A Cerignola, città agricola del Tavoliere pugliese, mi assegnano il premio Zingarelli alla carriera e questo riconoscimento mi offre lo spunto per approfondire la storia di quella comunità. Così trovo che, insieme all’aver dato i natali al linguista Nicola Zingarelli e al leader del sindacato Cgil Peppino Di Vittorio, il mosaico delle grandi personalità legate a Cerignola è arricchito da altre tessere di vite di grandi spiriti che hanno onorato la Puglia e l’Italia nel mondo. Ne cito due, riaffiorate nelle carte d’archivio: il grande compositore e direttore d’orchestra Pietro Mascagni (post qui di seguito) e, in quest’altro post, l’ex sindaco di New York, il popolare Fiorello La Guardia, eroe preferito di Renzo Arbore. Mascagni muore a Roma il 2 agosto 1945, a 82 anni. La camera ardente viene montata nel salone del Plaza, l’albergo che occupava dal 1927. La salma del musicista di origine livornese è deposta tra due pianoforti che sono state tappe nel ciclo della celebrità del grande maestro: quello a sinistra è un modesto piano Colombo che era stato noleggiato a tre lire mensili e dalla cui tastiera nacque il capolavoro di Mascagni, la Cavalleria Rusticana. Era il pianoforte prediletto del maestro che nell’interno del telaio, di suo pugno, aveva scritto:
A Cerignola Mascagni era arrivato a 23 anni, nel 1886, in tournée con la compagnia di Luigi Maresca. Paga: dieci lire al giorno. All’epoca Cerignola era un centro di economia agricola che vantava però una piccola borghesia aperta alla cultura e un teatro, il Mercadante, con un’intensa attività artistica di liriche, operette e prosa. Il sindaco della città pugliese invitò lui e la futura moglie, Argenide Marcellina Carbognani (Lina, che sposerà due anni dopo) a fermarsi, offrendogli di dirigere la neonata Filarmonica locale. A Cerignola Mascagni resterà quattro anni, in una casa nell’attuale piazza Cavallotti, l’antica piazza delle Erbe, componendo la Cavalleria Rusticana (con una novella di Giovanni Verga come base), la sua prima opera che gli fece vincere, battendo 73 altri partecipanti, il concorso indetto dalla casa musicale Sonzogno a Milano. Un’opera che continua ancora oggi a emozionare le platee del mondo. Nel video seguente potete ascoltare l’Intermezzo dell’opera, al Festival di Ravenna del 1996, con l’orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Dirige Riccardo Muti:
Una curiosità supplementare: parte della colonna sonora del terzo capitolo del film Il Padrino è tratta proprio da questa opera di Mascagni. Nel 1901 Mascagni, ormai conosciuto in tutto il mondo, viene invitato a Vienna da Gustav Mahler: qui, al Teatro Imperiale, dirige il Requiem di Giuseppe Verdi per ricordare la scomparsa del musicista di Busseto, avvenuta il 27 gennaio di quell’anno. L’amore di Mascagni per Verdi è reso efficacemente da un singolare brano del suo diario che riguarda una notte molto speciale vissuta nell’Hotel De Milan. Ricavo questo brano dalla tesi di dottorato “Milano ospitale 1872-1914. Storia e storie di un secolo degli alberghi milanesi” della dottoressa in Scienze turistiche Giuliana Geronimo, lucana trapiantata nel milanese, a Pioltello. Ecco il brano di Mascagni:
I sentieri della Storia
Nel nostro Paese, già méta del Grand Tour, una ricchezza come questa degli alberghi e dei luoghi storici andrebbe maggiormente valorizzata. Magari emulando i bravissimi francesi, leader mondiali nel campo dell’economia dei turismi: a Digione, per esempio, i viaggiatori sono invitati a seguire Il percorso della civetta, un itinerario in 22 tappe che accompagna alla scoperta degli edifici chiave dell’identità della città capitale della Borgogna fra cui anche quattro alberghi. Uno sguardo alla città su questo video:
Sarebbe bello se anche in Italia, iniziando dalla Milano protagonista di Expo fino ai borghi storici dalle Alpi alla Maddalena passando per la mia nativa Puglia che riserva sorprese come queste di Cerignola, nascessero i Sentieri della storia che, partendo dall’ufficio di informazione turistica, guidassero i viaggiatori alla scoperta dei luoghi della memoria e dell’ospitalità diventando una carta in più per il rilancio turistico dell’Italia.
Caro Salvatore,
abbiamo letto il tuo articolo sui sentieri della storia a Digione insieme al tuo invito a illuminare i sentieri della storia di casa nostra e pensiamo che oggi prima che con i propri passi i sentieri italiani possano cominciare sul web. Per questo abbiamo pensato di sottoporti questo nuovo lavoro/invito a una passeggiata virtuale nelle strade della Bologna medievale, la Manhattan di 800 anni fa…
Per leggere Il seguito della lettera e passeggiare nell’avvincente video inviatoci dai due bravi ricercatori bolognesi, collegatevi a questo post di Giannella Channel: Silvia e Massimo accolgono l’invito di Giannella Channel a disegnare nuovi sentieri della storia e ci invitano a un’avvincente passeggiata virtuale nella strade di Bologna, Manhattan di 800 anni fa
(via mail)
Caro Salvatore,
la luce che punti sul tuo blog su Pietro Mascagni e Cerignola mi fa affiorare alla mente il ricordo di versi da me scritti nel lontano 1984, dopo aver visto le sequenze (quelle recuperate) del film Melodie immortali, la biografia romanzata di Pietro Mascagni, regia di Giacomo Gentilomo (attori protagonisti Carla Del Poggio, Pierre Cressoy, Vera Molnar, Mario Del Monaco …), musiche originali di Nino Rota, girato nel più lontano 1952, a pochi anni dalla morte del Maestro, avvenuta a Roma nel 1945.
Molte scene di quel film furono girate qui, nella nostra comune città natale Trinitapoli (Via Mazzini, Piazza Umberto I, Largo Parlamento e campagne circostanti) e fu una straordinaria opportunità per tutti noi, oltre che per i giovani, osservare i mutamenti apportati, nel corso di oltre un trentennio, “alla sistemazione urbanistica della parte più antica di Trinitapoli che, dal 1952, ha subito rimaneggiamenti tali, da vedere snaturate alcune sue originali caratteristiche”, come si legge nelle pagine 13 – 14 del Notiziario dell’Archeoclub n. 6, giugno 1984.
Grazia Stella Elia, Trinitapoli