Architetto e urbanista, Pietro Laureano è consulente Unesco per le zone aride, la civiltà islamica e gli ecosistemi in pericolo.
Ha vissuto otto anni nel Sahara lavorando allo studio e al restauro delle oasi in Algeria. Con numerosi saggi, accolti su prestigiose riviste internazionali (e in Italia su Airone nel decennio della mia direzione, Ndr) ha dimostrato come le oasi siano frutto dell’ingegno umano, patrimonio di tecniche e conoscenze per combattere l’aridità e modello di gestione sostenibile per il pianeta intero.
Ha coordinato e gestisce progetti basati sul recupero delle tecniche antiche dei sistemi di raccolta dell’acqua con vari organismi Internazionali in tutto il Mediterraneo, Yemen, Mauritania ed Etiopia.
E’ promotore del recupero dei Sassi nella città più antica del mondo, Matera, futura capitale culturale dell’Europa: la città lucana era stata completamente abbandonata negli anni Sessanta. Laureano è autore dei rapporti che hanno portato all’iscrizione dei Sassi di Matera e del Parco del Cilento nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per la cultura.
Con il Centro Studi IPOGEA realizza progetti di salvaguardia del paesaggio con pratiche antiche come l’uso dei terrazzamenti di pietra a secco, le cisterne di captazione d’acqua e le gallerie drenanti.
Fa parte del gruppo di esperti dell’Unesco che sta lavorando alla stesura della nuova Convenzione sul Paesaggio. In qualità di rappresentante italiano nel Comitato Tecnico-Scientifico della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta contro la desertificazione (UNCCD), e come Presidente del panel per le conoscenze tradizionali, ha promosso la realizzazione di una Banca Mondiale sulle Conoscenze tradizionali e il loro uso innovativo (tkwb.org).
Tale iniziativa viene portata avanti insieme all’Unesco attraverso la creazione dell’Istituto Internazionale delle Conoscenze Tradizionali (ITKI) che avrà un ruolo determinante nella nuova Convenzione sul Paesaggio.
Anche Pietro Laureano sarà ad EcoFuturo, per contribuire alla tavola rotonda sulle “Ecotecnologie per il Sud del mondo, la pace e la solidarietà”.
Info: festivalecofuturo.myblog.it
2. Continua
* Michele Dotti è scrittore ed educatore romagnolo. Si presenta così: “Da anni svolgo un’attività educativa nelle scuole attraverso laboratori sull’educazione alla mondialità, all’intercultura, ai diritti umani, alla solidarietà. Mi impegno come volontario da 20 anni nell’Associazione Mani Tese e ho una lunga esperienza di cooperazione in Africa. Ho promosso campagne di sensibilizzazione sul commercio equo e solidale e da anni organizzo esperienze di turismo responsabile in Burkina Faso con l’Associazione T-ERRE. Ho scritto saggi sulle tematiche preferite fra i quali (per la EMI) La tela del ragno, Non è vero che tutto va peggio (con Jacopo Fo), L’anticasta (con Marco Boschini) e Sbagliando non s’impara. Sono sposato, ho due figli e mi definirei un sognatore instancabile”.