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Prendete una cittadina di provincia, grande abbastanza per avere una scuola superiore, un ospedale, magari anche i vigili del fuoco. Conta 16mila abitanti. Immaginate di trasferire queste persone a Milano, zona nord ovest, e avrete un’idea di quanti posti di lavoro sono legati a Expo 2015.

Giuseppe Sala, Commissario Unico dell’evento, ha tirato fuori le cifre in occasione del pacchetto lavoro presentato a fine luglio ai 147 Paesi partecipanti. «Saranno 15-16mila le persone che lavoreranno al sito di Expo, tra preparazione e semestre di esposizione», ha riferito Sala.

Di queste, metà saranno assunte da aziende esterne, 4mila saranno impegnate nel cantiere, 3mila nella gestione dell’evento e mille persone saranno dipendenti di Expo 2015 SpA, la società controllata da Ministero delle Finanze (40%), Regione Lombardia (20%), Comune (20%), Provincia (10%) e Camera di Commercio (10%) di Milano.

Intanto le parti sociali hanno firmato due accordi con i Paesi partecipanti, uno riferito alla fase di costruzione dei padiglione, l’altro alla fase di gestione dell’evento. Tra le decisioni che dovrebbero garantire maggior flessibilità ci sono la rimozione di ogni limite quantitativo per i contratti a tempo determinato, l’utilizzo del contratto d’apprendistato per i giovani fino a 29 anni e l’istituzione di una procedura in grado di risolvere le controversie lavorative senza arrivare all’extrema ratio dello sciopero.

La gara per la selezione del personale è stata vinta, nel maggio scorso, da ManpowerGroup, multinazionale americana, sede nel Wisconsin e 4mila associati nel mondo. Per Expo dovrà trovare 650 lavoratori, che saranno assunti con contratti d’apprendistato e tempo determinato: 59 tecnici di gestione, 296 area team leader, 298 operatori grandi eventi. A questi s’aggiungono 195 stage con rimborso spese e buoni pasto.

«Lavoriamo anche con i Paesi partecipanti per aiutarli nella selezione e formazione: cerchiamo hostess, interpreti, addetti stampa. Gli annunci per candidarsi usciranno a settembre», dice Serena Scarpello, media & ceo reputation expert di ManpowerGroup.

Il processo di reclutamento è una piccola via crucis che passa attraverso internet. Il sito lavora con noi di Expo sarà sostituito a settembre da un nuovo portale, ManpowerGroup4expo.

«In un anno e mezzo abbiamo esaminato 20mila curricula, fatto 600 colloqui e assunto 120 persone», chiarisce Davide Sanzi, direttore delle risorse umane di Expo SpA. «Per i 650 nuovi posti ci si potrà candidare dall’8 settembre. Le selezioni inizieranno circa quindici giorni dopo, con assessment di gruppo ogni settimana».

Superato l’assessment, si tornerà per il colloquio individuale e – ultimo passo – la firma sul contratto. Lo stipendio di un apprendista sarà intorno ai 1.100 euro netti. I lavoratori con contratto a tempo determinato guadagneranno di più, a seconda del livello d’esperienza.

I 59 tecnici di gestione inizieranno il 3 novembre 2014, mentre operatori e team leader saranno attivi da aprile 2015, quando mancherà solo un mese all’apertura dell’esposizione. Bisognerà saper lavorare bene sotto stress, riuscire a relazionarsi con il cliente, parlare inglese o francese.

I titoli di studio variano: le lauree preferenziali sono ingegneria informatica e gestionale, scienze del turismo e materie umanistiche, ma vanno bene anche i diplomati di scuole superiori. Intanto i curricula arrivati sono 115mila.

* da “La nuvola del lavoro“, blog del portale Corriere.it