amsterdam-apartment-hotel-stanze-autoreMetti un turbo nel motore del turismo culturale: le stanze d’autore. Con un design autentico e originale che ben esprime l’identità della città, la City Identity Apartments ha realizzato ad Amsterdam il suo primo apartment hotel. 55 appartamenti dal design esclusivo, con una superficie che va dai 25 ai 68 metri quadrati, si estendono su tre piani, offrendo il doppio dello spazio di una stanza in hotel allo stesso prezzo. Ogni appartamento è dotato di letti matrimoniali con possibilità di una, due o tre camere da letto, per un minimo di 2 persone a un massimo di 6 per appartamento, uno o più bagni, salotto e cucina (foto a destra) totalmente equipaggiata. A differenza degli altri appartamenti in affitto in Olanda, la City Identity Apartments offre la possibilità di soggiornare anche una sola notte all’interno della struttura.

In ciascun appartamento si assapora la ricchezza culturale che Amsterdam ha da offrire. Da Rembrandt all’arte moderna, con una vista meravigliosa sui canali e le caratteristiche facciate: il design di ogni appartamento presenta gli elementi peculiari della città e della sua storia, creando un’atmosfera calda, contemporanea e elegante al tempo stesso anche grazie all’arredamento interamente ideato da designer olandesi.

Gli Amsterdam Identity Apartments si trovano a 200 metri dalla stazione ferroviaria di Sloterdijk, a 15 minuti dall’aeroporto di Schiphol, il World Trade Center, la fiera RAI e a meno di 6 minuti dalla Stazione Centrale, nel cuore di Amsterdam.
Una reception 24 ore saprà soddisfare tutte le richieste degli ospiti, che potranno inoltre usufruire di una sala fitness, sauna e lounge.

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Il palazzo che ospita l’hotel Ala D’Oro fu costruito per volontà del Conte Giovanni Rossi nella prima metà del XVIII secolo. Come raccontano le cronache dell’epoca, il Conte “fabbricò in contrada Sant’Agostino il più bel palazzo di Lugo”.

Nelle stesse ore in cui mi informano di questa novità dall’Olanda, mi arriva l’invito a una serata di musica e festa in Romagna, sabato 31 gennaio. Direte voi: che c’entra la mail da Amsterdam con l’invito di Lugo? C’entra, perché a Lugo, dove Claudio Nostri e famiglia portano avanti da dieci anni nello storico hotel Ala d’oro (XVIII secolo) un caffé letterario ricco di volta in volta, per 478 eventi, di parole e immagini, di libri e di autori, di musica e sapori, inaugura 5 camere dell’ala storica del Palazzo Rossi dedicate a 5 grandi autori legati in qualche modo a Lugo e alla Romagna. Dante, Leopardi, Byron, Stendhal, Tonino Guerra “marcano” le stanze con la loro identità interpretata dalle installazioni di 5 artisti: Stefano Babini, Carmine Della Corte, Piero Dosi, Giacomo Giannella/Streamcolors e Andrea Tampieri. “Si può dire che queste camere“, mi sintetizza il motore dinamico dell’Ala d’oro, Claudio Nostri, “sono la continuazione con altri mezzi del nostro Caffé Letterario. Qui, nel raccoglimento, l’ospite può dialogare con un grande poeta o scrittore, del quale trova anche i libri in camera, oppure godersi il riposo e il silenzio in una camera unica e diversa da tutte le altre“. Auguri, Ala d’oro, per un nuovo secolo di successi.

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A PROPOSITO

In camera vi aspetta la poesia di Tonino Guerra

Dall’opuscolo che accompagna il varo delle 5 camere d’autore a Lugo di Romagna, estraggo questo “sognalibro” dedicato a Tonino Guerra (1920-2012), il poeta e sceneggiatore romagnolo apprezzato in tutto il mondo.

“Largura” è un termine derivato dal dialetto, una voce italianizzata, indica la larga, una vasta pianura che si perde fino all’orizzonte e perfino va oltre, fin dove non si vede, oltre il definito. E’ una dimensione metafisica, intuitiva, che possiamo trovare dentro di noi se solo abbiamo la pazienza di stare ad ascoltare il silenzio. Quel silenzio che da ragazzo, Tonino Guerra, percorrendo un sentiero nelle vicinanze della sua Santarcangelo, accoglieva dentro di sé come un dono. Con quel silenzio nel cuore guardava nella valle che si stendeva sotto il poggio della città e vedeva la pianura che arrivava fino al mare. Era un’immagine larga e magnifica. Ora quel sentiero non c’è più e con esso forse se ne è andata anche la curiosità di guardare la pianura e indovinare, lontano, la linea azzurra del mare. E’ da questo silenzio, da questa nostalgia, dall’intuizione che la serenità è un andare verso quell’orizzonte che si vede un sentiero che non c’è più, che nasce la poesia di Guerra.

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Tonino Guerra (Santarcangelo di Romagna, 1920 – Santarcangelo di Romagna, 2012) è stato poeta, scrittore e sceneggiatore.

Poeta romagnolo e autore cinematografico di fama internazionale, si stabilisce a Roma dove diventa sceneggiatore di grandi registi del cinema mondiale come Federico Fellini e Michelangelo Antonioni. Trova successivamente nella Russia un’altra patria, inseguendo forse la dimensione perduta dell’infanzia, quella “largura” che era sparita dal suo orizzonte con il soggiorno romano, i viaggi, il lavoro. Torna in Romagna, prima a Santarcangelo poi a Pennabilli, nel Montefeltro romagnolo, dove non solo di parole argomenta la sua arte. Essa diventa disegno, colore e forme stravaganti, lunari, oniriche, stampate su tela grezza romagnola come le tovaglie delle nostre trattorie.

In una delle sue ultime apparizioni pubbliche, qui al Caffé Letterario dell’Hotel Ala d’oro, in occasione della presentazione del suo libro “La valle del Kamasutra” (Bompiani), mostrò grande attenzione non solo per la poesia ma anche per quello che trovò nel piatto. Quella sera, infatti, accompagnato dal suo “presentatore” Salvatore Giannella, mangiò di gusto lasagne e tagliatelle, cotechino e altri piatti romagnoli, ed era un ragazzo di novant’anni. Quella sera riposò nella stanza a lui intitolata.

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Salvatore Giannella alla serata del Caffè Letterario di Lugo, Hotel Ala d’Oro, per la presentazione del libro da lui curato “La valle del Kamasutra“, di Tonino Guerra – edito da Bompiani.