Mettere dei libri uno sopra l’altro in modo che i titoli si concatenino fino a formare dei versi. Questo è fare poesia dorsale, una delle novità più raffinate e piacevoli degli ultimi tempi. Si chiama così perché nasce dai dorsi dei libri. L’ha inventata un graphic designer e fotografo, Silvano Belloni. Che non ha avuto l’ispirazione pensandoci su, ma fissando uno scaffale con dei libri ammucchiati. Ora sta a chiunque ne abbia voglia di proseguire, componendo titoli della propria biblioteca in modi tutti da scoprire. Più informazioni su poesiadorsale.it.
Un esempio di poesia dorsale è quello che manda a Giannella Channel la lettrice Oriana Ferrero di Cuneo, insegnante.
ascolta la mia voce di donna del mare
pellegrina e straniera in cent’anni di solitudine.
Tutto il miele è finito nei mari estremi
con donne che corrono coi lupi.
Va dove ti porta il cuore nelle notti bianche
tra demoni nell’elogio della follia,
nel giardino dei ciliegi con il cacciatore di aquiloni.
Se non ora quando, parole tra noi leggère.
Care memorie di un tempo grande scultore…
Capricci del destino, la scienza degli addii
nel sogno di una notte di mezza estate
Il mio paese inventato in una stanza tutta per sè.
Molto rumore per nulla
oltre l’istante…
l’ultima estate di Klingsor, nell’isola di Arturo,
Le affinità elettive.
È una poesia dorsale formata da 29 libri. Questi sono i titoli: Mai devi domandarmi, di Natalia Ginzburg (Einaudi); Caro Michele, di Natalia Ginzburg (Einaudi); Ascolta la mia voce, di Susanna Tamaro (Rizzoli); La donna del mare, di Heinrik Ibsen (Einaudi); Pellegrina e straniera, di Marguerite Yourcenar (Einaudi); Cent’anni di solitudine, di Gabriel Garcia Marquez (Feltrinelli); Tutto il miele è finito, di Carlo Levi (Ilisso); Nei mari estremi, di Lalla Romano (Einaudi); Donne che corrono coi lupi, di Clarissa Pinkola Estès (Macrolibrarsi); Va’ dove ti porta il cuore, di Susanna Tamaro (Rizzoli); Le notti bianche, di Fëdor Dostoevskij (Mondadori); I demoni, di Fëdor Dostoevskij (Einaudi); Elogio della follia, di Erasmo da Rotterdam (Einaudi); Il giardino dei ciliegi, di Anton Cechov (Einaudi); Il cacciatore di aquiloni, di Khaled Hosseini (Piemme); Se non ora quando?, di Primo Levi (Einaudi); Care memorie, di Marguerite Yourcenar (Einaudi); Il tempo, grande scultore, di Marguerite Yourcenar (Einaudi); Capricci del destino, di Karen Blixen (Feltrinelli); La scienza degli addii, di Elisabetta Rasy (Rizzoli); Sogno di una notte di mezza estate, di William Shakespeare (Mondadori); Il mio paese inventato, di Isabel Allende (Feltrinelli); Una stanza tutta per sé, di Virginia Woolf (Feltrinelli); Molto rumore per nulla, di William Shakespeare (Feltrinelli); Oltre l’istante, di Maria Latina (Il Ponte Vecchio); L’ultima estate di Klingsor, di Hermann Hesse (Garzanti); L’isola di Arturo, di Elsa Morante (Einaudi); Le affinità elettive, di Goethe (Einaudi).
Nel 1993, nel volume "Giochi di Linguaggio"-versi, per/versi, controversi, inventari, giochi di artificio, lucchetti, inventaparole (Cappelli editore) il prof. Antonio Zingrillo, ora scomparso, insieme ad altri due ricercatori, scrisse una immaginaria biografia dell'intellettuale moderno "tessendo" 48 titoli nel testo (pag. 75, umanità degli scrittori).
Queste parole hanno l’effetto vivificatore di evocare una figura di intellettuale con il quale ho condiviso a Trinitapoli anni studiosi della mia gioventù. Ciao, Tonino. (S.G.)