In tempi di crisi della stampa ad Amsterdam si sono inventati un giornale online che punta sulla qualità. Nei Paesi Bassi a settembre sarà lanciato De Correspondent, che in soli otto giorni è riuscito a raccogliere su internet più di un milione di euro in abbonamenti con il crowd funding.

la homepage di De Correspondent

la homepage di De Correspondent

L’idea del giornale è quella di offrire “giornalismo lento e di qualità”, senza pubblicità. Con questo progetto Rob Wijnberg, il direttore, è riuscito a chiedere e a ottenere 60 euro da 15mila persone in una settimana. Le persone si sono abbonate al giornale, ancor prima che il giornale esistesse, fidandosi del progetto lanciato dal direttore in tv. “Il risultato è straordinario”, spiega Wijnberg, “sopratutto perché di solito quando viene lanciata un’idea, le persone vengono convinte con i riferimenti alle piattaforme che già esistono. Nel nostro caso invece stiamo lanciando un’idea di giornale completamente nuova, che non esisteva prima”.

De Correspondent romperà con il modello tradizionale di quotidiano basata sulle notizie, si sgancerà dalle notizie e affiderà la definizione delle priorità a una squadra di intellettuali più o meno famosi nei Paesi Bassi”, continua Wijnberg che è stato intervistato dal Niemand Lab.

Per esempio Jelle Brandt Corstius sarà uno dei corrispondenti del giornale. Brandt Corstius è molto conosciuto nei Paesi Bassi per le sue serie tv sulla Russia e sull’India. “Il mio lavoro sarà quello di trovare un posto nei Paesi Bassi che non è sotto i riflettori dei mezzi d’informazione e cercare di raccontarne la vita. Spesso succedono cose interessanti a un ritmo troppo lento per essere seguite dai mezzi di comunicazione di massa”, dice Brandt Corstius.

Un giornale con nessun inserzionista e tanti sostenitori. Il direttore del nuovo giornale, Rob Wijnberg, ha lasciato il suo vecchio lavoro per fondare De Correspondent. Prima dirigeva nrc.next, un quotidiano specializzato in analisi e approfondimenti. Ma l’editore aveva chiesto a Wijnberg di cambiare filosofia e di legare di più il quotidiano all’attualità. Anche per questo Wijnberg ha lasciato il suo vecchio lavoro e si è lanciato in questa nuova scommessa, non prima di aver scritto un libro sul futuro del giornalismo.

Il manifesto di De Correspondent annuncia: un quotidiano che non va troppo dietro alla notizia del giorno, nessuna ideologia politica ma ideali giornalistici, il giornalismo prima del profitto, lettori che diventano attori, nessun inserzionista ma dei sostenitori. Umile, ma ambizioso negli ideali. Completamente digitale.

“Non credo che le notizie siano l’unico modo per guardare al mondo in maniera obiettiva”, dice Wijnberg. “Vorrei che i giornalisti spiegassero esplicitamente le loro scelte editoriali, quello che credono sia importante e perché i lettori dovrebbero interessarsi di quello che viene pubblicato. Deve essere più chiaro che non esiste l’obiettività delle notizie, ma si tratta sempre di un viaggio guidato attraverso il mondo”, spiega Wijnberg. La grafica del giornale sarà curata dall’agenzia di design Momkai.

Fonte: internazionale.it. L’articolo originale a questo link.