Anci, l’Associazione che raggruppa 7.977 Comuni italiani, sposa il modello fiorentino di sostegno alle edicole e lancia un protocollo a tre con Federazione degli editori (Fieg) e gli edicolanti. È quanto emerso martedì 11 luglio nel corso di un incontro nella sede Anci di Roma alla presenza del sindaco di Firenze, Dario Nardella, e dell’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re. Il pacchetto anti-crisi per ridurre i costi a carico delle edicole, approvato nei giorni scorsi dalla giunta di Palazzo Vecchio, prevede due tipi di intervento: uno a livello fiscale e l’altro di rinnovamento delle funzioni proprie di queste attività.

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Il sindaco di Firenze, Dario Nardella (Torre del Greco, 1975).

Nel dettaglio gli interventi adottati riguardano la riduzione dei coefficienti per le occupazioni di suolo pubblico dei chioschi-edicole di giornali che saranno progressivamente ridotti. Le riduzioni partiranno dal 2018 quando scatterà un abbattimento del 30 per cento delle aliquote Cosap (rispetto al 2017) e del 70 per cento nel 2019 (sempre rispetto alle aliquote del 2017).

Ma nel piano anticrisi non c’è solo il taglio fiscale. A cambiare sarà anche la funzione delle edicole che potranno erogare i servizi anagrafici in modo decentrato. In particolare potranno rilasciare certificati di matrimonio, morte e nascita; residenza, stato di famiglia e contestuale, stato libero, cittadinanza ed esistenza in vita; estratto dell’atto di nascita; risultanze anagrafiche di matrimonio, morte; certificato contestuale di residenza, cittadinanza, esistenza in vita, nascita, stato civile e stato di famiglia.

Inoltre sarò consentito agli edicolanti di vendere spazi pubblicitari utilizzando spazi che potranno essere assimilati a pubbliche affissioni.
“Il nostro pacchetto di sostegno agli edicolanti sarà preso a esempio da Anci come modello di interesse a livello nazionale”, sottolineano Nardella e Del Re. “Non solo sgravi Cosap, ma ripensare la funzione delle edicole in un momento di crisi per il settore e gli edicolanti, che vogliamo sostenere perché sono presìdi importanti per la diffusione della cultura e dell’informazione, oltre che veri e propri presìdi della democrazia”.

Anci, riferisce l’agenzia Adnkronos, lavorerà alla stesura di un protocollo per portare all’adozione di tali misure anche da parte degli altri comuni italiani.

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Contatto: ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, tel. 06.680091 – Fax 06.68009202, www.anci.it

 

A PROPOSITO

L’edicola risolvi-problemi: a Parigi

spopola il portierato di quartiere

testo di Lorenzo Maria Alvaro / Vita*

Sembra un’edicola e invece è solving problems point. Una sorta di concierge cui rivolgersi per ogni tipo di problema, dalle tapparelle che non funzionano, alla manutenzione ordinaria fino al far fare i compiti ai bambini. «Abbiamo voluto ridare umanità alla vita quotidiana», spiega l’ideatore Charles-Edouard Vincent.

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L’edicola Lulu dans ma rue (Lulu nella mia strada) a place de Vosges.

È un po’ il sogno di ciascuno. Avere un domestico personale che si occupi delle piccole e fastidiose faccende quotidiane per noi. Qualcuno cui rivolgersi quando le tapparelle smettono di funzionare a dovere o a cui affidare i figli nelle ore dei compiti.

A Parigi il sogno è diventato realtà. Vicino a place de Vosges c’è infatti Lulu dans ma rue (Lulu nella mia strada). A guardarla sembra una normale edicola. Invece è una sorta di portinaio di quartiere. Anzi meglio: un concierge di quartiere. Da Lulu si può ricorrere per ogni cosa.

Esiste dalla primavera dell’anno scorso, ha il sostegno del comune di Parigi ed è un successo: 11.000 clienti, 3.596 servizi richiesti ai 48 Lulus e 120 proposte di nuove aperture in tutta la città.

L’idea è venuta a un economista prodige, Charles-Edouard Vincent, passato per Polytechnique e la Stanford University e oggi, a 42 anni, insegnante di economia sociale nella più prestigiosa scuola di commercio di Francia, la HEC:

Abbiamo voluto ridare umanità alla vita quotidiana. Lulu dans ma rue è un portierato di quartiere. L’obiettivo è di risolvere piccoli e anche un po’ più grandi problemi degli abitanti del quartiere.

“Lulu nella mia strada è la storia di un quartiere. Un distretto ottimista che crede nel futuro, un quartiere che è desideroso di mettere l’essere umano nella sua vita quotidiana e creare un rapporto tra i suoi abitanti. Un quartiere che pensa che la lotta contro la disoccupazione può iniziare qui e ora con la creazione di attività a livello locale. Una quartiere dove sono valutate le competenze e i talenti individuali”.

Ecco perché il motto del piccolo chiosco recita:

Bricolage, ménage, coup de main et bonne humeur

(Fai da te, pulizia, darsi una mano e buon umore, Ndr).

Ma come funziona tecnicamente? Basta contattare il chiosco per spiegare di cosa si ha bisogno. Si può telefonare, inviare una mail o semplicemente passare di persona. Una volta individuato il bisogno, il portiere di turno trova il Lulu giusto, cioè l’uomo o la donna (idraulico, pollice verde, esperto informatico, studente, pensionato, ex disoccupato, magari il vicino di casa) in grado di svolgere il lavoro richiesto. Le tariffe sono modiche: tra i 5 e i 10 euro per venti minuti (in caso di piccoli interventi), o a forfait concordati in anticipo, il tutto detraibile dalle tasse al cinquanta per cento.

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Fonte: vita.it. Vita S.p.A. è la società editrice del magazine Vita, mensile dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e, in generale, al mondo non profit. Spaziando sui temi, l’attualità e gli eventi italiani e internazionali, dà spazio all’informazione sulla responsabilità sociale d’impresa, sulle buone pratiche della pubblica amministrazione e sull’attività di Onlus e organizzazioni sociali, richiama l’attenzione sui grandi cantieri del welfare del futuro e sulle interconnessioni positive tra profit, non profit e pubbliche amministrazioni. Il mensile Vita, con circa 45.000 copie diffuse su tutto il territorio nazionale, in edicola e abbonamento, è il cuore della content company, una redazione al lavoro con un know how specifico sui temi del non profit, dell’economia civile, della sostenibilità e dei principali temi del welfare.