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Beppe Boni, vicedirettore de Il Resto del Carlino.

Nell’ormai consolidato appuntamento ferragostano dello sbarco degli autori sulla spiaggia di Cervia ritrovo, insieme agli organizzatori dell’Ascom (lo storico presidente degli albergatori Terenzio Medri e il direttore Cesare Brusi in primis) e nella cornice delle tende d’autore della storica Stamperia Pascucci che festeggia i primi 190 di attività (link), tanti colleghi e amici che rendono arricchente questo appuntamento in una capitale delle vacanze di Romagna. Tra loro, Beppe Boni, vicedirettore del Resto del Carlino, curatore di una seguitissima rubrica di lettere al quotidiano bolognese, che (stimolato dalle parole di una lettrice di Reggio Emilia) coglie proprio questo appuntamento cervese, arrivato a un quarto di secolo di vita, per dare qualche buona notizia riguardante lettura e libri in Italia.

Scrive la lettrice Giovanna Cavallini:

La lettura oggi è avviata verso un modello mordi e fuggi. E si legge meno. Il mondo di internet che ormai offre di tutto, Youtube che consente di scovare ogni tipo di video, i canali televisivi tematici stanno uccidendo il piacere della lettura. Entrate in una libreria e vedrete che ci sono pochi giovani intenti all’acquisto di un testo. È un’amara constatazione dettata anche dal fatto che pure a scuola la video educazione si sta sostituendo ai libri. Facciamo qualcosa per cambiare rotta.

E questa è la risposta di Boni:

Con piacere la smentisco simpaticamente. È vero che l’editoria non naviga in buone acque e alcune case editrici per non morire si sono dovute fondere. Eppure il libro non è morto, viva il libro. Secondo l’Aie, l’associazione che riunisce gli editori, il mercato editoriale nel 2015 vanta un fatturato che sale leggermente per la prima volta dal 2011. È stimata una crescita complessiva dell’1,6% (ebook compresi) con tendenza al rialzo nel 2016. Leggono di più anche bimbi e adolescenti. Una buona notizia. E un applauso va a chi, con fatica e impegno, promuove la lettura. Oggi a Cervia sulla Riviera romagnola, come ogni anno, avrà luogo il talk show sulla sabbia con gli scrittori che sbarcano in spiaggia dalle antiche barche a vela dei pescatori nell’ambito della rassegna ‘Cervia ama il libro’, atto finale di una lunga serie di presentazioni di autori. Di solito almeno 20 mila persone li accolgono sulla spiaggia e alla fine della conversazione acquistano tanti libri. Applauso alla Romagna per l’idea. Finché si legge c’è futuro.

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Il giornalista del “Carlino” Beppe Boni (Castelfranco Emilia, 1957) intervistato dalla conduttrice di “Cervia la spiaggia ama il libro”, Francesca Cantiani. (Credit: Sandra e Urbano)

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I bagnanti sulla spiaggia di Cervia in attesa dello sbarco degli autori. (Credit: Sandra e Urbano)

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Il giornalista Beppe Boni, con gli occhiali, con il re del liscio, Raoul Casadei. (Credit: Sandra e Urbano)

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Beppe Boni con, a sinistra, l’editore bolognese Roberto Mogavero. (Credit: Sandra e Urbano)

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Sulla barca “Mario Lanza”, da sinistra: Salvatore Giannella, il restauratore della barca Paolo De Cesari, il docente di storia ed ex sindaco di Forlì Roberto Balzani (autore, con il giornalista Giancarlo Mazzuca, del fondamentale “Amarcord Romagna”, Minerva ed.), il comico Maurizio Ferrini (autore del godibile “… O no?”, Manfredi ed.), la stilista Daniela Tarroni e il sindaco di Cervia Luca Coffari. Info sull’iniziativa giunta alla 24° edizione: www.cerviamaillibro.it (Credit: Sandra e Urbano)

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I bagnanti in attesa dello sbarco degli autori sulla spiaggia antistante il Grand Hotel di Cervia. (Credit: Sandra e Urbano)

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Lo sbarco è vicino: i bagnanti si portano in mare, al centro con i pantaloncini bianchi e la camicia rossa, il direttore di Ascom Cervia, Cesare Brusi. (Credit: Sandra e Urbano)

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Il giornalista Beppe Boni con lo storico presidente degli albergatori di Cervia, Terenzio Medri, che un quarto di secolo fa intuí l’importanza del varo dell’iniziativa “La spiaggia ama il libro”. (Credit: Sandra e Urbano)

A PROPOSITO

Per un alfabeto civile: vedi alla voce L come Lettura

Cinquanta buoni motivi per coltivare questo arricchente “vizio”

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IO LEGGO perché ho preso il vizio. Io leggo perché non ho altro da fare. Io leggo perché siamo in pochi. Io leggo perché ho tempo. Io leggo poco perché non ne ho. Io vorrei leggere di più. Io te lo leggo negli occhi. Io leggo Braille, che non è un autore francese. Io leggo veloce. Io leggo a voce alta. Io leggo perché non mi piace alzare la voce. Io leggo per addormentarmi. Io leggo per sognare. Io leggo al contrario. Io leggo le carte. Io le divoro. Io rileggo. Io leggo tutto d’un fiato. Io leggo anche i bugiardini dei medicinali. Io leggo che è un piacere. Io leggo in piedi, a letto, in tram, in sala d’attesa, in ascensore, a tavola, al cesso. Io leggo e annoto, sottolineo, segno. Io leggo di nascosto. Io leggo per fare dispetto. Io leggo perché scrivo. Io scrivo perché leggo (Ndr: i miei libri li ricordo qui). Io leggo perché cresco. Io leggo perché questo mondo non mi piace. Io leggo per cambiarlo. Io leggo per evadere. Io leggo perché sono vivo. Io sono vivo perché leggo. Io leggo quando c’è una storia. Io guardo le figure. Io salto le pagine. Io leggo perché mi faccio un’opinione. Io leggo perché un’opinione ce l’ho già. Io leggo nel pensiero, negli occhi, nel futuro. Io leggo e mi innamoro, io leggo per sedurre, io leggo per saperne di più degli altri. Io leggo e qualche volta rido, qualche volta piango. Io leggo e ci penso su. Io leggo e approvo. Qualche volta no. Io leggo perché c’è chi vorrebbe proibirlo. Io leggo perché almeno imparo qualcosa. Io leggo perché non mi costa niente. Io leggo perché mi diverto, perché mi rilasso, perché mi sfogo. Io leggo quello che mi pare perché mi piace. Io leggo perché sento che mi fa bene. Io leggo perché punto e basta. Io vado al Circolo dei lettori.

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Salvatore Giannella, giornalista che ha ideato e cura con passione questo blog che vuole essere una bussola verso nuovi orizzonti per il futuro, ha diretto il mensile scientifico del Gruppo L’Espresso Genius, il settimanale L’Europeo, il primo mensile di natura e civiltà Airone (1986-1994), BBC History Italia e ha curato le pagine di cultura e scienza del settimanale Oggi (2000-2007). Ha scritto libri (“Un’Italia da salvare”, “L’Arca dell’arte”, “I Nicola”, “Voglia di cambiare”, “Operazione Salvataggio: gli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre”, “Guida ai paesi dipinti di Lombardia”, “In viaggio con i maestri. Come 68 personaggi hanno guidato i grandi del nostro tempo” e, a quattro mani con Maria Rita Parsi, “Manifesto contro il potere distruttivo”, Chiarelettere, 2019), curato volumi di Tonino Guerra ed Enzo Biagi e sceneggiato docu-film per il programma Rai “La storia siamo noi” (clicca qui per approfondire).