ABB, multinazionale svizzero-svedese con sede italiana a Sesto San Giovanni, annuncia che è orgogliosa di accompagnare Solar Impulse e il suo equipaggio nel suo primo volo intorno al mondo con un aereo alimentato unicamente a energia solare. Il decollo dell’aeroplano è avvenuto il 10 marzo da Abu Dhabi (di seguito, il video dell’evento).
Nel 2014 ABB e Solar Impulse hanno creato un’alleanza innovativa e tecnologica per promuovere una visione condivisa volta alla riduzione del consumo di risorse fossili e all’ incremento dell’uso di energie rinnovabili.
Tre ingegneri ABB hanno lavorato con il team di Solar Impulse, contribuendo con le loro competenze ed esperienze, a migliorare la resa dell’alimentazione delle celle solari e a potenziare i componenti elettronici di ricarica per il sistema di batterie dell’aereo.
Durante il viaggio di 35mila chilometri i piloti Bertrand Piccard e André Borschberg si sono alternati nella cabina di pilotaggio e il velivolo ha iniziato il suo percorso partendo da est da Abu Dhabi, fermandosi in diverse città tra cui Muscat, in Oman, Ahmedabad e Varanasi in India, Mandalay in Myanmar, Chongqing e Nanjing in Cina, nelle Hawaii, Phoenix e New York, negli Stati Uniti, prima di attraversare l’Atlantico nel suo viaggio di ritorno verso Abu Dhabi dove è previsto arrivare a metà 2015.
Il tratto più impegnativo del percorso sarà il volo non-stop di cinque giorni e cinque notti attraverso l’oceano Pacifico, dalla Cina alle Hawaii. L’aereo alimentato da 17.248 celle solari salirà ad un’altitudine che raggiungerà i 10.000 metri durante il giorno per ricaricare totalmente le sue batterie in modo da rimanere in volo per tutta la notte.
Dal 2010 Piccard, presidente di Solar Impulse, e Borschberg, suo amministratore delegato, hanno impostato otto record internazionali nel trasporto aereo, per durata, altitudine raggiunta e lunghezza del volo poiché hanno attraversato l’Europa, il Nord Africa e gli Stati Uniti con un prototipo di aereo alimentato unicamente ad energia solare.
A questo link ulteriori dettagli sull’alleanza di ABB con Solar Impulse.
(via mail)
Un uomo solo in mezzo all’Oceano Pacifico su un aereo funzionante soltanto con l’energia solare.
In Italia sono le 9 di martedì 30 giugno 2015. Per l’aereo Solar Impulse 2 sono le cinque del pomeriggio e l’aereo sta volando sul Pacifico a 9000 metri di altezza, in pieno Sole. Ha già volato un intero giorno, una notte e sta ora utilizzando appieno l’elettricità fornita dalle 17.000 celle fotovoltaiche che, dopo aver ricaricato completamente le batterie, stanno fornendo all’aereo 21 chilowatt di potenza sufficienti per azionare i quattro motori da 13 chilowatt ciascuno e i servizi della cabina di pilotaggio.
Il pilota André Borschberg è in volo da 36 ore e ha percorso 2300 degli 8300 chilometri della distanza Nagoya-Hawaii (link).
Davvero si può contare sull’energia solare anche per compiti ambiziosi come questo, si può pensare a un futuro solare.
(via mail)
Un uomo solo attraverso il Pacifico con l’energia solare.
Alle 18 esatte, ora di Roma, di stasera venerdì 3 luglio è atterrato all’aeroporto di Kalaeloa nelle isole Hawaii, l’aereo Solar Impulse 2 dopo un volo senza scalo di 8300 chilometri dal Giappone, iniziato domenica scorsa alle otto di sera, ora di Roma. All’arrivo era l’alba di una giornata in cui splendeva ancora la luna piena. Gli applausi hanno accolto il pilota, André Borschberg, che ha volato da solo, in una cabina di tre metri cubi, per cinque giorni e cinque notti nei quali ha dormito in tutto 40 ore a brevi intervalli.
Il volo ha vari aspetti singolari. Questa Giappone-Hawaii è l’ottava tappa di un giro intorno al mondo dell’aereo progettato dallo svizzero Bertrand Piccard, funzionante soltanto con l’energia solare. Le ali, lunghe 72 metri, sono coperte da 17.000 celle fotovoltaiche ad alto rendimento. La radiazione solare assorbita durante il giorno in parte aziona i quattro motori elettrici a elica e i servizi di bordo, in parte ricarica quattro batterie di accumulatori a ioni di litio, la cui energia serve durante la notte ad azionare i motori.
Chiunque attraverso Internet ha potuto seguire, ora per ora il volo attraverso il sito (link).
Si poteva così conoscere, come se si fosse stati al fianco del pilota solitario, lo stato di ricarica delle batterie, la temperatura esterna, l’altezza che variava da 8000 metri durante il giorno, per assorbire bla massima quantità di energia solare, a 2000 metri di notte.
E’ stato così possibile constatare per cinque giorni e notti consecutive la regolarità dei cicli di carica e scarica delle batterie di bordo, il che conferma le favorevoli prospettive di un sistema di accumulo dell’energia elettrica anche per impianti fotovoltaici a terra. La potenza erogata alternativamente dalle fotocelle di giorno o dalle batterie di notte è stata di circa 15 chilowatt.
Ma l’aspetto più singolare e direi emozionante è stato offerto dal pilota che ha volato nella più lunga traversata aerea in solitario della storia. Charles Lindbergh nel suo fragile aereo ad elica nel 1927 aveva attraversato da solo i 5800 chilometri dell’Oceano Atlantico in 33 ore. Borschberg nella sua transvolata dell’Oceano Pacifico poteva contare soltanto sull’energia del Sole, con problemi di alimentazione e anche fisiologici, che hanno richiesto nuove soluzioni ingegneristiche.
Il volo di Solar Impulse 2, e soprattutto questa tappa attraverso il Pacifico, hanno aperto nuove strade all’ingegneria aeronautica, alla tecnologia dei materiali da costruzione, alla fisiologia del volo umano e all’uso dell’energia solare.
Giorgio Nebbia
Il giro del mondo del Solar Impulse 2 è stato interrotto a seguito di problemi tecnici. A comunicare lo stop obbligato dell’impresa sono stati Bertrand Piccard e André Borschberg, i due piloti svizzeri che hanno progettato l’aereo solare e che si sono alternati alla guida del velivolo nelle varie tappe.
In una nota i due piloti fanno sapere che Solar Impulse 2 si fermerà alle Hawaii fino al 2016. La sospensione del giro del mondo è dovuta ai gravi danni subiti dalle batterie nel corso dell’ultima tappa. L’aereo solare ha volato per 5 giorni e 5 notti consecutive dall’aeroporto di Nagoya, in Giappone, all’aeroporto di Honolulu, capitale delle Hawaii, facendo segnare il record di volo in solitaria per un velivolo senza carburante.
Purtroppo questa lunga tappa ha causato il surriscaldamento del motore elettrico. Il team di Solar Impulse 2 si fermerà alle Hawaii per riparare le batterie. I piloti si affrettano a chiarire che il problema tecnico insorto non deve essere interpretato come il fallimento della tecnologia: