I 50 migliori aperitivi, happy hour & cocktail di Milano



 

(Ultimo aggiornamento: 02/2018) – Salta la presentazione e vai alla classifica

Sabato 31 ottobre termina l’abbuffata di aperitivi e bevute all’Expo grazie agli ingressi serali a prezzi stracciati (5 € fino a mezzanotte nei week-end), con frotte di giovani e meno giovani che per tutta l’estate hanno eletto il padiglione olandese come luogo più cool per farsi un cocktail ascoltando musica dance. Altri stand assai frequentati: quello della Repubblica Ceca per un boccale di “bionda” a bordo piscina, la postazione cubana nel cluster del cacao per un mojito o un chupito di rum, la Terrazza Martini per un raffinato cocktail all’ultimo piano di Palazzo Italia, il padiglione inglese con gli aperitivi sull’ammiratissima terrazza-alveare dell’edificio progettato da Wolfgang Buttress e anche quello russo con spuntini e vodka a go-go sul tetto panoramico più esteso dell’Esposizione Universale 2015.

E così adesso il fiume del popolo dei nottambuli defluirà verso la città, riempiendo american bar, enoteche, club e birrerie. E intasando le zone classiche della movida come Brera, corso Sempione, i Navigli con la nuova Darsena, l’Isola e corso Como. Per tutti loro e per chiunque cerchi dritte sui drink più di moda e i locali imperdibili di questo autunno-inverno meneghino 2015-2016, Giannella Channel propone un aggiornamento (con una ventina di new entry e tantissime altre novità) della lista con i migliori 50 aperitivi e cocktail della guida Milano 50 edita lo scorso maggio dalla Book Time di Gerardo Mastrullo.

Milano 50. La nuovissima guida 2015/2016 ai 350 locali imperdibili della città. Edizioni BookTime, Milano 2015, pp 236 di cui 40 a colori, € 16,00

In più ci piace segnalare tre nuovi bar-caffè assolutamente inusuali e di concezione ultramoderna, guarda caso tutti aperti da coppie di giovanissimi (e poi dicono che i ragazzi italiani d’oggi sono solo dei mammoni!). Parliamo del CRAZY CAT CAFÈ di via Napo Torriani 5, zona Stazione Centrale, che verrà inaugurato venerdì 23 ottobre dalle 9.30 alle 21 e che è il primo “bar con le fusa” della città, dove gustare un caffè o altro coccolando i gatti che scorrazzano liberi nel locale. E poi del COFFICE MILANO di viale Emilio Caldara 1 angolo Porta Romana (tel. 02-49.53.82.68 e 328-26.92.771, dalle 9 alle 20-21, chiuso domenica), il primo bar italiano dove si paga il tempo trascorso e non la consumazione. E infine del COLIBRÌ (via Laghetto 9/11, tel. 02-76.39.48.99 e 334-83.51.101, dalle 8 alle 22, chiuso domenica), un bistrot con libreria e musica che da giugno 2015 occupa un intero edificio storico dietro l’università Statale e che presto sarà anche un museo dedicato a un grande artista e disegnatore milanese.

Iniziamo dal Crazy Cat, che ospita sei mici tutti ex randagi o trovatelli, battezzati con nomi di cantanti celebri: Patti e Freddie, Elvis e Bowie, Nina e Blondie. L’hanno aperto due giovani fidanzati, la fotografa e neolaureata in Psicologia Alba Claire Galtieri e il bassista dei The Goat Boys e “gattaro” Marco Centonza, che dopo un viaggio a Osaka hanno avuto l’idea di riproporre a Milano la formula dei neko cafè (neko significa gatto in giapponese) che piace tanto nel Sol Levante (da noi ce ne sono già due: a Torino e Roma). Il bar ha due porte, da aprire rigorosamente una alla volta per evitare fughe; i clienti non possono portare altri animali, neppure gatti, o dar da mangiare ai piccoli residenti pelosi, disturbarne il riposo, alzare la voce e fare foto con il flash.

Il Coffice, invece, è già in funzione dallo scorso 11 aprile, ideato da Alberto Barazzetti con la moglie Irene Maestri (50 anni in due, e hanno già una bambina) sulla base di un concept nato in Russia ma da noi inedito e molto coraggioso: pagando pochi euro avete a disposizione wifi ad alta velocità, 40 postazioni di lavoro per pc e tablet, scanner e stampanti e – compreso nel prezzo orario – un buffet (sandwich, taglieri di salumi e affettati, muffin, biscotti, frutta fresca, thè e succhi sono self-service, mentre caffè e cappuccino ve li servono loro). Nulla di trascendentale, però buono. E in più si possono portare da fuori cibi e bevande preferiti.

All’entrata consegnano una tessera con indicata l’ora d’arrivo, all’uscita si paga il tempo trascorso nel locale: la prima ora costa 4 € (anche se si sta solo 5 minuti), poi c’è uno “scatto” di 1,50 € ogni mezz’ora. Abbonamento giornaliero a 14 €, settimanale a 65 €, mensile a 200 €.

E veniamo al Colibrì, aperto a Ca’ Laghetto, all’angolo con via della Signora, da Giovanni “Gigio” Moratti, trentunenne secondogenito dell’ex presidente dell’Inter Massimo, assieme alla sorella minore Maria, che si occupa dei libri. Presto diventerà una sorta di casa-museo dedicata a un grande amico della loro famiglia, Guido Crepax (1933-2003), celebre per aver disegnato le tavole con le storie di Valentina, disinibita fotografa col caschetto nero alla Louise Brooks. Non a caso, al bar va per la maggiore il Gin Tonic di Valentina (Bulldog London Dry Gin shakerato con succo d’arancia, miele e limone e poi unito a una tonica Tassoni). Spuntini con bagel-burgher, torte, salumi, piatti sfiziosi e birra artigianale alla spina Orso verde. Ogni lunedì gli Aperilibri chez Colibrì: se compri un libro e aggiungi un euro bevi uno Spritz. All’interno c’è un grazioso cortile. La location e l’idea base di questo nuovo locale hanno infinite potenzialità, ma andrebbero sfruttate un po’ meglio.

 

La sezione Milano 50 si arricchisce, per gentile concessione di Renzo Arbore, di una colonna sonora d’eccezione: “A noi ci piace mangiare” (A nuje ce piace ‘e magna’) cantata dal popolarissimo showman con l’Orchestra Italiana. Grazie, Renzo, per queste note che avrebbero meritato di essere la colonna sonora di Expo. E auguri per il tuo seducente renzoarborechannel.tv (sg)

https://www.giannellachannel.info/wp-content/uploads/2015/07/Renzo-Arbore-LOrchestra-Italiana-A-noi-ci-Piace-mangiare-A-nuje-ce-piace-e-magna.mp3

 

I 50 migliori aperitivi & happy hour di Milano

Il Baladin di Via Solferino 56.

  • BALADIN
    Via Solferino 56, tel. 02-65.97.758 e 348-52.30.662

    Locale firmato dal cuneese Teo Musso, pioniere delle birre artigianali, e aperto in società con Oscar Farinetti, quello di Eataly, e con Dario Amoretti, rampante ligure di Imperia che si occupa della gestione e presiede la cucina (i tre possiedono anche la birro-enoteca Baladin Bibendum in via Castel Morrone angolo via Ristori 2). Al piano terra si bevono fiumi di buona birra: in lista, con altre 6 etichette artigianali italiane, spiccano ovviamente le padrone di casa Baladin, 10 alla spina e 16 in bottiglia: 3 di puro malto, 3 luppolate, 3 speziate (tra cui la Egizia con mirra e zenzero) e 7 speciali (anche quelle “maderizzate” e invecchiate in botti di rum o whisky scozzese). Da poco c’è anche la Watoto, una smoked ale color ebano realizzata per Baladin da Matteo Mandirola e Italo Manca, vincitori del Campionato italiano Homebrewing del 2014. In lingua swaili watoto significa “bambini” e infatti parte dei guadagni di questa birra saranno donati all’asilo di Kidoti, a Zanzibar, grazie a una onlus. Nel cantinone al piano di sotto cucinano piatti di qualità come il Milano Ossburger (ossobuco, crema di zafferano e gremolada) e tanti hamburger classici e speciali: l’ultima creazione è il Parigi Delux (180 g di carne bovina piemontese La Granda, presidio Slow Food, pane da farina enkir, formaggio roquefort e confettura di ciliegie). E anche le Fatatine (chips fritte al momento, al sale marino di Trapani o con altre aromizzazioni). Arredi, manifesti e decorazioni stile liberty-sovietico della fotografa e decoratrice francese Marina Obradovic. Ogni primo martedì del mese serata In salotto col birraio. Dalle 12 all’una di notte (una e mezza nei week-end). Sempre aperto

  • BANCO BAR
    Alzaia Naviglio Grande 46, tel. 02-89.41.58.68

    American bar aperto nel 2010 e specializzato nel Martini, servito in 4 o 5 versioni (e i patiti di questo cocktail possono iscriversi al locale Dry Martini Club House, con tanto di tessera). Il patron Maurizio Manvati e il barman Francesco Avagliano consigliano anche tanti altri drink: Bloody Mary, sei differenti Daiquiri (pure con rhum scuro o brandy all’albicocca), Tommy’s Lady (gin, limone, sciroppo d’agave, scorza d’arancia, pimiento dram giamaicano), Eleanore (gin Martin Miller’s, rosolio, liquore alla ciliegia, tre gocce di orange bitter) e Ginger Tea Party (gin al thè nero, succo di lime, sciroppo di zucchero, centrifugato fresco di zenzero). In estate posti a sedere vista Naviglio. Cocktails: 6 € fino alle 21, poi 8 €. Fino alle due di notte. Chiuso lunedì mattina

Il Baobar di via Eustachi.

  • BAOBAR
    Via Eustachi 24 angolo via Maiocchi, tel. 02-87.39.86.93

    A marzo 2015 ha riaperto l’ex disco bar più amato della movida, con tavolini anche all’aperto. La nuova gestione è nelle mani di David Palma, imprenditore e barman metà marchigiano e metà indonesiano ma cresciuto in Africa, e Antonio Irene, lucano di Melfi, anche lui ex del Bond sui Navigli. Il locale, che ha subito un restyling sofisticato ed eco-green (a partire dal bosco verticale, una parete rivestita di muschio vero, color wasabi, arrivato dalla Scandinavia) è un lounge con cocktaileria e una cucina all’altezza del catering dei due soci, con i prodotti biologici Vecchia Macina. Sabato e domenica brunch e ogni sera light bistrot con tagliate, hamburger, cotolette e salmone cotto a bassa temperatura con tecnica confit. Il barman mixologist Manlio Di Blasi, arrivato da Londra, propone supercocktail in barattolo: Moscow Mule, Vodka Zen e tanti sour (all’ora dell’aperitivo 6 €, poi 8-9 €). Dalle 8 all’una di notte, le due nei week-end. Chiuso sabato e domenica mattina

  • BAR BAMM
    Via Vicenza angolo viale Montenero 71, tel. 328-06.62.967

    L’ex Montenero Caffè è oggi un cocktail bar carico di personalità e creatività, con un design che strizza l’occhio ai coffee bar berlinesi più alla moda, con qualche micro-tavolino sul marciapiede, dove gustare due birre alla spina e più di venti artigianali in bottiglia, vini, grandi cocktails (serviti in barattoli di vetro) e taglieri con formaggi e salumi. il nome è l’unione delle iniziali dei due proprietari Alessandro e Michele. Aperitivo dalle 18 alle 21. Ogni mercoledì birra media 7 luppoli a 3.5 €. Prezzi speciali per studenti: venerdì e sabato Erasmus Night con la musica del dj Amir fino a tardi (birra a 3.5 € e cocktails da 5 €). Da mezzogiorno a mezzanotte (dal giovedì al sabato dalle 17 alle due di notte; domenica fino alle 21). Sempre aperto

  • BAR BASSO
    Via Plinio 39, tel. 02-29.40.05.80

    Aperto nel 1947 da Giuseppe Basso, è uno dei luoghi di culto per l’aperitivo dei milanesi doc. Nel ’67 fu rilevato da uno dei più famosi barman di Cortina d’Ampezzo, il veneziano Mirko Stocchetto, alla cui famiglia appartiene tuttora. Qui l’happy hour non sanno né vogliono nemmeno sapere cos’è, al banco si limitano a servire patatine, olive e noccioline. In compenso hanno parecchi altri meriti, come aver creato nel 1968 il Mangia e bevi (gelato crema e nocciola con un po’ di panna, liquori allo zabaione e cioccolato, cherry brandy e guarnizione di fragole) e aver servito per primi i drink dentro enormi bicchieroni. Ma quello che spingerebbe ogni amante del bere sofisticato a chiedere l’immediata istituzione di un Nobel per l’Arte Etilica è l’invenzione (da parte di un ispirato Mirko Stocchetto) del cocktail Rossini, con un terzo di frullato di fragole e due terzi di prosecco freddo, e soprattutto (nel ’68, da parte di uno sbadato barman neoassunto) del Negroni Sbagliato, con lo spumante finito per errore al posto del gin. Al bancone i cocktails (in lista più di 500) costano 8 €, ai tavolini 10 €. Dalle 9 all’una e un quarto di notte. Chiuso martedì

Il Bar Luce di Largo Isarco.

  • BAR LUCE – FONDAZIONE PRADA
    Largo Isarco 2, tel. 02-56.66.26.11

    Il bar, pensato per diventare luogo d’incontro del quartiere Ripamonti-Romana, si trova subito a sinistra dell’entrata della nuova Fondazione Prada, ma ha anche un accesso indipendente in via Orobia. La Fondazione dalla maison di moda è uno spazio polifunzionale inaugurato il 9 maggio 2015 negli enormi spazi (19 mila mq) di un’ex distilleria del 1910 ristrutturata con cura: dieci edifici con aree d’esposizione artistica, torre dorata, cinema, temporary restaurant, mercatini e gallerie varie. Progettato dal regista texano Wes Anderson, quello di I Tenenbaum e Grand Budapest Hotel, ricrea l’atmosfera di un tipico caffè della vecchia Milano e ha pareti d’antan e un soffitto a volta che riproduce in miniatura la copertura in vetro della Galleria Vittorio Emanuele II. L’arredo è Anni ’50, con tavolini in formica acquamarina e legno scuro, un juke-box, due flipper (che vanno ancora con le 100 lire, distribuite gratis dal personale di sala) e un imponente bancone dove a colazione servono i dolci della pasticceria Marchesi, neoacquisto della scuderia Prada. I cocktails (10 €) sono assolutamente migliorabili ma, in fondo, qui più che per bere si viene per immergersi in una sofisticata ed esclusiva atmosfera retrò. I clienti hanno a disposizione 75 posti auto e rastrelliere per bici nel parcheggio gratuito in largo Isarco 1. Dalle 9 alle 22. Sempre aperto.

  • BAR METRO
    Via privata Dei Martinitt 3, tel. 02-43.52.71 e 390-24.35.271

    All’angolo con piazza De Angeli c’è dal 1966 l’incredibile bar del super collezionista Giorgio D’Ambrosio, classe 1938, un vero tempio mondiale del whisky, invidiato anche dagli scozzesi, con le bottiglie esposte dietro il banco e, le più preziose, stipate in un caveau sotterraneo che il proprietario fa visitare solo a chi gli sta simpatico. Lui in mezzo secolo ha raccolto 11 mila etichette di whisky made in Scotland, ma anche irlandesi, svedesi, bretoni, americani, canadesi e giapponesi. Al bancone o nei pochi tavolini (ma d’estate c’è un bel dehors) un bicchiere costa dai 5 a 40 € in base al pregio della bottiglia. Ottimi anche i cocktails (7/9 €). Il bar è aperto dalle 7 alle 21. Chiuso domenica

 



 

Il B:Free di Via Lecco, 22

  • B:FREE
    Via Lecco 22, tel. 02-36.70.79.71

    A Porta Venezia dal 2010, all’angolo con via San Gregorio 2. È un ambiente moderno (forse troppo piccolo) con comodi pouf e divanetti in ogni angolo, anche nella zona soppalcata, dove bere qualcosa di diverso dal solito. Le specialità sono due: i cocktails molecolari e quelli smoked (affumicati). I primi vengono creati con le tecniche di cucina molecolare dello chef spagnolo Ferran Adrià: con l’uso di sostanze dell’industria alimentare si destrutturano i drink tradizionali ottenendo cocktails con sfere, caviale, gelatine e spume, davvero insoliti per originalità e sapore. In lista ce ne sono 15, a 10-12 €, tra cui Cream Delight (Baileys, liquore cacao, panna, sfere di kahlua e vaniglia), ImPEACHment (vodka, purea di pesca, vodka pesca, limone, sfere di vodka alla pesca), Molecular Spritz (prosecco, caviale e sfere di Aperol), Solid Negroni (gin, Campari, vermouth rosso, insalata di Negroni) e Hulk Secret (quattro fiale con vodka, liquore cacao e caviale di menta). I cocktails affumicati, invece, prevedono la decantazione della miscela in una campana o in un’ampolla riempita col fumo di uno di questi legni: noce americana, quercia, ontano, ciliegia, castagno, melo, acero, mesquite o faggio. In lista ce ne sono tre: Old Fashion Smoked (vodka o gin più Martini dry); Martini Smoked (bourbon, sugar, angostura, orange peal, maraschino e acqua) e Manhattan Smoked (bourbon whiskey, Martini dry, red Martini e angostura). Fino alle 21 servono ai tavoli l’aperitivo della casa, di qualità e preparato al momento. Dalle 18.30 all’una di notte, le due nei week-end. Chiuso lunedì

  • BLENDERINO
    Piazza XXV Aprile 14, tel. 02-63.47.12.48 e 338-60.88.884

    Dal 2012 a pochi metri da corso Como c’è la versione ridotta del Blender di piazzale Susa, ideale per una serata/nottata all’insegna del divertimento e di un buon drink senza spese folli. Dentro è un minuscolo (mono)locale psichedelico con le pareti tappezzate di bottiglie e luci al neon blu e viola, sul marciapiede qualche sgabellone con tavolinetto alto. È il regno dell’appassionato barman Gabriele Ongaro, che crea cocktails per tutti i gusti, alcolici e non. E per chi sentisse un languorino notturno ci sono tante varianti di hot dog e ottimi hamburger. Tra i cocktails (6/9 €) anche il Bloody Diverso (zenzero, soia per arrosti, tequila e birra lager Poretti). In sottofondo musica rigorosamente italiana. Dalle 18.30 alle tre di notte (le cinque nei week-end!). Chiuso lunedì

  • BODEGA DEL TASCA
    Corso di Porta Ticinese 14, tel. 02-83.78.721

    Dal settembre 2011 questo locale spagnolo aperto vicino alle Colonne di San Lorenzo dal bretone Erwan Mazé fa il pienone di giovanissimi, specie al momento dell’aperitivo. In lista: 10 tapas di pesce, 8 di carne, 5 di salumi, 4 di prosciutto e formaggio e 11 di verdura. E poi: il gazpacho, 6 insalate, montaditos (con pane tostato), polpette, salsicce, jamon serrano, acciughe, tonno e – da poco – anche la paella per minimo 2 persone e max 12. Anche servizio di take away. Da bere: i vini iberici del mese alla mescita, sangria, birre, soft drink e cocktails. Dalle 13 (sabato dalle 18) fino all’una di notte. Chiuso domenica

  • BODEGUITA DEL MEDIO
    Viale Col di Lana 3, tel. 02-89.40.05.60

    Sabato 24 ottobre il locale festeggia i 34 anni di apertura a due passi dalla Darsena con una grande Fiesta cubana con musica, comida y cocteles. È un locale pittoresco e folkloristico, con i muri ricoperti di firme e messaggi, come l’omonimo locale a L’Avana reso celebre da Ernest Hemingway. Ritmi caraibici in sottofondo e d’estate pochi tavolini sullo stretto marciapiede. Happy hour fino alle 21: un cocktail più il buffet freddo a 7 €. Del Mojito, simbolo dello storico bar nella capitale cubana, servono solo la ricetta classica. E c’è anche un altro cavallo di battaglia hemingwayano: il Daiquiri Floridita, frullato col ghiaccio come a L’Avana. Molto interessante e chilometrica la carta dei rum. Oltre 200 cocktails a 7-8 €. Dalle 18 alle due di notte. Sempre aperto

Il Boom Milano di viale Campania.

  • BOOM MILANO
    Viale Campania 12, tel. 324-86.91.287

    È la caffetteria del museo WOW-Spazio Fumetto (ma la gestione è autonoma), ha un’ampia terrazza e un dehors che s’affaccia sul verde del piccolo parco ex Motta, una piazzetta che d’estate diventa cinema all’aperto e dove spicca una disneyana scultura-serpentone bianco rossa e gialla, omaggio al biscione araldico di Milano. Lo hanno aperto nel settembre 2013 tre under 40 (Luca, Giorgio e Stefano) dopo aver vinto una gara indetta dal Comune di Milano, proprietario dell’area. Ogni domenica dalle 19 ospita l’Aperitivo Dop (5-7 €), con prodotti biologici a km 0: formaggi, salumi, focacce e confetture in arrivo dalle cascine attorno alla città, birre artigianali bergamasche targate Sguaraunda e vini del consorzio Vintesa di Neive, nel Cuneese. Il martedì dalle 22 è il turno di Jambalaya, jam session aperta al pubblico, con gli strumenti musicali portati da casa o forniti dal locale, e il giorno successivo tocca ai Mercoledì da beoni con birra media chiara a 3 €. Dalle 10 del mattino alle due di notte. Sempre aperto

  • CERESIO 7
    Via Ceresio 7, tel. 02-31.03.92.21 (ma per il bar non accettano prenotazioni)

    Vicino al Monumentale, sul tetto dello storico palazzo dell’Enel, al 4° piano di un edificio anni ’30 in mano al gruppo di moda Dsquared² degli stilisti Dean e Dan Caten, gemelli canadesi figli di italiani (vero cognome: Catenacci), nel 2013 è nato questo scenografico ristorante e american bar con vista mozzafiato sulla nuova sky line meneghina. Dalle 18.30 alle 21 c’è l’aperitivo negli spazi dove poi si terrà il dopocena, nei due lounge interni (uno è la cigar room) e nelle due terrazze con piscina, accomodati ai tavoli o sui divanetti delle cabañas. Location al top, ma prezzi esagerati: un drink con finger food costa 16 €. Dalla lista dei 28 cocktail alcolici elaborata dal mitico mixologist pugliese Dario Gentile, l’unico bartender di Milano che parla anche cinese: Ceresio Spritz (orange curaçao, cherry liqueur, menta fresca, prosecco), Twilight By The Pool (vodka allo zafferano, orange curaçao arancia, pompelmo, polvere di agrumi), Vintage Negroni Vol. 2 (gin Old Tom, barolo chinato Campari, maraschino), Pear Twist Martini (vodka, purea fresca di pera e zenzero, succo di limone, bitter aromatico), 4TH Floor (rum gran anejo, orange curaçao, bitter alla liquirizia). Dalle 12.30 all’una di notte. Sempre aperto

Il Chinese Box di Corso Garibaldi.

  • CHINESE BOX
    Corso Garibaldi 104, tel. 02-65.54.564

    Un bancone di 7 metri con vista su largo La Foppa, un nuovo chef, Fabrizio Carta, per piatti bistrot stile fusion al piano superiore (hamburger, carpacci e tartare) e 90 mq su due livelli dove domina il colore azzurro: s’è rifatto il look su un progetto dell’architetto Sabrina Gallini e nel luglio 2015 ha riaperto i battenti la storica creatura dei cinesi Luca e Michele Hu (gemelli nati nel 1980 vicino a Shangai, ma arrivati a Milano da bambini) intenzionati a rinverdire il successo del loro locale, di fronte al Radetzky dal 2001. Il bar è rimasto un buco, ma qui la gente viene per i drinks e lo struscio: prende da bere e poi sta fuori a chiacchierare, in piedi, nei tavoli sistemati sui sanpietrini o nelle panchine di granito della zona pedonale. La scelta alcolica è oggi cinque volte superiore al passato (500 etichette), ma il prezzo dei cocktails è rimasto contenuto, se si pensa alla zona (5-7 €). Da provare: Vodka Sour Lichis e Chinese Ice Tea (dry gin, rum chiaro, vodka, tequila, crema e succo di lichis, sciroppo di zucchero, succo di limone). Dalle 8 del mattino (la domenica dalle 18) alle due di notte. Sempre aperto

  • DAVAI MILANO
    Largo La Foppa 5, tel. 02-84.57.11.25

    In zona Garibaldi, dove c’era il Capri c’è dal 2012 il primo lounge bar della Russian Standard, vodka premium n.1 in Russia. Nell’idioma di Putin Davai ha un doppio significato: è molto simile all’inglese Let’s go!, un invito a divertirsi con gli amici, ma nel linguaggio dei ragazzi è l’espressione usata durante i brindisi. Responsabile di questo salotto di design dai colori neutri è Diego Travaglio, curatore del progetto; al bancone i bartender Andrea Castellari, Maurizio Furiani e Fabio Morelli propongono più di 100 drink (10-15 €) rigorosamente a base di vodka. Nella lista, portata ai tavoli su tablet, anche un ottimo Moscow Mule dentro una tazza di rame martellato e l’insolito Russian Toth Paste, cocktail della tradizione (Americano Gancia, moskito e negrosky) trasformato in pasta alcolica alla menta con shot di vodka e scaglie di cioccolato, servito in un tubetto di dentifricio. Dalle 18 alle due di notte. Chiuso domenica (da ottobre ad aprile)

  • DESEO
    Corso Sempione 2, tel. 02-31.51.64

    Un lounge alla moda per aperitivi e dopocena, sempre affollato. Con arredo chic e di gusto (il bancone illuminato fa molta scena) e un ampio dehors con ombrelloni vista Arco della Pace. Una curiosità: nel weekend nelle toilette è allestita un’area dolciumi con le caramelle: una buona idea specie per le donne, che tendono ad andare in bagno in gruppo. Apericena (17.30-22) a 8 €, con pietanze calde che in realtà sono già fredde. Nota positiva (per i nicotina-dipendenti): a una certa ora il Deseo è l’unica rivendita di tabacchi aperta in zona. Nota negativa (per tutti): inspiegabilmente, dopo le 22.30 i prezzi, già alti, aumentano di 2 €. Dalla lista dei cocktail alcolici: Baya Cooler (vodka, limone, vino rosso, frutta), Crusta Martini ( Martini bianco, frutto della passione, succo di pompelmo), Caracchillo (black rum, kahlua, liquirizia, lime, foglia di salvia), Room Cooler (rum, lime, ginger ale, menta), Mississipi (gin, cream di cassis, lime), Il Chinotto del Cubano (rum scuro, rabarbaro Zucca, lime, zucchero, vaniglia), Latin Lover (tequila, cachaca, triple sec, lime, ananas), Rusty Nail (scotch whisky, drambuie), Super Frank (vodka, Red Bull, peach tree, mirtillo, lime), Bacardi Imperial (rum scuro, rum chiaro, maraschino, frutta fresca, limone, zucchero). Per prenotare un tavolo bisogna essere almeno un gruppo di 10 persone. Dalle 8 alle due di notte, le tre nei week-end. Sempre aperto.

Il Duomo21 Terrace Lounge di Piazza Duomo (credit: Fabio Castellanza)

  • DUOMO 21 TERRACE LOUNGE
    Piazza Duomo 21, tel. 02-45.39.76.00

    Il 26 marzo 2015 Martini & Rossi ha inaugurato (con Lavazza) uno dei lounge bar meneghini più suggestivi per un aperitivo con vista, con ingresso sotto i portici e una terrazza unica che affaccia a due spanne dalle guglie del Duomo (guardando dalla piazza l’entrata della Galleria Vittorio Emanuele è quella a sinistra, sopra lo storico bar Camparino; a destra invece, sopra il Bar Motta, c’è un altro luogo per aperitivi e drink con veduta doc: la Terrazza Aperol). Per chi ha fame c’è il ristorante chic con le proposte dello chef Alberto Citterio, ma si può anche solo godere l’incantevole panorama sorseggiando un calice di vino o uno dei tanti cocktail proposti dai barman. Prezzi molto alti ma la location è unica: i cocktail più richiesti (15 €) sono Martini Royale (prosecco con Martini Rosato) e Giuda (vodka Grey Goose, lime, zucchero di canna bianco, pompelmo e St. Germain). Dalle 19 alle due di notte. Sempre aperto.. Al 15° piano del grattacielo nella attigua piazza Diaz 7 c’è dal 1958 la TERRAZZA MARTINI (tel. 02-86.90.905) con un roof garden dove nel 1960 Federico Fellini presentò alla stampa La Dolce Vita. Dopo l’ultimo restyling del 2007 è un tripudio di vetro laccato rosso e pannelli in legno color champagne. Peccato che per salirci occorra essere invitati a un evento mondano o culturale (o anche solo a una cena aziendale) visto che il locale non è quasi mai aperto al pubblico.

  • EGO
    Alzaia Naviglio Pavese 2, tel. 02-39.81.11.00

    Intrigante locale aperto nel 2013, con qualche tavolo anche all’esterno e grandi lavagne per le ricette dei cocktails. La lista, aggiornata ogni mese, propone i classici, ma anche drink originali preparati dai bartender Andrea Marchi e Luana: Harvey Wallbanger (vodka, liquore Galliano, succo d’arancia), Diablo (tequila blanco Espolon, crema di cassis, soda), Elixir (vodka, chartreuse verde, menta, lime, soda), Desert Cooler (gin, cherry brandy, succo d’arancia, ginger beer), Good Night Cuba (rum scuro Flor de Caña, lime, sciroppo camomilla & miele, cola, menta), Spring Darty (tequila Cabo Wabo blanco, mezcal Ilegal reposado, lime, sciroppo d’agave, fiori di carcadè, ginger beer Fentimans, profumo di rosa), Apple Delight (mezcal reposado, succo di mela biologico, sciroppo di salvia, zenzero), Aki Gimlet (gin Beefeater, lime, zucchero, pepe bianco e coriandolo, scorze d’arancia). Cocktails da 7-9 €. Dalle 18 alle due di notte. Sempre aperto

  • ELETTRAUTO CADORE
    Via Giacomo Pinaroli 7, tel. 02-55.19.17.81

    A un tiro di schioppo dalla Palazzina Liberty, nel punto dove fino a qualche anno fa c’era davvero l’officina di un elettrauto. Se l’happy hour (fino alle 21) non è nulla di che (alette di pollo, polpette e pizzettine), i cocktails (7 €) preparati da Luigi, barman e padrone di casa, sono buoni. Nella lunga lista: George Michael (vodka piccante, vodka alla vaniglia, sciroppo d’agave e lime), Apple Dream (gin, St. Germain, crema di mora, club soda, mela pink lady, succo di limone), Piccantini (vodka al peperoncino e vermut) e, oltre a quello normale con ghiaccio e Aperol o Campari, anche le versioni dello Spritz con Cynar (il Citz) e Select. Dalle 7 all’una di notte. Sempre aperto

  • FORESTA WOODBAR
    Via Celestino IV 6, tel. 02-91.76.42.17

    Lounge bar dietro piazza Vetra, ideato nel 2012 dai designer Andrea Castejon e Alessio Benoni dello studio Centropolis, dove legno, pietra e ferro ricreano le suggestioni di un magico bosco urbano. Nella prima sala, con ampie vetrate sulla strada, le lampade a sospensione ricordano nidi d’uccello e la parete ricurva rivestita in legno simula un enorme tronco. In un vecchio cortile c’è poi il Garden Box, una specie di giardino d’inverno che accoglie 50 persone. Dopo l’apericena (18-22.30) apparecchiano fino a mezzanotte il buffet dei dolci; a seguire, drink inusuali con l’aggiunta di sfere e gel alcolici. Tra le specialità: Nature Identity (prosecco, soda, ginger beer, lychees e sferificazione di caviale), Promise (vodka, crema di cassis, sprite e decorazioni di gelatina), Aqua+ (blue curaçao, lemon soda, succo di lime, menta e sferificazione di lampone), Vasia Brulé (zucchero caramellato, ananas pestato, succo d’ananas, rum, limone, lime). Cocktails da 10 €, la seconda consumazione 6 €. Dalle 12 alle 24 (giovedì, venerdì e sabato sino alle due di notte). Chiuso sabato e domenica mattina e lunedì sera.

  • GINGER COCKTAIL LAB NAVIGLI
    Via Ascanio Sforza 21, tel. 335-56.90.779

    A Porta Genova, con tre sale e un bello spazio esterno. Il buffet dell’happy hour non è eccessivamente vario: per 7 € si punta più sulla bontà che sulla quantità, con proposte anche vegane e fusion. Tra i tanti cocktails il bar-chef e proprietario, il belga “Federico” Bedrich Morel, vero alchimista alcolico, propone classici internazionali rivisitati come il Mojito alla mela e vaniglia, gli shot molecolari e poi innumerevoli creazioni mai banali, mixando ingredienti come basilico, anice stellato, zenzero, sigaro, muffin, cioccolato o peperoncino. Dalla lista: Ginger Symphony (whisky Talisker Storm, vodka Krova Botanical, apricot brandy, dry orange curaçao, succo di zenzero fresco, margarita mix, sciroppo alla cannella, zucchero liquido), Amante Piccante (tequila, coriandolo, cetriolo, tabasco verde, lime, agave), Passion Elle (vodka, passoã, maracuja, zenzero, lime, ginger ale). Dalle 18.30 alle tre di notte. Chiuso lunedì

L’Officina12 di Via Alzaia Naviglio Grande 12.

  • GinO12
    Alzaia Naviglio Grande 12, tel. 02-89.42.22.61

    Imperdibile da ogni appassionato di gin in visita a Milano. Aperto nel marzo 2015 da Tommaso Marucchi, Alessandro Pasqualotto e Giuseppe Pedeliento, tre giovani amici amanti di questo distillato nato in Olanda nel ’600, è il bar del ristorante Officina 12. Star assoluta è la coppia Gin & Tonic, con in lista una settantina di etichette (dal classico Bombay Sapphire al Monkey 47 o al Bulldog in bottiglia nera; dal Vor, l’unico prodotto in Islanda, all’Ungava, l’unico del Quebec) abbinabili – a discrezione di chi lo ordina – con cinque acque toniche (Schweppes, Fentimans, 1724, Fever Tree e Tonica Monelli). Sull’enorme bancone attirano l’attenzione dieci vasetti con dieci diverse spezie aromatizzate: i clienti (chiamati “ginetti”) possono decidere quale li seduce di più e ordinare un drink su misura. Qui, dove il padrone di casa è il bartender Silvio Faraone, il must è il re dei cocktails, il Martini Dry, in varie rivisitazioni. Da provare almeno una volta lo Spicy Quail-tini (gin Sylvius, vermouth rosso, tabasco e un uovo di quaglia al posto della classica oliva) e il Basil Gino, con gin francese Citadelle (prodotto a Cognac), basilico, zucchero e limone. Appuntamento fisso è il Giovedì di Gino (a 16 €) con abbinamenti tra food e drinks ispirati da uno dei botanicals (erbe, spezie, piante e radici) presente nei gin selezionati per il piatto della serata, con i prezzi che variano in base all’etichetta scelta. Cocktails da 8 €. Dalle 19 all’una di notte. Chiuso lunedì

  • GIN ROSA
    Galleria San Babila 4, tel. 02-79.48.02

    La Milano da bere è nata qui, in questo che è uno dei pochi veri bar storici meneghini, con radici nel XIX secolo, quando aprì come Bottiglieria del Leone, prendendo il nome dal leone veneziano in pietra sistemato in cima alla colonna davanti alla chiesa di San Babila, lì a lato. Gestito dal 2000 da Francesco e Nicoletta De Luca, il locale è famoso per l’aperitivo con più di ottant’anni che gli ha dato il nome ed era amatissimo da Grace Kelly e Maria Callas. Nato a metà dell’800 come bevanda a base di fiori di assenzio distillati chiamata Costumé Canetta, subì all’inizio del ’900 un’aggiunta di bitter che la trasformò in Mistura Donini (i proprietari dell’epoca) e poi negli Anni ’30 divenne Gin Rosa grazie alla ricetta segreta oggi registrata in esclusiva in tutto il mondo. La rimodernata sala al piano di sotto ospita un’enoteca con buona scelta di vini, champagne e distillati. Martini cocktail e Gin Rosa: 6-9 € al bancone. Dalle 7 alle 23. Chiuso domenica

  • GLOBE LOUNGE BAR
    Piazza 5 Giornate 1, tel. 02-55.18.19.69

    All’8° piano del Coin. È indispensabile prenotare, specie per un posto nell’ambita terrazza all’aperto. Aperitivo dalle 18.30 alle 21.30 (se si è in più di 4 persone bisogna prenotare) con un buffet con ampia scelta tra affettati, tigelle, verdure, formaggi, torte salate, cous cous, insalate d’orzo e di riso thailandese, pizze e focacce. Con un supplemento si può ordinare un assaggio di tartare di pesce crudo o un tris di ostriche. La lista conta 27 cocktails, tra cui: Oyster Martini (premium vodka o gin, Martini dry, con dentro un’ostrica), Martini Teriyaki (vodka o gin, Martini dry, germogli di daikon, tonno rosso, salsa teriyaki, sake nebulizzato), Mango Martini (vodka o gin, purea di mango fresca, succo di limone) e Garibaldi (Campari e spremuta d’arancia). Per il dopocena: 45 cocktails, 11 long drink analcolici, 10 birre in bottiglia e 6 alla spina, più una ventina di proposte di vino o champagne. Ogni ultimo martedì del mese Aperitivo DiVino dalle 19 alle 22 solo con etichette lombarde. In autunno e inverno ogni sabato da mezzanotte alle due musica dal vivo curata dal dj Luca Beni. Dalle 11.30 alle due di notte, lunedì fino alle 20. Sempre aperto

  • INTERIOR DESIGN CAFÈ (chiuso definitivamente)
    Via Arcangelo Ghisleri 1, angolo viale Coni Zugna, tel. 02-58.11.83.31

    Un giardino d’inverno (dove tavoli, sedie e altri arredi sono tutti in vendita) più un accogliente dehors con ombrelloni, gelsomini e bambù: il 26 giugno 2015 è stato inaugurato a due passi dal parco Solari il primo caffè in città all’interno di una boutique di arredamento di lusso, nato dalla collaborazione tra Valter Pisati, griffe dell’interior design meneghino, e la vicina pasticceria Clivati di viale Coni Zugna 57: il figlio del titolare (Stefano Giampietro) di quest’ultima, il ventenne rampante Lorenzo, gestisce la nuova iniziativa; al suo fianco il barman lucano Cosimo Nucera. Tra i cocktails alcolici (9 €): Femme Fatale (Martini Rosè, prosecco, pompelmo), Claire de Lune (vodka, pompelmo, fragole, zucchero, lime), Violet Kir (vino bianco, crema di violetta), Rose Love (vodka, liches, passoa, lime). Dalla cucina: pan di seppia con salmone affumicato, pesto alla genovese e lamponi (5,50 €), bignè con crema di tartufo bianco (5 €), cake-toast con patè de foie gras e gamberoni (5,50 €), millefoglie di pane carasau, salmone affumicato e caprino (6 €). Dalle 16 a mezzanotte. Sempre aperto

Il Jazz Cafè di Corso Sempione (credit: Salvatore Ottaviano).

  • JAZZ CAFÈ
    Corso Sempione 8, tel. 02-33.60.40.39 e 02-39.43.86.60

    Tanti spazi e atmosfera da jazz club in questo locale aperto nel ’95 da Beppe Grasso con la fascinosa compagna Farida El Taantawi, proprietari anche dell’adiacente ristorante nippo-brasiliano Bomaki. L’happy hour (dalle 18.30 alle 21.30; al banco 8 € e al tavolo 9 €) è uno dei più frequentati di Milano. Tra i cocktails (tutti a 10 €): J-Jazz (St. Germain, passion fruit pestato, lime, arancia, zucchero e ginger ale), Gimi-X Tonic (gin, pepe e cetriolo freschi, lime e acqua tonica), Mojito Sakè. Ogni mercoledì Back To Brasil con dj-set, ballerine carioca e l’animazione di Cesar Moreno e Marquinho Baboo; venerdì musica con il dj Yan Kings, sabato i ritmi hip-hop e reggaeton della bellissima dj moldava Alessia Shivers o di Dj Zak. Sabato 31 ottobre Halloween Party con animazione, ballerini “da paura” e un menu speciale di nove portate più vino, chupito e caffè a 48 € (e un’esperta make up artist truccherà gratuitamente chi non ha fatto in tempo ad agghindarsi a tema per la serata). Dalle 8 alle due di notte. Sempre aperto

  • LACERBA
    Via Orti 4, tel. 02-54.55.475

    Aperto nel 2001 (e ristrutturato nel 2006) a Porta Romana, è forse il miglior indirizzo per bere di qualità a Milano, regno dei bartender Giacomo Ellena, Agostino Galli, Leonardo Todisco e Niccolò Caramiello: un vero poker d’assi. Il nome del locale strizza l’occhio alla celebre rivista futurista Lacerba, aperta nel 1913 a Firenze da Ardengo Soffici e Giovanni Papini, e lo spirito del movimento artistico fondato nel 1909 da Filippo Tommaso Marinetti riecheggia in stampe, manifesti e dipinti appesi alle pareti, a partire dal quadro Squisito al Selz di Fortunato Depero, del 1926, che fa da sfondo alle 240 bottiglie esposte dietro il bancone. Nella lista dei cocktails (che i futuristi chiamavano “polibibite”) tante novità come Gianni in Abu Dhabi (calvados, cognac Hennessy, vermouth Carpano, Brancamenta e arancio amaro), Late City Night (whiskey Old Overholt Straight Rye, liquore Galliano, Strega, bitter pimiento Dale DeGroff, angostura, arancio amaro e una foglia di salvia), Ambré Carré (whiskey Bulleit Rye, cognac Hennessy, vermouth Noilly Prat Ambré, Gran Classico Bitter, The Bitter Truth orange più uno spruzzo di assenzio Duplais Verte), e molti classici del Lacerba come Molly Malone (Jameson irish whiskey, liquore allo zenzero, succo di limone, sciroppo Milk Oolong, cardamomo verde), Speedy Gonzales (tequila bianca, liquore di chinotto, marmellata d’arance amare, lime, ginger beer), Hot Charlotte (gin Hendrick’s, cetriolo, liquore ai fiori di sambuco, succo di limone, tabasco, soda), Mike Tai (rum dark giamaicano, rum scuro, liquore al chinotto, succo di lime e pompelmo, orzata, zucchero), Giocondo (vodka alla vaniglia, succo d’ananas, sherry secco, succo di lime, zucchero), Mai Tai Italiano (brandy nostrano, Fernet Branca, rum dark giamaicano, Falernum, succo di lime), Discorso Aritmetico alla Fidanzata (Campari, Americano Cocchi rosa, aperitivo alla china, soda), Polibibita Vigorosa (Biancosarti, liquore alla genziana, amaricante spagnolo, succo di lime, bollicine) e Maria L’Acerba (il Blody Mary della casa, con tabasco verde e vodka al peperoncino). Calice di vino 5 €, cocktail 8 €. Presentando in questo locale nel 2014 il suo libro La miscelazione futurista, lo studioso del bere Fulvio Poccinino ha rivelato che il drink futurista più richiesto in Italia è la Giostra d’Alcol, creato nel 1931 dall’aeropittore modenese Enrico Prampolini: 6 cl di barbera d’Asti, 3 di Campari e 3 di cedrata Tassoni, decorato con un provocatorio quadrato di formaggio e uno di cioccolato infilzati su due stecchi affondati nella miscela alcolica. Aperitivo dalle 18 alle 21.30; il bar resta poi aperto sino all’una di notte, le due nei week-end. Chiuso domenica

  • LA CIECA
    Via Carlo Vittadini 6, tel. 02-58.43.79.01

    Sta in zona Bocconi, dietro viale Bligny, proprio di fianco al Pravda, ed è nata nel giugno 2013 dalla passione per il vino di cinque amici: l’esperto di e-commerce Max Cochetti, l’enotecario Michi Mamoli, il bancario Marco Moscianese, il revisore Rcs Ermanno Ettorre e l’assicuratore Pietro Signini. Questa piccola enoteca con mescita ha una particolarità: oltre alla classica lista con indicati tipo di vino, annata, nome del produttore e prezzo, ogni sera c’è anche una selezione segreta di tre vini da degustare alla cieca (da cui il nome sull’insegna), una carta che riporta solo il costo al bicchiere e un nome di fantasia: il prodotto “mascherato” viene versato in un calice nero da una bottiglia ricoperta d’alluminio: se chi decide di provare a indovinare, dopo aver fatto tre domande al personale riesce ad azzeccare che vino è, compresi uvaggio e denominazione, non paga nulla, anzi si porta a casa una bottiglia. In mescita al bancone ricoperto di tappi di sughero ci sono sempre almeno 25 etichette, tutte di piccoli produttori (calici 5-9 €, bollicine 4-12 €), servite dagli inappuntabili bartender Andrea e Roberto. Per mitigare i gradi alcolici si possono ordinare taglieri di salumi e formaggi e piatti con tonno e spada affumicati, oppure alici con burro e crostini caldi d’estate o polentina con ragù di cinghiale in inverno. Corsi di degustazione per max 9 persone (120 € a testa). Il locale ha, nel soppalco, un solo tavolo, per 8 persone, che si può prenotare, e sulla parete di fronte al banco sono appesi a testa in giù i bicchieri personali dei clienti più assidui. Dalle 18.30 all’una di notte. Sempre aperto. Nell’ottobre 2014 il locale ha partorito un clone tutto al femminile: LA CIECA PINK (via Pier Lombardo 9, tel. 02-54.05.00.62 e 366-33.81.989), un wine-bar con 50 sfumature di rosa aperto di fronte al Teatro Parenti e gestito (con l’assistenza tecnica di Michi Mamoli) da quattro amiche: il medico legale Vera Arcari, l’avvocatessa Sara Moro, la chirurga toracica Monica Casiraghi, dello staff di Veronesi, e l’attrice teatrale Marta Mungo (dietro al bancone ci sono però due giovani sommelier barbuti). Come da insegna, le pink girls danno grande spazio alle bollicine rosé, ma non solo. Le etichette in mescita sono 30, in continuo ricambio (calici 5-9 €). Questo è il luogo ideale per leggere un libro, ascoltare un vinile (c’è una saletta apposta, piena di giochi di società), incontrare amici vecchi o nuovi e – è o non è il loro marchio di fabbrica? – fare degustazioni alla cieca, anche di cibi, stavolta con una benda nera sugli occhi. E poi corsi, degustazioni e serate a tema, come quella affollatissima su “tortellini in brodo e champagne rosé”. Dalle 18 all’una di notte. Chiuso lunedì

 



 

La Gintoneria di Davide di via Comune Antico.

  • LA GINTONERIA DI DAVIDE
    Via Comune Antico 25, tel. 392-03.97.315

    A Greco, nascosto in fondo a un vicoletto, c’è questo lounge con luci soffuse, lampadari e divanetti barocchi ideata e gestita (dal novembre 2014) dal pugliese Davide Lacerenza, titolare anche del ristorante La Malmaison, lì di fianco, ed ex compagno di Stefania Nobile, la figlia di Vanna Marchi. Ogni giovedì dalle 19 apericena con tema sempre differente: 20 € con drink a scelta e musica. Ha 400 etichette scovate in tutto il mondo: Gin tonic e altri cocktails a 15 €. Ufficialmente è aperto fino alle tre di notte, ma non chiude mai prima delle sei-sette del mattino. Parcheggio privato. Chiuso sabato

Il Loolapaloosa di Corso Como.

  • LOOLAPALOOSA
    Corso Como 15 angolo via De Toqueville, tel. 02-65.55.693 e 339-53.84.098

    Disco-bar modaiolo non enorme, gestito nel cuore della movida dal 2013 dai due ex fotomodelli italo-brasiliani Marcio Adami e Fabricio Lanfredi, che da marzo 2015 hanno aperto anche un Loolapaloosa a Ibiza. Dalle 18 aperitivo con dj set (10 €) e poi, dalle 22 alle cinque si balla (anche su tavoli e bancone) con ritmi selezionati dai dj resident Ryan Tagle, Yan Kings e Ricky Du Bra. Il barman Joy prepara cocktails (10-13 €) deliziosi: quello della casa è il Brazilian Julep (vodka, ginger, succo di frutti della passione e di maracuja, purea di frutti rossi, 10 €). Ogni lunedì serata VIP Lounge, martedì Loola Tuesday (musica no stop), mercoledì The Botequim (aperitivi & sound live), giovedì Crazy Square (festa universitaria), venerdì Wonderlust Night (ritmi house), sabato Loola Vintage (con animazione) e domenica Favela Chic, la festa brasiliana più amata della città: drink, cibo, musica dal vivo e dj set con percussioni live di Andre Silva e Marquinho Baboo. C’è anche una zona esterna carina, con divanetti, sedie, tavolini e funghi caloriferi d’inverno. Sempre aperto

  • LUCA & ANDREA CAFÈ-BAR
    Alzaia Naviglio Grande 34, tel. 02-58.10.11.42

    Locale piccolo “ingrandito” da un enorme specchio dietro al bancone e con una decina di tavolini all’aperto. Happy hour a 7 € dalle 18.30 alle 21.30, con sfiziosità calde, qualche tagliere di stuzzichini e persino assaggi di risotto al barolo. I cocktails (8 €) sono particolari e ricercati, preparati alla perfezione da bartender con la B maiuscola, tra cui Luca Vezzali (ma non è quello dell’insegna), classe 1987 e già con un’esperienza decennale. Tra le infinite proposte: Pisco Punch (acquavite peruviana, ananas, limone, bitter e lime), Belle Époque (rum Plantation 3 Star Silver, spremuta di pompelmo e di lime, sciroppo al pan di zenzero, due gocce di Spanish bitter, pepe rosa in grani), Spring Roll (gin Pimm’s, limone, cetriolo, menta, bitter, ginger ale), Balsami Smash (bourbon Buffalo Trace, basilico, aceto balsamico, limone, ginger beer). Fino alle due di notte. Chiuso lunedì sera.

  • MAG CAFÈ
    Ripa di Porta Ticinese 43, tel. 02-45.48.94.60 e 340-09.84.023

    Il classico caffè letterario d’altri tempi (col menu dentro a un libro), un posticino ben frequentato con atmosfera retrò e arredi in legno dalle calde tonalità, nella zona più bohémienne della città, i Navigli. Niente aperitivo a buffet, ad accompagnare i drink solo un piattino con bruschette, formaggi, salumi e pane carasau, sufficiente a placare i morsi della fame. Fra i cocktails (7-8 €) preparati dai due patron, l’italo-francese Flavio Angiolillo e Marco Russo: El Milanès (con whisky e zafferano), 6 Novembre (sciroppo di vermouth, bitter alla menta, whisky), Melaba (vodka, assenzio, miele, cardamomo, lime), Maio (gin al cetriolo, crema di fiori, basilico, limone, soda), Mag-à-porter (vodka, cacao bianco, crema di menta bianca, sciroppo di vaniglia, succo di lime, albume, polvere di cacao) e il Gin Tonic Arrabbiato. Dietro al bancone anche la fascinosa barlady romagnola Elena Delmagno, classe 1984, astro nascente, che ha creato il 10 gennaio (gin Hendrick’s, vermouth francese Nolly Prat, vermouth del Professore, bitter alla menta e sciroppo di basilico) e Mirko Turconi, lo scorso giugno vincitore in Puglia della finale italiana del concorso Mediterranean Inspirations 2015 col suo Red Mare (Gin Mare, Americano Cocchi infuso al pomodoro San Marzano dop, tre cucchiai di Gin Mare di zucchero semolato aromatizzato al basilico, succo di limone di Amalfi, bitter Campari, soda aromatizzata al pepe lungo africano). Dalle 7.30 alle due di notte.Ah, se riuscirete a conquistarne la fiducia, i due boss vi daranno l’ambita tessera con il numero di telefono per entrare in un’altra loro creatura, il tempio segreto degli adoratori dei drinks, ovvero il 1930, primo speackeasy italiano, nato nel 2013 come replica moderna dei bar clandestini del Proibizionismo americano, con elaborati cocktails vintage che cambiano ogni tre-quattro mesi. Un luogo magico dove il tempo si è bloccato. Per la cronaca, è nascosto nel retrobottega di un anonimo bar asiatico in via Pasquale Sottocorno, dietro viale Premuda. Sempre aperto. Infine, visto che non c’è due senza tre, la premiata ditta Angiolillo & Russo si è divertita inaugurando lo scorso 22 maggio proprio di fianco al Mag il BACKDOOR 43 (tel. 02-39.43.00.81 e 340-96.28.890), “il whisky-bar più piccolo del mondo”, 4 metri quadri aperti solo su prenotazione a due persone per volta e per un massimo di due ore (prezzo medio di un drink 12 €), dove al banco si alternano Angiolillo e Andrea Dracos, vincitore della Campari Barman Competition 2015. In strada c’è anche una finestrella per take away alcolici serviti dal bartender che per l’occasione si copre il viso con la maschera di V per Vendetta: uno sportello Drinkomat con cinque differenti cocktail da asporto (6 €) che cambiano ogni mese, in bicchieri di carta sui quali ne è scritta ricetta e storia. Dalle 19.30 alle tre del mattino. Chiuso domenica

  • MONKEY COCKTAIL BAR
    Via Napo Torriani 5, tel. 320-29.73.647

    Aperto a maggio 2014 in zona Centrale, vicino viale Tunisia, dai peruviani Maykol Alva, ex del Pravda, e Paolo RudeMonkey. Il locale è molto piccolo (c’è solo qualche sgabello al bancone) ma col bel tempo tutti traslocano sul marciapiede. I proprietari-baristi, simpatici e competenti, realizzano cocktail sempre e rigorosamente con frutta fresca di stagione. Non essendoci un listino, è meglio lasciarsi consigliare: voi scegliete aromi e tipo di cocktail, al resto pensano loro. Oltre a quelli “normali” (uno su tutti: il Pisco Sour, la bevanda nazionale del Perù preparata frullando liquore pisco, cioè acquavite sudamericana, col succo di mezzo limone, mezzo cucchiaio di zucchero, un albume d’uovo, quattro gocce di Amargo Chuncho bitter e ghiaccio in cubetti), propongono drink ricercati e con insoliti accostamenti (come vodka e zafferano). Ottima anche la selezione di tequile e mezcal. Birre in bottiglia del Birrificio Lambrate di Milano. Qui si ritrovano dopo la chiusura molti che lavorano nei ristoranti e bar milanesi: se ci vanno loro vorrà pur dire qualcosa… Prezzo: 8-9 €. Dalle 18 alle due di notte. Sempre aperto

Il Moscow Mule di Via Teodosio, 60

  • MOSCOW MULE BAR
    Via Teodosio 60, tel. 393-35.27.617

    In stile newyorkese, con birra Miller, buoni cocktails e un servizio veloce. Aperto a Città Studi nel 2013 con poltroncine anni ’50. La cosa più bella dell’arredamento è il grande bancone in legno e bronzo. Questo è un american bar nel vero senso della parola, quindi niente happy hour: ogni bevuta è accompagnata da stuzzichini di qualità (nachos piccanti, paninetti, olive e noccioline). Il barman-proprietario Alex propone in maniera perfetta il cocktail oggi più di moda a Milano (che dà nome al locale), con vodka, ginger beer, lime e zenzero, sia la radice che la polvere. Drink sui 5-10 €. Aperitivo dalle 18 alle 21.30 (birra media 4 €, cocktail 5 €), poi fino alle due di notte. Chiuso domenica e lunedì

Il Nottingham Forest di Viale Piave, 1

  • NOTTINGHAM FOREST
    Viale Piave 1, tel. 02-79.83.11

    Quasi all’angolo con piazza Tricolore, dal 1970 questo locale molto piccolo fonde nell’arredamento stili orientali, caraibici e africani. Giovedì 15 ottobre a Londra è stato incluso nella lista dei The World’s 50 Best Bars 2015, capitanata dall’Artesian Club di Londra: è al 46° posto (con lui solo un altro locale italiano, il Jerry Thomas Project di vicolo Cellini 30 a Roma, piazzatosi 21°). Il padrone di casa è Dario Comini, il Leonardo da Vinci dei barman, che crea cocktails molecolari in un ambiente dai toni caldi e un po’ retrò. Dove si entra col contagocce (un avviso sul sito web intima: «Non si accettano prenotazioni né compagnie numerose: lo steward alla porta gestisce l’eventuale fila di attesa»). Dal 2009 c’è un nuovo bancone, che apparteneva a uno dei bar dell’hotel Knickerbocker di New York (dov’è nato il più famoso Martini cocktail, quello nella versione con l’oliva). È stato rivestito con pannelli di metallo fiammati mentre all’interno Comini ha voluto il meglio della tecnologia, con celle a bassa temperatura per la conservazione dei gas (come l’azoto Co2) e cassetti farmaceutici dove tenere integri i bagni chimici e le polveri di reazione per le sue sperimentazioni. Con lui uno staff di rispetto, formato da Tony Grimaldi, Edmont Veshaj, Besmir Luka e Hiran Danushka. Anche l’happy hour è una cosa seria: Comini & friends servono finger food al banco (9 €) o al tavolo (12 €) sino alle 21. Poi si divertono proponendo ricette classiche e non (il Mojito, per esempio, lo fa non solo nella versione normale, ma anche al mango, alla fragola, alla pesca, alla banana, alla birra, allo zenzero, col sakè, al melone, al ribes, caramellato, analcolico, alla soya, alla vodka o al basilico). Qui un cocktail non si beve e basta, ma lo si annusa e lo si mangia. Tra le oltre mille mirabolanti proposte: Mondrian Martini (ispirato alle opere con linee e quadrati colorati dell’astrattista olandese Piet Mondrian: è un Martini con all’interno delle sfere molecolari realizzate con quattro tipi di liquore di diverso colore; il cliente beve il cocktail e poi mangia con un cucchiaino queste sfere), Cube (servito in un cubo di cristallo con una pasteur da laboratorio: potrete cambiare gusto al drink mentre lo bevete), Reverso (al rum, completato con una meringa al sifone cotta al momento sopra il bicchiere), Fumoir (a base di alcolato di sigaro o whisky scozzese, servito in camere di affumicatura attive in miniatura, alimentate da bastoncini al fumo di ciliegio o sandalo), Infuso Molecolare (miscela raffreddata all’azoto con sferificazioni di liquore e vodka al guaranà), Claud (nuvola alcolica allo zenzero e bitter o al pompelmo rosa e pesca legati con grassi vegetali) e Scent (abbinato a fragranze famose come Gaultier o Dolce & Gabbana vaporizzate all’esterno di speciali bicchieri che convogliano i profumi verso il viso del bevitore). Infine, cocktails tropicali a base di frutta e latte di soia serviti in una conchiglia polinesiana originale. Quasi ogni drink è accompagnato da qualcosa: per esempio il Cosa Nostra, preparato con vini marsala, viene servito con un piccolo cannolo ripieno di spuma alcolica all’arancia. Dalle 18.30 alle due di notte (domenica dalle 18 all’una). Chiuso lunedì

L’Octavius di Piazza Gae Aulenti.

  • OCTAVIUS – HOUSE OF SPIRIT & FANCY DRINKS
    Piazza Gae Aulenti 4, tel. 02-63.79.35.39 e 340-96.30.848

    Nel cuore della nuova Milano dei grattacieli che guarda al futuro, nella stessa piazza pedonale dove c’è da poco anche il bellissimo FLAGSHIP STORE ILLY CAFFÈ (200 mq su due piani dove il caffè la fa da padrone, ma servono anche ottimi aperitivi mixology; aperto tutti i giorni dalle 7 alle 22.30). Inaugurato nel marzo del 2015 (assieme all’attiguo ristorante The Stage, con lo chef Omar Allievi) al secondo piano del Replay Flagship Store, l’Octavius è tutto in legno laccato (tipo fuoribordo Riva), ha 500 etichette ed è il regno di Francesco Cione, eletto lo scorso giugno “miglior bartender d’Italia” per aver vinto a Roma la finale del Diageo Reserve World Class 2015. In lista c’è il Martinez Maison, con Boompjes Premium Genever (liquore olandese fortemente alcolico al gusto di ginepro, dal quale si è evoluto il gin), vermouth del Professore bianco, Bob’s cardamom bitters e maraschino Luxardo. E poi, tra gli altri (da 15 €): Americano Lavorato (Campari, vermouth Cinzano 1757, barolo chinato Cocchi, Bob’s orange & mandarin bitters), Blood On The Stage (vodka Ketel One, sherry Tio Pepe Palomino Fino, succo di limone, pomodoro passato all’italiana e i suoi condimenti), The Octavius Julep (rum Appleton, Brancamenta, Velvet Falernum John D. Taylor’s, amaro di rabarbaro Fee Brothers, succo di lime, foglie di menta), Acholado Claret Sour (pisco Barsol Acholado, lime spremuto, sciroppo semplice, albumina, porto Ramos Pinto Ruby, noce moscata). Di sera, dopo la chiusura di Replay, per accedere al bar si prende  un ascensore all’angolo con via Vincenzo Capelli, la nuovissima strada pedonale che collega piazza Gae Aulenti a corso Como. Fino all’una di notte, le due nei week-end. Chiuso sabato e domenica mattina.

  • PINCH – SPIRITS & KITCHEN
    Ripa di Porta Ticinese 63, tel. 02-36.52.82.04

    Locale retrò con cucina aperto nel 2014; c’è un divano con vista sulla strada lastricata di pavè che costeggia il Naviglio Grande, dove da settembre piazzano tavolini neri e maxiombrelloni bianchi. L’atmosfera vintage si gusta negli arredi e negli abiti del personale ma soprattutto nei drink realizzati con sapori d’antan dal barman-coproprietario Mattia Lissoni (nel suo staff anche Erik Viola e Fabio Brugnolaro) come l’Amaricano (con la “a”) a base di vermouth Cocchi, Campari, bitter arancia e mandarino, sciroppo di tamarindo, top spuma di Ginrosa e amaro Petrus più una scorza d’arancia. O come il The Sting, con rabarbaro Zucca, fernet Branca, gin e assenzio (versione aperitivo dell’Hanky Panky degli Anni Trenta, uno dei primi drink inventati da una donna, Ada Coleman). Da provare anche il C’era una vodka (con vodka, succo di limone, liquore Pimm’s, sciroppo di miele, ginger beer) e il Trifarmaco (vodka, zenzero, propoli e miele). Cocktail a 8-10 €. Dalle 18 alle due di notte. Sempre aperto

Il Pravda Vodka Bar di via Vittadini.

  • PRAVDA VODKA BAR
    Via Carlo Vittadini 6, tel. 347-68.41.176 e 334-33.87.602

    Diciamo la verità (proprio questo significa pravda in russo): in zona Bocconi c’è da anni questo localino di una sola vetrina, pochi metri quadri e tanto cuore, dove si beve bene, ma proprio bene. Ha pareti rosso fuoco, una zona rialzata sul fondo e non più di 15 posti tra sgabelli e sedie, ma un ampio marciapiede dove la gente s’accalca. È dedicato quasi solo alla vodka (150 etichette) e il team dei barman è capitanato dai due boss Enrico Contro detto Frog e Andrea Benolli con Stefano Cereghetti, ex Elettrauto. Ovviamente l’happy hour punta sul bere più che sul cibo, quindi niente buffet, bensì un piattino di stuzzichini. La “banda” del Pravda ha aperto lì vicino nel settembre 2014 uno spin off del locale, leggermente più grande: lo ZINC BAR (via Cesare Balbo 36; tel. 328-56.35.926, cocktails: 6-9 €; dalle 18 alle 2 di notte. Sempre aperto), con lampade-faretto a forma di bicchiere da Martini e il bancone in zinco: un “laboratorio” dove sperimentano anche nuovi drink, magari giocando col cibo, come con il Creolo (con cocco e pollo fritto), il Margarita (con pesce spada affumicato) o il Crudo e Melone (una specie di martini vodka con melone fresco pestato e prosciutto tostato a dadini). Al Pravda tutti i cocktails (8 €) sono a base di frutta fresca: Vodka Sour con ananas e zenzero, fragola e basilico, con lampone o maracuja e tanto altro. E poi il Gimlet (gin o vodka con liquore di lime), la Bruschetta Liquida (composta da essenza di vodka all’aglio, olio evo, pomodori e sale) inventata da Frog e tanto altro. Dalle 18.30 all’una di notte. Sempre aperto.

  • RAL8022
    Via Corsico 3, tel. 393-84.11.671

    In origine acronimo di Reichsausschuß für lieferbedingungen, che era il comitato del Reich tedesco per la certificazione della qualità di prodotti e servizi istituito nel 1925 dalla Repubblica di Weimar, oggi RAL definisce molto più banalmente la scala dei colori delle vernici secondo il codice per l’edilizia. E RAL 8022 indica il “marrone nerastro”, guarda caso proprio la tinta forse un po’ troppo tetra che domina gli interni (compresi pavimenti, pareti, tavoli e parte superiore del bancone in ferro e alluminio) di questo concept bar in stile newyorkese aperto nel 2012 a pochi metri da un ponte pedonale sui Navigli e dalle vetrine del Libraccio. Fa parte del Progetto Corsico 3, nato da un’idea di Paco Salvini, boss dell’agenzia di comunicazione Borderline, che abita proprio lì e pian piano ha coinvolto gli altri condomini trasformando quel palazzo di ringhiera di fine ’800 in un luogo cult votato a eventi, mostre, cornershop ed esibizioni di musica live. A poco a poco la piccola via Corsico, resa pedonale dai “funghetti” in cemento che si alzano e abbassano col telecomando, è diventata la prima social street di Milano, ricca di vita in comune ed eventi alternativi. Ogni tanto al RAL8022 organizzano i Trisilent Party: i ragazzi affittano per 5 € cuffie wireless e poi ballano – anche in strada – i ritmi dei tre canali selezionati in diretta dai dj del locale, di solito rock anni ’80, musica techno o deep house. Aperitivo a 9 € con drink e tagliere di salumi e formaggi. Dalle 18 all’una di notte, le due nei week-end, i barman propongono cocktails di qualità e mixology, come quelli affumicati alla lavanda, con basilico & zenzero o il Le Api (Kentucky straight bourbon Woodford Reserve, bitter, miele, timo) e il South Side (gin, soda, menta, limone, zucchero all’eucalipto). In strada tavolini con cinque ombrelloni quadrati: due sono rosa e gli altri tre, manco a dirlo, color RAL 8022. Chiuso domenica sera.

  • RITA & COCKTAILS
    Via Angelo Fumagalli 1, tel. 02-83.72.865

    In questo piccolo american bar aperto sui Navigli nel 2002 Edoardo Nono, Gianluca Chiaruttini e Fabio Spinelli eseguono alla perfezione sia i grandi classici sia i drink più creativi con tecniche di mixology. Con loro anche Chiara Beretta, laureata in Lettere, vincitrice della Campari Barman Competition 2014 col suo Priscilla, rivisitazione del Negroni (tequila reposada, Cynar, Campari, angostura, soda aromatizzata con mandarino, finocchietto e zucchero Demerara). Qui il Negroni è anche Old style, con Carpano e seltz, oltre a gin e bitter Campari, e nella Versione di Barney, con aggiunta di liquori di china officinale e liquirizia calabrese. Per l’Expo hanno creato il cocktail Iron Lady (Hayman’s London dry gin infuso con tè nero Prince of Wales, birra Cotswold Premium Lager, sciroppo di sambuco, spremuta di limone). Happy hour a 7-9 € (fino alle 21.30) con stuzzichini e qualche focaccia serviti al tavolo. Dalle 17 alle due di notte. Sempre aperto

  • ROÏALTO (chiuso definitivamente)
    Viale Vittorio Veneto 28, tel. 02-65.92.985

    Il locale di Vinicio Valdo, classe 1956 e pioniere degli aperitivi meneghini con buffet, ha traslocato nel giugno 2015 da via Piero della Francesca a Porta Venezia, 700 metri quadri dove, dopo un restauro, troneggia il monumentale bancone in legno scuro intagliato acquistato 22 anni fa in un bar di L’Avana. Discreti Margarita, Mojito e Daiquiri. Aperitivo fino alle 23 a 10 €. Aperto dalle 10.30 alle due di notte. Chiuso lunedì

La Saketeca Go di viale Piave.

  • SAKETECA GO
    Viale Piave 5, tel. 02-76.01.51.20

    Minuscola izakaya (enoteca giapponese) aperta nel febbraio 2015 quasi di fianco al Nottingham Forest dagli stessi proprietari del Nozomi di via Calvi. Ha un’ampia scelta di sake, premium e non: dal Nihon Shu (vino di riso) al Shochu (distillato di patate, riso, canna da zucchero e orzo), dall’Umeshu (a base di ume, frutti nipponici, una via di mezzo tra prugne e albicocche) all’Akita (aromatizzato e fruttato) e all’Onikoroshi (“ammazza diavolo”, più secco e amaro). Ad aiutare nella scelta tra le oltre 40 etichette della carta, c’è la giovane sommelier Mika Shibata che all’inizio porta ai tavoli una scatola di legno piena di arita-yaki, i tradizionali bicchierini di ceramica di varie forme e colori. Ad eccezione del tipo Ghinjo, il sake si beve caldo dai tokkuri, le brocche in miniatura dipinte a mano utilizzate per scaldarlo immergendole in acqua bollente. Prezzo: bicchiere da 180 ml 8-16 €; l’intera bottiglia 35-120 €. Dalle 18 all’una e mezzo di notte. Chiuso martedì

  • SQUARE BAR – CAFÉ TRUSSARDI
    Piazza della Scala 5, tel. 02-80.68.82.95

    Sta al piano terra di Palazzo Trussardi e ha un monumentale bancone a isola in marmo con sgabelli, la cucina a vista, una cantina verticale, dettagli di design e affaccio “vista teatro” su via Filodrammatici. Dal 2008 c’è anche un fascinoso dehors con vetrate, sovrastato da un’installazione del paesaggista francese Patrick Blanc, un giardino verticale con tremila piante tropicali. Il responsabile del locale, Luca Cinacchi, guida uno staff giovane; in cucina c’è lo chef Fabio Poggi con proposte importanti per pranzo e cena. La carta ha più di 30 cocktails (12-24 €) e comprende tra l’altro: Italia Libre (Punt&Mes, cola nostrana, limone e profumo di chinino, 15 €), Chinari (chinotto e Campari, 12 €), Red Rob Roy (whisky Buffalo Trace, fragola fresca, menta, assenzio e vaniglia, 15 €), Beer americano (bitter Campari, vermouth rosso, schiuma di birra emulsionata, 15 €), Mulata Daiquiri (rum bianco, caffè, cioccolato, lime e cocco, 18 €), Spicy Fifty (vodka al peperoncino, liquore di sambuco, succo di lime e vaniglia, 12 €), The Aviator (gin spagnolo Mare, liquore di violetta, maraschino, amarena e succo di limone, 15 €), Afrodite Martini (gin Fifty Pound, essenza di Afrodite al cedro, sandalo, chili e ginseng, 15 €). Spumanti e champagne 10-40 €, nove birre (cinque italiane, tre inglesi e una scozzese, la Punk Ipa Brewdog) da 33 cl. a 8 € più una da 75 cl. a 24 €, la Morisca Janasbeer, prodotta artigianalmente in Sardegna, di colore ambrato e aromatizzata al fiore del fico d’India). Aperto 9-13 e 19-23. Chiuso domenica

  • STEP (FINE DRINKS AND SMOKE!)
    Via Panfilo Castaldi 29 angolo via Lecco, tel. 02-29.51.02.09

    Bar tabacchi aperto nel 2013 nel cuore della kasbah cittadina, dietro corso Buenos Aires, dal milanese Sergio Erino Di Clemente. Una sola vetrina con fuori 6-7 tavolini, dove non t’aspetti di bere long drink così di qualità e inventiva; tra i gin c’è anche quello francese “da donna”, Blue Magellan, mentre le vodke sono 14, tra cui la rarissima Belvedere Unfiltered, la polacca Chopin di pura patata e la canadese Crystal Head, con bottiglia e bicchieri a forma di teschio. Il banco è il regno del barese Pier Luigi Palumbo, verace bartender mixologist. Cocktails: 8-14 €. Dalle 7 del mattino fino alle 2 di notte, le 4 venerdì e sabato. Chiuso domenica

Il Botanical Club di Via Pastrengo.

  • THE BOTANICAL CLUB OF MILANO
    Via Pastrengo 11, angolo via Carmagnola, tel. 02-36.52.38.46

    Questo regno del gin all’Isola, inaugurato nel giugno 2015 dal giovane manager trevisano Alessandro Longhin col designer milanese Davide Martelli, è contemporaneamente american bar con 150 etichette diverse, microdistilleria e bistrot creativo, nella cui cucina a vista troneggia un alambicco da 150 litri chiamato Big Charlie, costruito dall’artigiano toscano Frilli, dove di giorno l’alchimista-profumiere-distillatore Baldo Baldinini sperimenta nuove miscele e fragranze di gin da proporre la sera. Cocktails a 8-11 € eseguiti alla perfezione dalla bartender russa Katerina Logvinova, nata a Samara sulle rive del Volga e laureata in Economia. Il cocktail della casa è lo speziato Aki Gimlet (gin Beefeater, lime. zucchero, pepe bianco, coriandolo e scorza d’arancia, 8 €) e, tra gli altri, c’è anche il No way Mojito (rum bianco Doorly’s delle Barbados, Branca-Menta, lime cordial fatto in casa, pompelmo, limonata Fentimans rose), una intrigante alternativa per tutti gli amanti del Mojito. Dalle 18.30 alle due di notte. Chiuso domenica

 



 

Il Doping Club di piazza XXIV Maggio.

  • THE DOPING CLUB
    Piazza XXIV Maggio 8, tel. 02-89.41.59.01

    American bar dall’atmosfera snob per aspiranti dandy celato nel cortile dello Yard Hotel, dove ogni camera è dedicata a uno sport. Il barman è Massimo Stronati, ex del Davai di largo La Foppa. Tra i cocktails non proprio a buon mercato (15 -25 €!): Rusky Medicine (vodka, grand marnier, succo di lime e di mirtillo rosso, ginger beer, frutti rossi disidratati), Il Calabrese (mezcal Vida, Bergamino liquore, fresh pink grapefruit juice, melassa di pepe), No Regrets (gin, marsala barricato, cherry Quaglia, fernet Branca, lemon twist), M Poison (whisky Talisker Storm, liquore alla ciliegia Quaglia, sherry Tio Pepe, angostura, una goccia di bitter cioccolato e una di amaro Aphrodite, timo fresco, miele al timo, succo di limone), Apothecary Libation (mezcal Ilegal, vermouth del Professore, un cucchiaio di Amaro Lucano, angostura orange bitter). Dalle 17 all’una di notte, mezz’ora in più nei week-end. Sempre aperto.

  • TONGS
    Via Vigevano 19, tel. 02-45.49.56.81, 347-70.42.891 e 329-47.17.738

    Design rilassante e vini e birre doc in zona Navigli, dove minuscole lampadine illuminano come un cielo stellato questo locale aperto nel febbraio 2014 e cresciuto attorno al bancone in cemento armato. Qui si beve bene: i cocktails sono di qualità, preparati (con Matteo Oriani) dai due gestori Giuseppe Giarmoleo e Alessandro Donelli: da provare l’Hendrick’s Tonic (1 parte di gin Hendrick’s, 3 di Schweppes più lamelle di zenzero fresco, cetriolo, ghiaccio e una spruzzata di lime). Una chicca: la libreria ha la licenza di bookcrossing, cioè chi la frequenta può condividere gratis con gli altri la passione per i libri. Oltre che con la cultura al Tongs ci si sfama col buffet dell’happy hour fino alle 21 e poi si beve rilassati. Spritz a 4 € e cocktails a 6 €. Il giorno degli sconti è il martedì col 3×2 (tre birre a 10 €, tre cocktail a 14 €). Aperto dalle 17.30 alle due di notte (l’una la domenica e le tre nei week-end). Chiuso lunedì.

Il Twist On Classic di Ripa di Porta Ticinese 13.

  • TWIST ON CLASSIC
    Ripa di Porta Ticinese 13, tel. 02-39.81.40.83 e 349-37.06.658

    Nella lingua inglese twist significa “attorcigliare” ma nel campo dei cocktails indica la “rivisitazione” creativa dei grandi classici, che in questo locale aperto in zona Navigli nel settembre 2013 da Federica Negri e Matteo Lorenzon (con il bartender Davide Esposito) vengono “twistati” in modo insolito ma perfetto. Per esempio lo Spritz diventa St-Germain, con l’aperol sostituito dal liquore artigianale francese al sambuco St-Germain. Da provare: Thyme and Punishment (gin, timo fresco pestato, una spruzzata di assenzio, soda e una scorza di pompelmo), Monarch (St. Germain, gin, menta e peach bitter), Coleraine Cooler (long drink con la vodka polacca Zubrowska, foglie di menta pestate, succo di mela verde e liquore alla cannella), Silver Lining (distillato di ginepro, Aperol, liquore di sambuco e bianco d’uovo). Dalle 18 (sabato e domenica dalle 15) alle due di notte. Sempre aperto.

  • UGO
    Via Corsico 12, tel. 02-39.81.15.57 e 339-12.34.203

    Di fronte al Libraccio e a un passo dal Naviglio Grande, questo locale dall’atmosfera parigina fin de siècle con piccola cucina è appena stato tirato a lucido dai proprietari Francesco Tancredi e Valeria Armanni. Deve il nome a un cocktail che qui servono: l’Hugo (6 cl di prosecco, 6 di selz, 3 di sciroppo di fiori di sambuco e qualche fogliolina di menta), ideato nel 2005 in Alto Adige da Roland Gruber come alternativa allo Spritz .In lista anche una quarantina di etichette di gin e parecchi drink vintage (8 €) preparati dal barman Harry Leonard Bell, come il Tom & Viola (gin, acqua tonica, crema di violetta, limone, zucchero) o il Cardo (gin Beefeater, due semi di cardamomo pestati delicatamente nello shaker, vermouth bianco Oscar 697, sciroppo di acacia). Imperdibile il Moscow Mule, long drink con vodka, ginger beer e succo di lime. Qualche tavolino all’esterno “vista movida”. Dalle 18 alle due di notte. Chiuso lunedì

  • VINYL
    Piazzale Carlo Archinto, tel. 348-80.84.916

    All’Isola hot dog strepitosi (a 3 €) che il proprietario Max Aguzzi, cresciuto a Santo Domingo, prepara divinamente. Ottima la birra e buoni i cocktails (tradizionali, con il Mai Tai e il Long Island tra i più amati; da 4 a 9 €). Musica rigorosamente su vinile, un mosaico di tappi corona che adorna il lato esterno del bancone e di fronte Jimy Hendrix affrescato sul muro. Il locale, aperto nel 2012, ha tavolini all’aperto, sulla piazza alberata, dove i clienti approfittano anche dei muretti per sedersi. Dalle 19 alle due di notte. Sempre aperto

Roberto Angelino, giornalista milanese, ha lavorato per 25 anni al settimanale Oggi; dal 2004 al 2007 è stato vicedirettore di Gente, poi è tornato a Oggi per curare gli Speciali e il bimestrale Oggi Foto. Nel 2015 ha pubblicato con Salvatore Giannella presso l’editore BookTime il volume Milano 50, con le schede dei 350 locali imperdibili della città sede dell’Expo, anticipate e poi sviluppate con successo su Giannella Channel. Sempre per i tipi di BookTime, la casa editrice di Gerardo Mastrullo, ha pubblicato altri due volumi: nel maggio 2016 Milano, mettiamoci una pietra sopra e, due mesi dopo, Milano al verde – Guida agli agriturismi di Milano e Provincia. L’ultima sua fatica libraria è Cover Story (Vololibero Ed., 2018) che racconta storie, segreti ed emozioni di 150 copertine dei più bei dischi italiani.

A proposito di ristoranti: le guide ai locali imperdibili di Milano nelle 8 classifiche dei “50 migliori”:

A cura di Roberto Angelino per Giannella Channel