Dalle stalle alle stelle: la cavalcata nello spazio dell’eroica Valentina
1963: LA FIGLIA DI UN AGRICOLTORE RUSSO STUPISCE IL MONDO
testo di Luigi Butti e Salvatore Giannella
Dalle stalle alle stelle: la cavalcata nello spazio dell’eroica Valentina
1963: LA FIGLIA DI UN AGRICOLTORE RUSSO STUPISCE IL MONDO
testo di Luigi Butti e Salvatore Giannella
Nell’ottobre del 1957 (quando viene lanciato dai russi il primo satellite artificiale, lo SPUTNIK I) neanche i tecnici più ottimisti prevedono che l’esplorazione spaziale farà registrare progressi così rapidi, com’è poi avvenuto in realtà. Infatti, per approfondire la conoscenza delle regioni extra-atmosferiche, negli anni successivi sia gli americani che i sovietici mettono in orbita numerose sonde strumentali.
Il 12 aprile 1961 è una data fatidica nella storia del volo. Per la prima volta un essere umano, il russo Yuri Gagarin, viene proiettato in orbita attorno alla Terra.
L’esperienza va acquisita gradualmente, navigando nella zona circostante il nostro pianeta. È in questa delicata fase preparatoria che s’innesta l’impresa di una donna.
Valentina, fotografata pronta al lancio, poco prima di insediarsi sul razzo-vettore che la spingerà in orbita il 16 giugno 1963. Nell’arco di 71 ore completerà 48 orbite.
L’emozionante momento dell’uscita dalla capsula spaziale della prima cosmonauta, subito dopo l’atterraggio.
Per tradizionale riserbo i sovietici non forniscono alcun particolare sui compiti svolti dalla Tereshkova durante il lungo volo di settantuno ore, che la porta a completare quarantotto orbite attorno alla Terra per poi atterrare nella regione di Novosibirsk.
L’emozione e lo scalpore suscitati dall’impresa sono di portata incalcolabile.
La Tereshkova posa insieme a Gagarin (alla sua destra) e agli altri cosmonauti russi che l’hanno preceduta nelle ardite missioni extratmosferiche.
Il trionfale tributo reso a Valentina Tereshkova, dopo il suo ritorno a Terra, da parte di una folla delirante per la straordinaria impresa della donna. Nel clima di accesa competizione con gli Stati Uniti, la sua figura diventa un simbolo anche a fini propagandistici. In seguito frequenta i corsi di ingegneria aeronautica all’Accademia e ricopre cariche di crescente rilievo.