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L’amore per la propria terra opposto ai desideri dei colossi dell’edilizia. È intorno a questo tema che si è svolta la vicenda che vede protagonista Ovidio Marras, pastore sardo di 85 anni e strenuo difensore, con Italia Nostra, di quel patrimonio naturale conosciuto con il nome di Capo Malfatano. Un paradiso naturale situato nella zona sud-ovest della Sardegna, in provincia di Cagliari.

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Ovidio Marras

L’ottantacinquenne pastore sardo ha deciso di opporsi alla costruzione di un resort di lusso nei pressi della spiaggia di Tuerredda, un’area tra le più affascinanti della Sardegna, nonostante fossero coinvolti nella sua realizzazione nomi “forti” quali Caltagirone, Toti, Marcegaglia e Benetton. Evidente sin dall’inizio la determinazione di Marras: “Se ho ragione è giusto che vinca io questa battaglia. Devo vincerla per forza, anche se quelli hanno molti soldi”.

Troppo l’amore per la sua terra e per quella che è la storia della sua famiglia per cedere alle pressioni delle lobby, anche quando queste sono arrivate oltre i limiti che avrebbe potuto immaginare. Un abuso contro il quale Marras ha scelto di lottare fino all’ultimo grado di giudizio possibile, la Corte di Cassazione. Vincendo. Come ha dichiarato lo stesso Marras: “Qui mi avevano preso per scemo, ma io non mi sono arreso. Volevano circondarmi di case, volevamo intrappolarmi nel cemento, forse speravano che me ne andassi. Adesso però saranno costretti a buttar giù tutto. Non era accettabile che noi dovessimo andar via da qui, da casa nostra, per far posto ai ricchi. Questo posto è di tutti e io lo dovevo difendere”.

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Capo Malfatano, località nel Comune di Teulada, è sita tra le spiagge di Tuerredda e Piscinnì (costa sud-ovest della Sardegna).

Secondo quanto stabilito dalla Cassazione non sarà possibile realizzare la maxi colata di cemento nelle terre del signor Marras e in quelle circostanti. Le costruzioni già realizzate andranno inoltre abbattute. Niente più, ma neanche meno di quel che poteva sperare un uomo il cui amore per la propria terra ha saputo sconfiggere anche i poteri forti delle banche e delle lobby dell’edilizia: “Non sono uno che sogna di vivere in un posto di lusso. Non so neanche dove sia la Costa Smeralda. Io voglio continuare a vivere in questa terra, voglio che la lascino così come l’abbiamo conosciuta”.

* Fonte: www.greenstyle.it, periodico online dedicato alla green economy.