Secondo una ricerca pubblicata su Nature Medicine monitorare il livello di 10 particolari lipidi nel sangue potrebbe predire, con il 90% di accuratezza nella diagnosi, il rischio di sviluppare la malattia entro tre anni

Un esame del sangue per prevedere il rischio di sviluppare malattie degenerative come il morbo di Alzheimer: la scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Medicine, viene dagli Stati Uniti dove i ricercatori hanno verificato che monitorare il livello di 10 particolari lipidi nel sangue potrebbe predire, con il 90% di accuratezza nella diagnosi, il rischio di sviluppare Alzheimer entro tre anni.

L’ANALISI SU 10 LIPIDI NEL SANGUE. Per il loro studio gli scienziati della Georgetown University di Washington hanno analizzato campioni di sangue di 525 persone over 70 nel corso di cinque anni. Tra questi, i ricercatori hanno comparato le analisi dei soggetti sani a quelle di chi ha invece sviluppato Alzheimer o altri tipi di demenza senile: il risultato è stato sorprendente e ha evidenziato come la principale differenza tra i due gruppi di persone fosse il livello di 10 lipidi nel sangue. Gli stessi markers, inoltre, hanno poi indicato ai ricercatori quali tra i soggetti studiati avrebbe con tutta probabilità sviluppato qualche forma di demenza.

LA POSSIBILITA’ DI TEST. Prevedere lo sviluppo dell’Alzheimer rappresenterebbe una svolta nella ricerca medica, permettendo di sviluppare medicine da testare fin dalle prime fasi di sviluppo della malattia, cosa attualmente impossibile. La speranza è infatti che dalla nuova scoperta si possano sviluppare medicine in grado di ritardare o prevenire lo sviluppo dei sintomi legati alla demenza senile, eventualmente fino ad arrivare a sottoporre tutte le persone di mezza età a uno screening che possa identificare rischi e contenere le conseguenze.