Viene dalla terra di Mao l’artista preferito del riconfermato presidente cinese Xi Jinping
Una nostra scoperta sul presidente cinese: il pittore che ha dato i colori della primavera ai muri del Cremlino di Pechino si chiama Shi Jun e vive nello Hunan, la provincia montuosa nella Cina meridionale dove nacque il leader della Lunga Marcia
ARTI & CULTURE – Reprint
testo di Salvatore Giannella e Manuela Cuoghi
Viene dalla terra di Mao l’artista preferito del riconfermato presidente cinese Xi Jinping
Una nostra scoperta sul presidente cinese: il pittore che ha dato i colori della primavera ai muri del Cremlino di Pechino si chiama Shi Jun e vive nello Hunan, la provincia montuosa nella Cina meridionale dove nacque il leader della Lunga Marcia
ARTI & CULTURE – Reprint
testo di Salvatore Giannella e Manuela Cuoghi
Taipei –
Chi è l’artista preferito del presidente Xi Jinping, il leader cinese più potente dai tempi di Mao Zedong? La domanda, partita un po’ per curiosità e un po’ per scommessa nella Hong Kong capitale dell’arte ogni primavera con l’Art Basel, ha avuto una sorprendente risposta e ci piace tornare a farvela conoscere (in italiano, e anche nella versione inglese e cinese).
Galeotta fu una foto
La prima tappa del viaggio sulle tracce dell’Artista Ignoto è una foto apparsa sui giornali che mostra la Sala degli Incontri nello Zhongnanhai, il complesso degli edifici adiacenti alla Città proibita nel centro di Pechino, sede del Partito Comunista Cinese e del Governo della Repubblica popolare: in pratica, il Cremlino o, se preferite, la Casa Bianca cinese. Un complesso misterioso (il suo nome significa Palazzo dei due laghi), in quanto è chiuso al pubblico e impossibile da fotografare se non in punti ben precisi, come la porta d’accesso principale: la China Central Television mostra di frequente immagini degli incontri all’interno del complesso, limitando però le riprese all’interno degli edifici.
Pechino: nella Sala degli Incontri dello Zhongnanhai, il "Cremlino cinese", il presidente Xi Jining riceve i governatori di Hong Kong e Macao. Alle sue spalle compare per la prima volta il quadro Un parco pieno di colori primaverili, una delle dieci opere dell'artista Shi Jun con cui il presidente Xi ha arricchito le stanze dello Zhongnanhai.
Il dipinto "Un parco pieno di colori primaverili" scelto dal presidente Xi per la sua Sala degli Incontri.
Uno scrigno d’arte in Taipei
L'artista Shi Jun, 60 anni, vive nello Hunan, provincia montuosa nella Cina meridionale a metà del fiume Yangtze, luogo di nascita del leader della Lunga Marcia Mao Zedong. Shi Jun è da vent'anni punta di diamante della squadra di artisti rappresentati dalla galleria di Grace Xie, a Taipei. L'artista è ripreso mentre fa la dedica al dono che il Nunzio apostolico di Taiwan ha portato a Papa Francesco.
Xi Jinping (Fuping, 15 giugno 1953) con la moglie Peng Liyuan, cantante lirica con una passione per l'arte. Sposata nel 1987, ha dato al leader cinese una figlia, Xi-Mingze, che ha studiato ad Harvard, negli Stati Uniti. Il 22 ottobre Xi è stato eletto dai 2.970 delegati del XX Congresso comunista per un terzo mandato al vertice della Repubblica popolare cinese. Xi fa parte del gruppo dei Taizi ("principi rossi"), che riunisce i figli e i nipoti dei protagonisti della "Lunga Marcia" e della vittoria del 1949: lui è figlio di Xi Zhongxun, un combattente comunista di lunga data, vice premier di ispirazione riformista (fu l'architetto delle zone economiche speciali volute da Deng Xiaoping nei primi anni Ottanta per favorire il decollo industriale del paese e attirare gli investimenti stranieri).
Decisivo l’intervento della First Lady cinese
Grace racconta i retroscena di questa svolta di Xi in direzione dell’arte:
L'arcivescovo Paul Fitzpatrick Russell, prima di partire per la nuova sede assegnatagli dal Vaticano (nel 2016 è stato trasferito come Nunzio apostolico per la Turchia e il Turkmenistan) ha voluto donare a Papa Francesco uno scialle e un catalogo autografato proprio da Shi Jun. Artista che ora unisce due realtà (Cina e Vaticano) in lento ma costante e, auspicabilmente definitivo, avvicinamento.
Il filo d’arte che unisce Xi e Papa Francesco
Un’ultima ma non meno interessante curiosità: l’arcivescovo Russell, prima di partire per la nuova sede assegnatagli dal Vaticano, nel 2016 è stato trasferito come Nunzio apostolico per la Turchia e il Turkmenistan) ha voluto donare a Papa Francesco uno scialle e un catalogo autografato proprio da Shi Jun. Artista che ora unisce due realtà (Cina e Vaticano) in lento ma costante e (auspicabilmente definitivo) avvicinamento.
A PROPOSITO
AAA Editore cercasi
per rare poesie cinesi
Taipei: la gallerista Grace Xie con Salvatore Giannella. Nella sua galleria l'innovazione sposa la tradizione.
- La Dinastia Tang (618-907), che vide la potenza imperiale giungere all’apice, e con essa anche la poesia conobbe la massima fioritura: più di 50 mila componimenti, scritti da circa 2.200 poeti. Ancora oggi queste poesie sono considerate fondamento della identità culturale della nazione cinese: i bambini imparano a recitarle a memoria, gli adulti le citano come elementi costitutivi del tesoro della saggezza popolare, quasi proverbi capaci di illuminare le menti in ogni momento della vita quotidiana.
- La Dinastia Song regnò sulla Cina dal 960 al 1279. La sua fondazione riportò l’unità politica in Cina che si era persa con la caduta della Dinastia Tang nel 907.
Uno dei libri rivestiti di seta gialla, la stessa usata per i mantelli degli imperatori cinesi. Contengono 230 poesie scelte tra i 1.200 componimenti di poeti di due Dinastie: la Dinastia Tang (618-907), che vide la potenza imperiale giungere all’apice, e con essa anche la poesia conobbe la massima fioritura, più di 50 mila componimenti, scritti da circa 2.200 poeti; e la Dinastia Song che regnò sulla Cina dal 960 al 1279. Le poesie raccolte da Grace affrontano temi come le quattro stagioni, il tempo, i fiori, le stelle, la politica, l’amore.
Flessibili al tatto, preziosi e domestici, i libri seguono i movimenti affettuosi delle mani che li tengono e si lasciano aprire facendo scivolare le loro pagine senza opporre resistenza. I fogli, doppiati e rilegati con la cucitura a filo, mostrano l’eleganza della scrittura in mandarino antico e illustrazioni di grande raffinatezza.
Un editore italiano, curioso e generoso, potrebbe contattare Grace per integrare le preziose copie cinesi con fogli trasparenti e mobili che si susseguano pagina dopo pagina, con la traduzione in italiano dei testi poetici.
Contatto mail di Grace Xie: graceroc@ms24.hinet.net
Ringraziamo per la collaborazione Dean Ferng/Kps Tv, Taiwan.
Credo che i rapporti che oggi vengono siglati con la Cina, aprono una pagina nuova e importante , tra la Cina e l’occidente. Era l’ora di volgere lo sguardo in questa parte del mondo .
Ecco una poesia del poeta Wang Wei- 699-759.
IL PADIGLIONE SUL LAGO
Leggera la barca mi porta
Incontro all’ospite gentile,
che da gran lontananza
Viene su per il lago.
Poi, nella nebbia,
dinanzi a una coppa di vino,
da ogni lato
i fiori di loto si apriranno.
Davanti al balcone,
come più s’increspa
la distesa dell’acqua,
la solitaria luna
va errante, senza posa.
Dal fondo della valle
sale la voce delle scimmie,
portata dal vento
giunge in me nella stanza.