Italia per ottomila chilometri (L’Espresso): son o le tre lettere ai direttori scelte questa settimana per la rubrica “Italiani brave penne”. Leggiamole.
Quando lo Stato viene prima dello stato di salute.
Ho accompagnato la mia anziana zia in ospedale, dove è ricoverato suo marito per la frattura al femore. Sono molto anziani, tornati in Italia dalla Svizzera dopo una vita di lavoro. Hanno una casetta, costruita piano piano negli anni. Durante il viaggio, mi ha detto che nei giorni scorsi aveva ordinato un materasso e una doga per il letto che avrebbe dovuto occupare mio zio non appena sarà dimesso. In mattinata, però, aveva cercato invano di contattare il negozio per disdettare l’acquisto della doga, poiché, mi diceva, aveva visto che la rete attuale è abbastanza rigida e sarebbe stata sufficiente. In mattinata, però, aveva cercato invano di contattare il negozio per disdettare l’acquisto della doga, poiché, mi diceva, aveva visto che la rete attuale è abbastanza rigida e sarebbe stata sufficiente.
Visto che il negozio è sulla strada, le ho offerto di fermarci e di dare direttamente la disdetta. “Ci ho riflettuto, sa, abbiamo già acquistato il materasso (333 euro), e poi lunedì ho l’Imu da pagare, per cui ho pensato che potevo risparmiare la spesa per la doga. Sa, non possiamo fare il passo più lungo della gamba”.
Mia zia, anziché fare una spesa che serviva per la salute del marito, per curarlo meglio, ha voluto (meglio, dovuto) risparmiare quei soldi per pagare una tassa. In altri termini, mio zio probabilmente faticherà a guarire,. Ma il senso del dovere civico di mia zia e suo fanno sì che gli obblighi imposti dallo Stato prevalgano anche sul diritto alla salute. Perciò lo Stato avrà comunque i suoi soldi.
Luciano Pivetta, Fossalta di Portogruaro (Venezia)
“Adotta un nonno“: iniziativa da diffondere
Bella l’iniziativa del Comune di Milano “Adotta un nonno”, che prevede la possibilità per anziani soli e bisognosi, di consumare pasti gratuiti nelle mense della scuole elementari, assieme ai piccoli studenti. E’ un’opportunità per contrastare la solitudine della vecchiaia, per unire generazioni così lontane tra loro e anche per evitare sprechi di cibo. Tanti anziani saranno più felici e molti bimbi potranno ascoltare storie a volte davvero straordinarie. Perché non provarci anche in altre città?
Michele Massa, Bologna
Da Salò a Dacca, esportazione a chilometri ottomila
Spiegatemi a cosa serve predicare il cibo a chilometri zero quando questa limitazione viene presa in considerazione solo per i prodotti in importazione. Mi trovo a Dacca, capitale del Bangladesh. Ordino la cena e mi arriva una bottiglia d’acqua dalla forma familiare, l’etichetta è scritta in italiano. Vado a leggere meglio nel piccolo e scopro che non si tratta dell’ennesimo caso di italian sounding, arriva effettivamente da Salò, dalle rive del Garda. Si crocifiggono gli importatori di frutta dell’altro emisfero, di quella frutta che in quanto fuori stagione deve arrivare dall’estate, come le ciliegie a Natale. Nessuno sa invece che si fanno viaggiare per il mondo container pieni non di prodotti dell’eccellenza gastronomica italiana ma di semplice acqua.
Andrea Bucci, Torino