C’è tanta voglia di buone notizie e dagli amici/lettori di Giannella Channel, protagonisti attivi come mi piace, arrivano due sul recupero architettonico di due strutture importanti nel Nord e nel Centro Italia (Basiglio, in Lombardia e Guidonia, nel Lazio). Volentieri li innalziamo sul nostro domenicale Sgabello del cittadino. (s.g.)
Caro Salvatore,
permettimi di salire sul tuo immaginario sgabello del cittadino per raccontare a te e ai tuoi amici e lettori di Giannella Channel una bella storia di restauro e recupero ambientale.
Nel 1998 io e la mia famiglia abbiamo deciso di lasciare Milano e di andare fuori città a vivere, e anche a lavorare avendo uno studio di progettazione grafica ed editoriale. Ci siamo trasferiti a Basiglio, alle porte della capitale lombarda, in uno scenario completamente diverso. La campagna intorno è molto bella e invoglia a fare lunghe passeggiate in bicicletta. Fui sorpreso vedendo una cascina completamente diroccata e abbandonata. Feci una ricerca e scoprii che era l’antico borgo Vione, risalente al medioevo; fu una fiorente comunità agraria benedettina fortificata.
Dopo anni di abbandono è iniziata, quattro anni fa la ristrutturazione. E oggi, estate 2013, grazie all’impegno del Sindaco di Basiglio, Marco Flavio Cirillo (fresco di nomina come sottosegretario all’Ambiente, ndr), è stato inaugurato il polo culturale “Il mulino di Vione”. Rappresenta soprattutto un patrimonio futuro per la comunità di Basiglio. La struttura ospiterà infatti una biblioteca multimediale, un archivio storico, una sala conferenze, una ludoteca e uno spazio espositivo, e diventerà pertanto il punto di riferimento per tutte le attività culturali che verranno realizzate a Basiglio.
Inoltre, l’attenzione con cui è stato effettuato il risanamento conservativo dell’ex mulino, risalente all’anno 1200, ha consentito di salvaguardarne anche i particolari di maggiore valore storico, a partire dalla ruota e dai suoi ingranaggi. Tutte parti che sono osservabili anche da una passerella esterna e che verranno valorizzate come patrimonio rurale del territorio, diventando vere e proprie opere in mostra.
Insieme ai miei concittadini sono orgoglioso di avere un così bel centro culturale.
A PROPOSITO
E a Guidonia (Roma)
riapre il Teatro Imperiale
di Antonio Capitano* per Giannella Channel
A Guidonia è stato riaperto un Teatro. E se cultura è civiltà, la festa dell’inaugurazione ha scandito un giorno civile. Un evento “ecologico” e sostenibile in linea con i tempi. La “ristrutturazione” in luogo di nuove costruzioni. Una logica che dovrebbe essere la spinta futura per la ripresa dello sviluppo. Investire in decoro è la sfida del futuro. Decoro civile che la cultura porta con se. Ha detto il sindaco, Eligio Rubeis: “Restituiamo alla città uno spazio molto importante”.
La struttura di piazza Matteotti era rimasta chiusa dal ’99, quando venne dichiarata inagibile: fino a quel momento aveva funzionato come cinematografo. Il restauro, durato quattro anni e mezzo e costato due milioni di euro, ha visto il ripristino della sala così come era stata pensata dall’architetto Giorgio Calza Bini, il professionista che agli inizi degli anni ’30 progettò la città di Fondazione di Guidonia. Un fulgido esempio di architettura razionalista che tutt’oggi è oggetto di studio e di riflessioni. Ma torniamo al teatro. La crisi si combatte anche e soprattutto con iniziative culturali che danno la speranza di un futuro migliore. Il Teatro da sempre è magia. E’ qualcosa che non si può spiegare ma che deve viversi. Sentirsi “dentro” la scena. Partecipare. Ascoltare il “palcoscenico” e vederne le immagini ogni volta diverse. Il Teatro non è mai uguale. E’ un fluire costante di emozioni sempre nuove.
Avanti! Apriamo il sipario! Perchè, come diceva Eduardo De Filippo, “Il teatro non è altro che il disperato sforzo dell’uomo di dare un senso alla vita”.
* Antonio Capitano è laureato in Scienze Politiche, funzionario comunale. Ha pubblicato contributi su materie giuridiche, di economia della cultura, di analisi sociali e politiche. Ha scritto per quotidiani e collabora con diverse riviste on line e cartacee.
(via mail)
A proposito di Basiglio e del mulino recuperato in quel centro alle porte di Milano: segnalo che lo stesso autore della segnalazione, Romano Vitale, è stato anche l’art director di un pregevole volume (ideale modello per la diovulgazioone di storia locale) di Mario Traxino “La battaglia di Basiglio. Era l’alba del 22 ottobre 1524”, con belle illustrazioni di Carlo Ambrosini e Alessandro Biffignandi. La ricerca iconografica è stata curata dalla moglie di Vitale, e sua preziosa collaboratrice, Normanna Ferrari; hanno collaborato, assicurando il rigore della resa editoriale, Mario Rosina e l’ex vicedirettore di Airone Giuseppe Tancini.