(Berna)
Il Ministero della Cultura svizzero stanzierà 2 milioni di franchi svizzeri nel prossimo quinquennio per incoraggiare i musei a indagare sulla provenienza delle opere nelle loro collezioni. Secondo un rapporto federale del 2011, su 326 musei che hanno risposto a un sondaggio, 25 stimano di possedere opere che potrebbero essere frutto delle spoliazioni naziste.

Il sussidio del Governo sarà assegnato tramite concorso e le richieste dovranno essere presentate entro la fine di aprile. L’ufficio federale della cultura sceglierà quindi i progetti finanziabili in base a più criteri: la levatura dell’istituzione, il significato del bene culturale in questione, l’urgenza, un’analisi dei costi-benefici e la quota di autofinanziamento di cui il museo può disporre. Il Governo coprirà non più della metà del costo totale della ricerca, per un massimo di 100mila franchi svizzeri (circa 90mila euro; il minimo è di 20mila franchi a progetto).

I risultati, precisa Isabelle Chassot, direttrice dell’ufficio federale della cultura, saranno poi pubblicati, «al fine di rendere il processo trasparente e responsabile». I musei che hanno già svolto indagini sulla provenienza delle loro opere potranno ricevere fondi per pubblicarne i risultati.

Fonte: Il giornale dell’Arte, edizione online, 29 gennaio 2016