erasmusDue buone notizie per la Generazione Erasmus e i giovani d’Europa, che stanno particolarmente a cuore a Giannella Channel (vedi link precedenti)

  1. Dal 2014 il programma Erasmus raddoppia. Si chiamerà Erasmus + il nuovo prograsmma europeo per l’istruzione. Sosterrà per sette anni (fino al 2020), con un budget di circa 14,5 miliardi di euro, il 40% in più rispetto agli stanziamenti attuali, le attività di mobilità e di cooperazione per oltre quattro milioni di persone (studenti delle scuole professionali, universitari, formatori, insegnanti, tirocinanti, giovani lavoratori). Riunirà in un unico programma integrato le azioni rientranti nel precedente Programma per l’Apprendimento Permanente (Leonardo, Comenius, Grundtvig, Erasmus e azioni Jean Monnet), Gioventù in Azione e altri cinque programmi. Per il periodo 2014-2020 ci si aspetta che saranno 4 milioni gli europei che ne usufruiranno.
  2. Intanto la Commissione europea informa che il programma Erasmus ha toccato un nuovo record. Nell’anno accademico 2011-2012 sono stati più di 250mila gli studenti a studiare all’estero: un numero mai raggiunto da quando è nato il programma nel 1987 (vedi grafico su Corriere.it). La Commissione europea ha pubblicato oggi le statistiche, in base alle quali risulta che anche 46.500 tra accademici e amministrativi hanno potuto fare un’esperienza di insegnamento o di training in uno dei 33 Paesi che partecipano al programma, cioè il 28 membri Ue più Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera e Turchia.

Da quando è stato creato 26 anni fa il programma ha mandato all’estero più di 3 milioni di europei. L’Erasmus è sempre più amato e popolare, tanto che le richieste superano sempre i posti disponibili in base al budget stanziato dall’Unione europea. Secondo il commissario europeo all’Istruzione, Cultura, Multilinguismo e Giovani, Androulla Vassiliou, «oggi è più che mai importante in tempi di difficoltà economiche e di alti tassi di disoccupazione giovanile».

Ma quali sono i Paesi più gettonati? L’anno scorso le tre destinazioni più richieste sono state la Spagna con 39.300 studenti, la Francia con 28.964 (vedi grafico) e la Germania con 27.872. Si tratta degli stessi Paesi da cui è partito il maggior numero di studenti. (Spagna 39.545, Germania 33.363 e Francia 33.269). Il Regno Unito ha ospitato il doppio degli studenti che ha mandato fuori (25.760 rispetto a 13.662. Gli studenti più esterofili sono quelli delle scienze sociali, dei economia e di giurisprudenza (41,4%), seguita da materia umanitarie e arte (21,0%) e poi ingegneria (15,1%).

L’80% degli studenti (il 7,5% in più rispetto alla percentuale dell’anno accademico precedente) ha scelto di rimanere sei mesi. Sono aumentati del 18% toccando quota 50mila gli studenti Erasmus che hanno scelto anche di lavorare. In media, il sussidio che gli studenti hanno ricevuto è stato di 252 euro al mese.