Si scrive Abbey Road, si legge Cesenatico



 

Alessandro Mazza (Cesena, 1982), un curioso alle calcagna. Formatosi nello studio di Piazza San Marco con il fotografo Paul Dianì, Alessandro ha capito subito che l’ego va messo da parte. Al momento collabora con la Stampa e livingcesenatico.it, che ha contribuito a fondare.

L’8 agosto 2019 molti giornali e tv hanno ricordato i 50 anni della mitica passeggiata dei Beatles sulle strisce pedonali di Abbey Road, la via di Londra dove si affacciano gli Abbey Road Studios nei quali i quattro grandi di Liverpool (John, George, Paul e Ringo) incisero per tutta la loro carriera. Ma c’è chi si è ricordato un anno prima dello scatto di Iain McMillan diventato la copertina dell’album “Abbey Road” (nella foto d’apertura) e gli va riconosciuto il merito: il fotoreporter di Cesenatico Alessandro Mazza, che i naviganti di Giannella Channel hanno conosciuto e apprezzato in precedenti occasioni. Lui, avendo in mente quella attraversata magica dei favolosi quattro aveva pensato di includere in un calendario sociale di Cesenatico, progettato con l’Associazione Ama per raccogliere fondi per realizzare la prima Banca della Memoria romagnola, dodici icone culturali riviste in salsa cittadina. Tra queste, in ricordo di Abbey Road, una passeggiata sulla strisce della più domestica via Mazzini, davanti al teatro comunale di musicisti romagnoli: Thomas Cavuoto, Fabio Nobile, Chicco Capiozzo, JJ Vianello, Sam Paglia e dj Bicia.

(credit Alessandro Mazza)

“Il progetto del calendario sociale nacque da una domanda”, mi racconta Mazza.

Se i grandi maestri della fotografia fossero passati da Cesenatico, che foto avrebbero realizzato? Forse Eisenstaedt avrebbe colto quel famoso bacio in piazza delle Conserve invece che in Times Square e al posto degli operai in pausa pranzo sul Rockefeller Center ci sarebbero stati i marinai di Cesenatico con alle spalle le vele del porto canale, una Abbey Road che porta al teatro comunale. E così via.

Livingcesenatico e l’associazione AMA hanno così alzato il sipario del set fotografico più grande mai creato. Un’intera città coinvolta in un progetto senza tempo, con immagini che si ispirano alle icone della fotografia interpretate da cesenaticensi doc. Tutte raccolte nel primo Calendario Soci@le 2019 della città, in vendita a 5 euro. Inoltre sono disponibili anche singole immagini da collezione. Ovviamente possono anche essere prenotate e spedite (Info: marketing@livingcesenatico.it).

Sono stati necessari otto mesi di lavoro, cinque persone dell’associazione AMA e 50 cittadini che hanno collaborato al calendario. Ogni immagine è accompagnata da una didascalia e una spiegazione più dettagliata tradotta in inglese. Il calendario è stampato grazie alla collaborazione con Sicograf con una carta che consente anche di ritagliare e appendere le foto preferite.

Questo è uno strumento di raccolta fondi per la Banca della Memoria cittadina, un progetto che l’associazione AMA intende realizzare per salvare dall’oblio le testimonianze dei suoi cittadini, attraverso la raccolta di testimonianze e narrazioni storico, sociali e culturali di Cesenatico creando un archivio videografico consultabile da tutti i cesenaticensi, turisti, studenti e… curiosi. Già un motivo di lode, al quale va aggiunto che acquistando le immagini si contribuisce allo sviluppo del giornalismo indipendente.

Salvatore Giannella, giornalista che ha ideato e cura con passione questo blog, ha diretto il mensile scientifico del Gruppo L’Espresso Genius, il settimanale L’Europeo, il primo mensile di natura e civiltà Airone (1986-1994), BBC History Italia e ha curato le pagine di cultura e scienza del settimanale Oggi (2000-2007). Ha scritto libri (“Un’Italia da salvare”, “L’Arca dell’arte”, “I Nicola”, “Voglia di cambiare”, “Operazione Salvataggio: gli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre”, “Guida ai paesi dipinti di Lombardia”, “In viaggio con i maestri. Come 68 personaggi hanno guidato i grandi del nostro tempo”), curato volumi di Tonino Guerra ed Enzo Biagi e sceneggiato docu-film per il programma Rai “La storia siamo noi” (clicca qui per approfondire).