K come Kurumuny. Nel Salento vogliono far tornare protagonisti gli invisibili e la loro umanità



 

Kurumuny dal griko, lingua parlata nell’area ellenofona del Salento, è il germoglio dell’albero d’ulivo. Kurumuny Edizioni nasce a Calimera (Lecce), un piccolo centro della Grecìa salentina, nel gennaio 2004 a opera di Luigi e Giovanni Chiriatti: il primo è uno studioso di lungo corso della storia orale del Salento, il secondo è un giovane laureato in Scienze delle comunicazioni affascinato da tutta quella varia umanità che ha conosciuto attraverso i racconti e gli studi del padre.

Da questo nucleo Kurumuny è partita nel 2001 con la rivista dall’omonimo titolo che raccoglieva i fermenti culturali che animavano un territorio che iniziava ad avere consapevolezza del suo vasto e ricco patrimonio immateriale, che bisognava tutelare e promuovere. Il Salento viveva, infatti, una grande stagione di ricerca e riorganizzazione della propria memoria orale facilitata anche da un processo di globalizzazione che interessava l’universo delle popolazioni. All’interno delle pieghe di questo processo ogni singolo territorio ha riscoperto l’alterità e la diversità.

Giovanni Chiriatti (Amministrazione e produzione)

Oggi Kurumuny è una piccola azienda, a conduzione familiare, la cui attività è la naturale continuazione di quel dibattito e di quel fermento culturale che aveva come fulcro la rivista e il lavoro di ricerca sul e nel territorio iniziato negli anni Settanta da Luigi Chiriatti. In un momento della vita comunitaria in cui identità, territorialità, ambiente (inteso come ambiente fisico, sociale e culturale) diventano prioritari per lo sviluppo armonico dell’individuo e per una sua più corretta collocazione nello spazio e nel tempo, Kurumuny si pone come obiettivo conservare e trasmettere l’infinita saggezza del sapere antico e moderno, dando voce e volto a chi non ne aveva mai avuti, uomini e donne protagonisti di quelle microstorie che poi tessute insieme danno come esito la Storia, all’interno della quale però i protagonisti della quotidianità diventano invisibili.

Kurumuny riparte da qui, dagli invisibili, e dalla loro umanità, che devono tornare a essere protagonisti. Nel perseguire questo obiettivo Kurumuny ha scelto i percorsi segnati dai preziosi interventi di autorevoli antropologi, ricercatori, registi, scrittori, tutti quegli intellettuali che hanno scelto il Meridione come terra dove indagare l’uomo, i suoi riti e miti. Solo per fare qualche nome ricordiamo Gianni Bosio, Cecilia Mangini, Luigi Di Gianni, Gianfranco Mingozzi, Maria Brandon Albini, Ernesto de Martino, Annabella Rossi, Alan Lomax, Aldo De Iaco, Antonio Verri, Annabella Miscuglio.

Luigi Chiriatti (direzione editoriale e consulenza scientifica).

Kurumuny oggi ha diversificato la sua produzione e registra una significativa crescita che, insinuandosi in segmenti di mercato inesplorati, incontaminati e dal crescente sapore nazionale, si materializza in un catalogo eterogeneo e inedito, che può vantare appunto contributi importanti di studiosi del calibro di Ernesto de Martino, Gianni Bosio, Luigi Di Gianni.

Uno dei caratteri distintivi delle pubblicazioni di Kurumuny è la presenza, a corredo dei libri, di prodotti multimediali come CD audio, DVD, a dimostrazione del fatto che riappropriarsi delle radici non significa necessariamente restare ancorati al passato, ma fare del passato la propria storia, quindi conoscersi per avventurarsi con più consapevolezza nel presente e nel futuro. È nell’incontro, nello scambio, nella sintesi di nuove e diverse modalità comunicative ed espressive che Kurumuny pone le basi per il suo essere e divenire, è nell’alchimia tra la ricerca delle radici e l’evoluzione delle conoscenze che trova la sua ragione, è per la necessità di una più larga diffusione della cultura in tutte le sue forme e al di sopra di ogni restrizione, che aderisce senza riserve alla filosofia open source del copyleft, sostenendo l’idea della condivisione intellettuale attraverso la divulgazione telematica delle opere e favorendo, con ogni mezzo, il libero processo di circolazione e condivisione delle idee. Nella sezione download del nostro sito, kurumuny.it, infatti, è possibile scaricare alcuni volumi di volta in volta in offerta rilasciati con licenza creative commons. Questa licenza permette a terzi di modificare, ottimizzare e utilizzare l’opera come base per altre non commerciali (le nuove opere dovranno accreditarci ed essere non commerciali e non devono licenziare le opere derivative con i medesimi termini).

Il catalogo conta diverse collane afferenti a vari ambiti della cultura del territorio regionale e nazionale: etnomusicologia, antropologia, cinema documentario, saggistica, narrativa d’inchiesta.

Le nostre collane: Voci, suoni, ritmi della tradizione, collana di musica salentina diretta da Luigi Chiriatti; Fotogrammi, collana di cinema documentario diretta da Mirko Grasso; Molecole, collana di testi e ricerche in scienze umane e sociali, diretta da Maurizio Merico; Esplorazioni, collana di Scienze sociali diretta da Giuseppina Cersosimo; Lo sguardo degli altri, collana che raccoglie i contributi di “Altri” che vedono il Salento e il Sud con occhi critici e disincantati nella magia, diretta da Sergio Torsello; Traversamenti, collana di narrativa d’inchiesta diretta da Anna Chiriatti.

Nel tempo Kurumuny ha ampliato il settore di attività dedicandosi con sempre maggiore impegno alla produzione e organizzazione di eventi, all’attività convegnistica, oltre che a presentare e promuovere, in diverse forme, i volumi prodotti:

  • Dal 2002 al 2012 Primo Maggio a Kurumuny, festa popolare, giorno di svago ma anche riflessione e mobilitazione. Diventato ormai un appuntamento classico dell’offerta culturale in Salento, organizzato nelle campagne di Martano (Le).
  • Agosto 2011 e agosto 2012 La Notte InCanta, rassegna di musica, letteratura e showcase in un salotto di strada, all’interno del Festival della Notte della Taranta.
  • Da dicembre 2011 a gennaio 2012 Come fece come non fece, prìncipi, fate, folletti, nel magico mondo della fiaba. Mostra-installazione di favole per bambini.
  • Da ottobre a novembre 2010 Piazziamo i libri. LIB(e)RO SCAMBIO, manifestazione volta alla promozione e salvaguardia del libro, alla socializzazione e condivisione del piacere della lettura.
  • Dal 2003 al 2009 Canti di Passione, rassegna itinerante dedicata ai riti della Settimana Santa nella Grecìa salentina.
  • Dicembre 2008 Èttase Bifanìa Stin Grecìa – riti suoni e parole del Natale grico; rassegna di canti e conferenze sulla lingua grica.
  • Da febbraio 2008 a luglio 2008 direzione artistica, produzione e conduzione della trasmissione radiofonica Controcanti – memoria orale per onde radio.

Lo staff di Kurumuny è attualmente composto da Giovanni Chiriatti (Amministrazione e produzione); Anna Chiriatti (segreteria, redazione e comunicazione); Luigi Chiriatti (direzione editoriale e consulenza scientifica).

Kurumuny collabora attivamente con diverse realtà del panorama locale, nazionale e internazionale. In particolare ha collaborato con The Alan Lomax Collection; Istituto Ernesto de Martino (Sesto Fiorentino); Associazione Internazionale Ernesto de Martino (Roma); Circolo Gianni Bosio (Roma); Istituto Diego Carpitella (Melpignano, Le), Fondazione “La Notte della Taranta”.

Info e contatti

  • Sede legale: via Palermo, 13, 73021 Calimera (Lecce)
  • Tel. 0832.801528
  • Fax 0832.801528
  • Cell. 329.9886391
  • Email: info@kurumuny.it
  • Web: kurumuny.it

 

SUL COMODINO DI ANGELO MARIA PERRINO / Cercando le radici nella lunga Notte della Taranta, in una Puglia ancora tutta da raccontare

Tarantapatia, di Pierfrancesco Pacoda (Kurumuny Edizioni).

Che cosa meglio della taranta e della pizzica possono rappresentare quel che il sociologo della conoscenza dell’Università di Bari, Franco Cassano, inventore del famoso pensiero meridiano, sostiene a proposito dell’immagine che il Sud ha di sé e della necessità di una sua riformulazione? Non più periferia degradata dell’ “impero”, ma nuovo centro di un’identità ricca e molteplice, autenticamente mediterranea, dice Cassano. E sono proprio la taranta e la pizzica i simboli migliori di questo riposizionamento in corso del tacco d’Italia?

Canto e ballo di contadini e massari, prodotto genuino della campagna, del sole e del vento, del mare e della terra, il fenomeno antropologico-culturale che ribolle dietro ai tamburelli ossessivi, alle donne possedute dal morso e ai concerti organizzati e alle suonate improvvisate nelle masserie, il fenomeno esploso in Salento pochi anni fa ma già famoso in Cina e in America simboleggia perfettamente la summa e il succo di quella Puglia “ricca e molteplice” che si va facendo stile di vita, consapevolezza e progetto politico e sta facendo proseliti anche fuori dal suo territorio.

Lembo geografico che sta al centro dei punti cardinali d’Europa, crocevia equidistante tra nord e sud, est e ovest, crogiolo nei secoli di sbarchi e partenze, invasioni e fughe, la Puglia, terra della luce, è divenire continuo e cambiamento inesauribile. E porta come effigi e come stimmate, nel suo territorio e nella sua cultura, gli strati successivi di mille contaminazioni geografiche e socio-culturali. Che la rendono intrigante, affascinante, da scoprire e decifrare…

Pubblicando questo libro (Tarantapatia. Le lunghe notti della taranta, pag. 128, euro 12), scritto dal bravissimo musicologo e caro amico salentino trapiantato a Bologna Pierfrancesco Pagoda, Affaritaliani.it si associa all’idea, condivisa anche dai partner della casa editrice salentina Kurumuny, un altro gioiello della cultura locale, che la Puglia sia ancora tutta da raccontare.

E offre, in sinergia con la propria sezione Pugliaitalia, lanciata online con grande successo da alcuni mesi, il proprio contributo a una rilettura critica della vicenda pugliese che superi gli stereotipi di certi personaggi di Abatantuono, “milanese al cient per cient”, e restituisca alla terra di Domenica Modugno e Aldo Moro, Paolo Grassi e Padre Pio, Renzo Arbore e Michele Placido, la tennista Flavia Pennetta, il designer Fabio Novembre e gli stilisti Capasa di Costume National, la sua essenza e la sua verità misconosciute.

La Puglia è musica ma anche arte e design, cultura e cinema, danza, letteratura ed enogastronomia, architettura e biodiversità.
È laboratorio politico, attraverso il presidente di regione con l’orecchino, il governatore Nichi Vendola, che ha esportato il suo modello green a Milano attraverso il sindaco Pisapia, ma anche a Genova e a Cagliari. E ora vuole scalare i palazzi più prestigiosi della politica romana.

Ma è anche la regione delle energie rinnovabili e delle politiche giovanili e culturali più avanzate d’Europa. E, sebbene restino molti problemi e nodi irrisolti, dal grave inquinamento industriale di alcune aree come Taranto alla carenza storica di infrastrutture, alla presenza di aree del territorio controllate dalla criminalità organizzata, è un hub di lancio di idee e facce nuove, vitali per il futuro di un Paese seduto e con le pile scariche da troppi anni.

E allora con grande soddisfazione vi invitiamo alla lettura di questo delizioso libretto, con la speranza di poter concorrere alla diffusione della conoscenza e dell’amore per la Puglia.

Angelo Maria Perrino, giornalista, una laurea in filosofia, è direttore ed editore di Affaritaliani.it, primo quotidiano online con tutte le ultime notizie di politica, economia, finanza, sport, cronaca, cultura spettacoli, media ed entertainment. Di origine pugliese, Perrino è approdato a Milano dove si è sposato, ha messo sui famiglia, si è affermato sul lavoro. “Ma ora”, confessa, “dopo un congedo forse un po’ troppo sbrigativo, le radici tradite, il ricordo, la nostalgia sempre più spesso si fanno sentire”.

L’albero dei gioielli targato Kurumuny

Sette titoli forti della casa editrice salentina

  • Invisibili Vivere e morire all’Ilva di Taranto
    di Fulvio Colucci e Giuse Alemanno, pp.112, € 10,00
    Un viaggio in una delle fabbriche siderurgiche più discusse d’Italia che sta vivendo giornate decisive nella tenaglia tra lavoro e salute pubblica.
  • Delle volte il vento
    di Milena Magnani, pp.160, € 13,00
    L’epopea dei primi viaggi della speranza del popolo albanese sulla rotta del Salento, avamposto di un altro domani e gabbia dorata di un’idealità perduta.
  • Vita di Borgata, tra le baracche dell’Acquedotto Felice la storia di una nuova umanità
    di Roberto Sardelli, pp. 275, € 14,00
    La storia intensa e sofferta della Scuola 725 nel baraccamento dell’Acquedotto Felice nella Roma degli anni Settanta.
  • La taranta
    di Gianfranco Mingozzi, con allegato DVD, pp.112, € 15,00
    Il libro ricostruisce le diverse esperienze di Mingozzi sul tarantismo e ripropone in dvd La taranta con il commento di Salvatore Quasimodo.
  • 1968 Una ricerca in Salento Suoni grida canti rumori storie immagini
    di Gianni Bosio e Clara Longhini, con allegati 3 CD, pp.348, € 25,00
    Nel 1968 Gianni Bosio e Clara Longhini dell’Istituto Ernesto de Martino di Milano, vennero nel Salento per una campagna di ricerca. Il risultato della loro permanenza fu un corpus di registrazioni (raccolte nei tre Cd allegati) e una serie di fotografie pubblicate nel libro.
  • Ritorno a Kurumuny
    un film documentario di Piero Cannizzaro, € 12,00
    Un viaggio nella tradizione sonora del Salento in un film documentario girato in occasione della festa del Primo Maggio a Kurumuny (Martano, Lecce).
  • Morso d’amore, Viaggio nel tarantismo salentino
    di Luigi Chiriatti, pp.184, € 12,00
    Una ricerca a ritroso dei simboli e dei luoghi magico-rituali del tarantismo salentino.
Salvatore Giannella, giornalista che ha ideato e cura con passione questo blog che vuole essere una bussola verso nuovi orizzonti per il futuro, ha diretto il mensile scientifico del Gruppo L’Espresso Genius, il settimanale L’Europeo, il primo mensile di natura e civiltà Airone (1986-1994), BBC History Italia e ha curato le pagine di cultura e scienza del settimanale Oggi (2000-2007). Ha scritto libri (“Un’Italia da salvare”, “L’Arca dell’arte”, “I Nicola”, “Voglia di cambiare”, “Operazione Salvataggio: gli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre”, “Guida ai paesi dipinti di Lombardia”, “In viaggio con i maestri. Come 68 personaggi hanno guidato i grandi del nostro tempo” e, a quattro mani con Maria Rita Parsi, “Manifesto contro il potere distruttivo”, Chiarelettere, 2019), curato volumi di Tonino Guerra ed Enzo Biagi e sceneggiato docu-film per il programma Rai “La storia siamo noi” (clicca qui per approfondire).

Leggi anche:

Le puntate:

  1. V come Il Vicolo di Cesena: se lo stampatore degli artisti si siede a tavola
  2. F come Felici Editore di Pisa: libri preziosi che raccolgono l’ingegno delle università
  3. A come Armando Editore di Roma: con i nostri libri insegniamo ai maestri che insegnano
  4. P come Progedit di Bari. Un calamaio che ha messo radici e germoglia, questo è un Dato
  5. K come Kurumuny. Nel Salento vogliono far tornare protagonisti gli invisibili e la loro umanità
  6. A come AdArte: la bussola per entrare nelle città più intime e segrete, navigando nel mare delle arti
  7. C come CB Edizioni. Dalla Toscana educare nel segno di Leonardo e Michelangelo
  8. D come Edizioni Dedalo. La carica dei mille titoli: più qualità per vincere (non solo) nelle università
  9. DR come Di Renzo Editore. La signora delle stelle, Margherita Hack, fece da passaparola e fu subito un successo
  10. G come Guida Editori. In principio fu Benedetto Croce… e Napoli si fregiò di un altro vulcano, questo editoriale
  11. AE come Artistica Editrice: alla scoperta del Piemonte (e non solo)
  12. C come Cavinato Editore: nel nome del padre e di Ippocrate
  13. E come EMI, Editrice Missionaria Italiana: da Bologna libri che cambiano la Chiesa e il mondo
  14. L come Lupo Editore: dal Salento libri caldi per ragazzi ed esordienti
  15. E come Este Edition: a Ferrara una storia lunga 500 libri
  16. V come Venexia Editrice: libertà, positività, spiritualità
  17. O come Edizioni Dell’Orso: dal Piemonte libri candidati a “rimanere”
  18. G come Gattomerlino Edizioni: una bussola a colori tra poesia e scienza
  19. Editrice Rotas vivrai! A Barletta c’è una nuova Disfida
  20. P come Polistampa: la casa editrice sbocciata nel fango dell’Arno
  21. M come Minerva: nelle campagne bolognesi una bottega per libri d’autore e giovani talenti
  22. G come Girasole, la più antica casa editrice di Ravenna, che guarda al futuro volgendo lo sguardo al passato
  23. C come Canneto: eravamo tre amici al bar che volevano raccontare il mondo (oltre Genova)
  24. GA come Grafiche Antiga: 8.000 lettere per conservare la storia dell’arte tipografica italiana
  25. MyM come Marcos y Marcos: la casa editrice alla ricerca di inaspettati punti di vista sul mondo, che presentò all’Italia John Fante