Signor sindaco,
ci fu un tempo in cui Genova era la capitale mondiale dell’energia solare. L’aveva portata in alto, in questa classifica, un pioniere di questa energia: il matematico Giovanni Francia, nato a Torino nel 1911 e morto nel 1980 a Genova, città dove ha insegnato a lungo all’Università. Da Archimede anticipatore dei tempi moderni e di tematiche oggi diventate di straordinaria attualità, Francia inventò nel 1960 le celle antiraggianti a nido d’ape e sperimentò presso la stazione di Sant’Ilario, sulle colline di Genova Nervi, rivoluzionari sistemi a concentrazione. Ispirò anche la prima centrale solare a concentrazione per la produzione di energia elettrica entrata in funzione ad Adrano (Catania) nel 1981. Era anche di Francia il progetto, rintracciabile nel suo archivio, di una città da centomila abitanti capace di soddisfare i bisogni domestici dei suoi abitanti grazie all’uso dell’energia solare.Di quest’uomo che aprì la strada alla produzione di energia elettrica direttamente dal calore del Sole e di questo primato che un tempo inorgogliva gli italiani, mi hanno parlato lontano dall’Italia: a Friburgo (in quella Germania che è leader mondiale del settore in quanto produce il 55 per cento dell’attuale produzione di energia solare sul pianeta). Anche a Francia e ai suoi studi si sono ispirati i ricercatori di quell’odierna capitale del Sole, dove sono nate 47 aziende negli ultimi anni impegnate sul fronte del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili. Ne parlo ampiamente nel mio libro “Voglia di cambiare” (Chiarelettere, 2008, www.chiarelettere.it)
Profeta in Germania, ma dimenticato in Italia: sono pochi, infatti, persino nella “sua” Genova, a ricordare Francia. Ho ancora negli occhi la sorpresa degli studenti e docenti del liceo scientifico “Cassini” quando nell’ottobre 2009, durante l’ultimo Festival della Scienza a Genova, ho parlato loro di questo figlio grande e sconosciuto della loro città.
Sarebbe bello che, in coincidenza con quanto espresso dai dirigenti del Comitato nazionale per l’energia solare, Genova chiamasse a raccolta, a un anno dal centenario della nascita di Francia caduto nel 2011, istituzioni pubbliche e imprese private della città per creare una Casa del Sole a Sant’Ilario dedicata alla storia e al futuro di questa energia. Un analogo appello lanciato a chi l’ha preceduta nella carica di primo cittadino, Marta Vincenzi, è caduto nel vuoto.
Personalmente sarò al fianco, con la mente e con il cuore, a Giovanni Francia, a Renzo Piano e al suo amico della mente Mario Fazio (compianto giornalista e presidente di Italia Nostra, autore del fondamentale testo “L’inganno nucleare”), come lo sono stato, negli anni Novanta, per la “nuova primavera” del Porto Antico.
Per affrontare la sfida dell’energia, la memoria di pionieri come Francia dà tanta energia interiore. Spero voglia darla anche a Lei e alla città che tanto ha dato e darà all’Italia sui temi dell’energia, dell’industria, del lavoro.
Una stretta di mano, con stima
Salvatore Giannella