C‘era una volta, nel martoriato quartiere Scampia di Napoli, una libreria, ma chiuse 37 anni fa. Oggi c’è ancora, grazie all’iniziativa coraggiosa di ragazzi poco più che ventenni: Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo con Marcella Esposito. I libri sono tornati al Marotta & Cafiero Store, la prima libreria in Italia sorta all’interno di una scuola (l’istituto alberghiero “Vittorio Veneto” in via Labriola, auspice la preside Olimpia Pasolini) e sabato 19 luglio Rosario, Maddalena, Marcella e i ragazzi del quartiere che gestiscono lo spazio (arredato con scaffali e mobili di riciclo in soli 12 giorni, con la collaborazione degli studenti dell’istituto) hanno festeggiato i primi cento giorni di attività in sorprendente utile con caffè e pasticcini prima di chiudere per la pausa agostana e dare appuntamento per la ripresa, al 1° settembre: avviso dato agli abitanti del quartiere (oltre 40 mila, con il più alto tasso di disoccupazione della città) e per gli autori venuti a presentare le loro opere (l’economista Luigi Zingales è arrivato addirittura dagli Stati Uniti per parlare della sua visione dell’Europa, senza voler alcun rimborso spese).
Il progetto è partito nel 2010 da parte dell’associazione VOdiSCA (acronimo per “Voci di Scampia”). Ho ricostruito la vicenda di questo miracolo all’interno del quartiere reso mediaticamente famoso in tutto il mondo proprio da un libro, Gomorra di Saviano, e ho scoperto dalla voce dell’amministratore e fondatore, Rosario, una storia umana altrettanto sorprendente quanto quella del riscatto sociale avviato con l’impresa commerciale.
Lui oggi ha 25 anni e sette anni fa pubblicò con la dignitosa casa editrice napoletana Marotta e Cafiero, il suo primo libro, una raccolta di racconti intitolata “Al di là della neve”. La neve era, ovviamente, la droga, e la dedica del libro chiariva: “A mio cugino Antonio Landieri, disabile e vittima innocente di camorra, ucciso a 25 anni nel 2004 a Scampia”.
Rosario si è diplomato, ha continuato a scrivere e a studiare, si è cimentato come attore nella compagnia teatrale creata da Maddalena Stornaiuolo, ha fondato un periodico (Quarta parete) e si è talmente distinto per entusiasmo e dinamismo da indurre i titolari della Marotta e Cafiero a fare una scelta a dir poco insolita: regalare a Rosario e a Maddalena la propria casa editrice intesa come marchio, catalogo, biblioteca con 20 mila titoli.
Così il ragazzo di Scampia diventato editore si è dato da fare. Ha inaugurato nel centro di Napoli, al teatro Bellini, un punto vendita specializzato in testi teatrali e di impegno sociale editi da case editrici indipendenti. Ha pubblicato in tre anni 30 libri, 100% su carta riciclata e con certificazione anti pizzo, prezzo massimo 10 euro. Poi ha aperto, nel quartiere senza servizi, la libreria nella scuola, facendone un polo di lettura e di servizi attento all’esposizione social.
La pagina Facebook spiega che la libreria è “in via Labriola, a 1001 passi di distanza da dove fu ucciso Antonio Landieri”. Lo slogan è una promessa: “Libri al posto dei proiettili”.