Rachel Carson, la pioniera dell’ambientalismo scientifico che allertò il mondo sulla primavera silenziosa
QUANDO I GRANDI ERANO PICCOLI (17)
testo di Luca Novelli* per Giannella Channel
Rachel Carson, la pioniera dell’ambientalismo scientifico che allertò il mondo sulla primavera silenziosa
QUANDO I GRANDI ERANO PICCOLI (17)
testo di Luca Novelli* per Giannella Channel
Rachel è minuta e fragile, anche a causa della malattia che l’ha colpita e la ucciderà nella primavera del 1964. Il suo libro è accusato di diffondere notizie allarmistiche e antiamericane. Verrà accusata di tutto, di incompetenza e pressapochismo, persino d’essere una isterica zitella. Vincerà la sua battaglia a testa alta, dando inizio a una presa di coscienza dell’opinione pubblica e a una lotta che continua anche oggi.
L’infanzia in campagna
Rachel nasce al secondo piano di una casetta di legno a Springdale, in Pennsylvania, il 27 maggio 1907. Le automobili sono rare e il mezzo di trasporto più diffuso è ancora il calesse. La casa dei Carson si trova in aperta campagna. Ha due camere da letto al piano superiore, un salotto e la sala da pranzo-cucina all’inferiore. Non ha elettricità e neppure acqua corrente. Ogni camera ha un caminetto e i servizi sono sul retro.
Rachel è l’ultima nata dei Carson. È stata preceduta da Robert Junior e da Marian.
La famiglia è modesta ma papà Robert Carson è ottimista. Possiede la terra intorno alla casa, il bosco e il piccolo frutteto. È un’area grande come una trentina di campi di calcio che declina verso il fiume Allegheny. Ma Robert non è un agricoltore, l’ha comprata pensando di fare un affare e di farne un’area residenziale da vendere a lotti. Sua moglie Maria Fraizer Carson ha una istruzione superiore, conosce il latino e suona il piano. Lo usa per dare lezioni ai figli e ai ragazzi del vicinato. Soprattutto cura l’orto, il frutteto e gli animali da cortile. Di suo marito dice: “è una brava persona, ma non guadagna abbastanza per mantenere decorosamente una famiglia”.
Il Pennsylvania College of Women, oggi Chatham University, a Pittsburgh. Qui Rachel prese una laurea in letteratura inglese.
Un imprinting ecologico
Mamma Maria, non si lamenta. È contenta di vivere in mezzo alla natura e per Rachel sarà un punto di riferimento per molte scelte che farà. Spesso Maria porta la bambina nel bosco e nei terreni intorno. La fa crescere come una piccola esploratrice. Le indica le tracce lasciate dagli animali, le insegna a riconoscere il canto di ogni uccello e a ricordare il nome e le proprietà delle erbe del sottobosco. Alla luce di un lume a petrolio le legge ad alta voce i libri di Beatrix Potter, popolati da oche e maialini parlanti. Sono personaggi disegnati che vivono in una casa-fattoria non molto diversa da quella dei Carson. Come i Carson, vivono tra insetti e roditori di vario tipo e si svegliano ogni mattina al canto del gallo e delle centinaia di uccelli che vivono nel bosco.
La sera, siedono sotto il piccolo portico, guardando il tramonto e il fiume che scorre lontano.
Papà Robert a casa ci sta poco. Lavora come agente di assicurazioni, e arrotonda i guadagni come può. Ha fatto anche l’elettricista e la guardia notturna. L’idea di vendere a lotti il suo terreno si allontanerà sempre di più.
Una casa affollata
Robert junior si chiama come papà. Per Rachel è un fratellone simpatico ed espansivo che si atteggia a grande guerriero. Sa che una guerra si avvicina e che sarà una grande guerra. Non vede l’ora di potersi arruolare. Nell’attesa la casa di Springdale gli sta stretta e dorme in una tenda in stile militare che ha allestito nell’aia. Marian, la sorella più grande, è una ragazza inquieta e a dir poco molto bella. Si fidanza e si sposa giovanissima e il matrimonio non sarà fortunato. Il suo giovane marito verrà ad abitare con lei, nella piccola casa di Springdale, ma poi se ne andrà per altri lidi. Marian e poi le sue due figlie, avranno sempre bisogno dell’aiuto della famiglia e più avanti della stessa Rachel, che non si tirerà mai indietro.
Scrittrice in erba
Rachel, a differenza di Marian e Robert, a scuola non ha problemi. Da grande vuol fare la scrittrice. Legge tantissimo e scrive come piace agli insegnanti. Da una lettera di suo fratello Robert, arruolato in aeronautica e finito al fronte in Europa, trae un racconto che finisce sul St. Nicholas Magazine, il giornale della scuola. Ha per titolo: Una battaglia tra le nuvole! È la storia di un aviatore canadese che vola sui cieli di Francia tra incredibili combattimenti aerei. Poi muore per uno stupido incidente durante un collaudo. È l’inizio della carriera di Rachel.
Crescendo Rachel legge romanzi di viaggi e d’avventura. Si appassiona a MobyDick, di Herman Melville. Le piace l’idea di una invincibile balena, simbolo della Natura, che umilia le ambizioni di un presuntuoso capitano.
Finisce le scuole superiori alla Parnassus High School, nel 1925, dove si classifica prima in una classe di 44 studenti. L’ultima sua tesina è sulla “dispersione intellettuale”. Sostiene l’idea che potremmo fare tutti molto di più utilizzando meglio le nostre risorse e il nostro cervello. Non si può non essere d’accordo.
La copertina e il sommario del nuovo libro di Luca Novelli Rachel Carson e la primavera dell'ecologia, Editoriale Scienza. Sul fondo una tavola di Ernst Haeckel, inventore della parola Ecologia.
Un incontro illuminante
Rachel vuol proprio fare la scrittrice. Questa è la sua idea fissa quando suo padre, con la sua Ford Ti nuova fiammante, la accompagna alla Pennsylvania College for Women. Qui prenderà una laurea in letteratura inglese. Ma una sua simpatica insegnante, Mary Scott Skinker, le parla con entusiasmo di genetica, di zoologia, paleontologia, evoluzione e pian piano… Rachel cambia idea. Si rende conto che la Storia Naturale è la più straordinaria storia che si possa raccontare.
Decide di specializzarsi in biologia. Non solo, vuole seguire la sua insegnante – che ha chiesto un trasferimento – alla John Hopkins University. Negli Anni venti è la più avanzata università degli Stati Uniti nel campo della genetica e delle scienze della vita. Rachel si ripromette di non smettere di scrivere, ma di dedicarsi alla Ricerca scientifica e alla Biologia marina. È una scelta impegnativa per una ragazza che non ha alle spalle una famiglia con solide risorse economiche.
Fine di un sogno, inizio d’un altro
Fare ricerca, esplorare mondi nuovi, scoprire cose che migliorano il mondo. Ecco cosa vuole fare Rachel mentre alleva moscerini di Drosophila e dà da mangiare ai crostacei dell’acquario alla John Hopkins University. Ha vinto una borsa di studio, ma è fuori sede e mantenersi all’università per fare un dottorato è complicato. Diventa impossibile farlo se l’economia crolla, se tuo padre muore e se devi aiutare la tua famiglia. È quello che accade a Rachel nel giro di pochi mesi. Succede di tutto: scoppia le crisi del ’29, la Borsa crolla, le aziende chiudono, non c’è lavoro e a papà Robert esplode il cuore. Mamma e Marion hanno bisogno di aiuto. Così Rachel a malincuore deve abbandonare l’università.
Grazie alla Skinker otterrà un lavoro come sceneggiatrice di una serie radiofonica sulle creature del mare, poi un lavoro sicuro per l’Ufficio Pesca del Governo degli Stati Uniti, dove si occuperà dei testi e della comunicazione. Sopravviverà così a un decennio terribile per l’economia statunitense. Ma continuerà a scrivere, pubblicando articoli sulla Natura e infine best seller, mettendo al centro di tutta la sua vita e del suo lavoro la difesa dell’ambiente.