Quando la Sciarelli mi indicò il suo eroe: “L’ho visto, è il mio vicino di casa”



 

Come capita sempre più spesso, il recente invito di Papa Francesco ha colpito uomini e donne, credenti e non: “In questi giorni difficili possiamo ritrovare i piccoli gesti concreti di vicinanza e concretezza verso le persone che sono a noi più vicine. Se viviamo questi giorni così, non saranno sprecati”. E a me ha fatto affiorare dal pozzo della memoria il colloquio avuto nel giugno 2014 con la popolare conduttrice del programma televisivo “Chi l’ha visto?”, Federica Sciarelli, per la rubrica “Il mio eroe” che curavo per Sette, lo storico magazine del Corriere della Sera, allora diretto da Pier Luigi Vercesi. Rieccolo.

Federica Sciarelli (Roma, 1958) è la giornalista che conduce la popolare trasmissione su RaiTre “Chi l’ha visto?“.
Era stata assunta in Rai piazzandosi seconda su diecimila partecipanti al concorso.

Credit: GIACOMO GIANNELLA/STREAMCOLORS

“Scusa, Giannella, conosci i nomi dei tuoi vicini di casa?”

Si. Sono Ivana e Livio, Adriano e Anna, Luisa e Donato. Perché inverti i ruoli facendomi tu la domanda?

“È perché il mio eroe è proprio il vicino di casa, spesso ignoto come il ritratto di Antonello da Messina. Quando è nato il mio primo figlio, Giovanni, i vicini sono stati meravigliosi. Mi hanno fatto le lasagne, mi hanno aiutato in cucina perché mi stancavo… Quando Giovanni era piccoletto, avevo cambiato casa e avevo come vicino Giulio, un arzillo novantenne che faceva un ciambellone buonissimo che condivideva con mio figlio Sono tutte tenerezze di cui non ci rendiamo conto e invece se ne accorge a sue spese chi ha un vicino come bussola negativa…”.

Un classico le litigiose riunioni di condominio.

“Esatto. Quindi ecco perché io terrei d’occhio come riferimento ideale il vicino. Io, per esempio, vivo a Roma in un appartamento con al piano di sotto una signora di 101 anni. In occasione dell’ultimo compleanno, un giovane condomino si è inventato una festa nell’atrio del palazzo. L’ha chiamata, prendendo in prestito il titolo del famoso film, La carica dei 101. È stato bello, ogni famiglia ha portato una sua specialità, dai primi alla crostata… Gastronomia a parte, il vicino è importante per tanti altri motivi: come sentinella, come controllore che ti può avvisare se tuo figlio sta fumando… Approfitto per lanciare un Invito a tutti i vicini di casa: fate atti di solidarietà, gettate ponti con chi vi abita vicino. Un gesto solidale verso il vicino che magari è pieno di problemi può essere capace di rallegrare la giornata. O di risolvere problemi impensati”.

Il Ritratto d’uomo o Ritratto d’ignoto marinaio è un dipinto a olio su tavola (31×24,5 cm) di Antonello da Messina,
datato tra il 1465 e il 1476 circa e conservato nel Museo Mandralisca di Cefalù, in Sicilia.

Credit: GIACOMO GIANNELLA/STREAMCOLORS

Per esempio?

“Per esempio, ci è capitato qualche giorno fa il caso di una signora scomparsa, da sola, e sono stati i vicini di casa ad avvisarci, a chiamare la redazione di Chi l’ha visto?, consentendo una positiva soluzione del caso. A volte i vicini si occupano e preoccupano più dei parenti. Ci sono delle persone anziane che sono abbandonate e tante volte è decisiva la chiamata dei vicini che ci segnalano ‘Non la vediamo più’ o può essere importante intervenire di persona o denunciare che la signora della porta accanto sta venendo picchiata da chi con lei divide la vita. Insomma, il vicino di casa ha un ruolo personale e sociale importantissimo e può essere una grande bussola. Convieni?”.

Convengo e condivido.

Salvatore Giannella, giornalista che ha ideato e cura con passione questo blog che vuole essere una bussola verso nuovi orizzonti per il futuro, ha diretto il mensile scientifico del Gruppo L’Espresso Genius, il settimanale L’Europeo, il primo mensile di natura e civiltà Airone (1986-1994), BBC History Italia e ha curato le pagine di cultura e scienza del settimanale Oggi (2000-2007). Ha scritto libri (“Un’Italia da salvare”, “L’Arca dell’arte”, “I Nicola”, “Voglia di cambiare”, “Operazione Salvataggio: gli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre”, “Guida ai paesi dipinti di Lombardia”, “In viaggio con i maestri. Come 68 personaggi hanno guidato i grandi del nostro tempo” e, a quattro mani con Maria Rita Parsi, “Manifesto contro il potere distruttivo”, Chiarelettere, 2019), curato volumi di Tonino Guerra ed Enzo Biagi e sceneggiato docu-film per il programma Rai “La storia siamo noi” (clicca qui per approfondire).

Dalla collana “Il mio eroe”: