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A cent’anni dalla nascita Nuto Revelli torna a vivere con il suo mondo dei vinti

Al Salone del libro di Torino ho conosciuto, e poi ammirato, le opere dello storico Giuseppe Mendicino, collaboratore di Doppiozero e di Meridiani Montagna, antenna sensibile puntata sulla vita di grandi scrittori come Mario Rigoni Stern, Dino Buzzati, Rolly Marchi. Alla sua luminosa collana Mendicino ha aggiunto la biografia inedita di un autore che mi fa compagnia: Nuto Revelli, Vita guerre libri (Priuli & Verlucca, pagine 130, 14 euro). Ai lettori forti è familiare la figura di Revelli, del quale ricorrono quest’anno i cento anni dalla nascita in comune con Primo Levi (due anni dopo arriverà al mondo Mario Rigoni ... Leggi di più

E Roberto Bolle mi confidò: “Il mio eroe? Adam, bambino soldato d’Africa”

Roberto Bolle ha voluto regalare uno show “antisovranista” (OnDance, dal 26 maggio al 2 giugno) a Milano, sua città d’adozione, quella dove è diventato ciò che voleva essere, ovvero il ballerino più famoso al mondo. Quella città capace di accogliere e far crescere personaggi come quegli uomini e donne che gli hanno fatto da corona sul palco in Piazza Duomo, presentati da Geppi Cucciari: e cioé Roberto Vecchioni, insegnante di liceo, figlio di napoletani, e Mahmood, figlio di una sarda e di un egiziano, vittorioso a Sanremo e secondo all’Eurofestival. Di Bolle mi piace ricordare le parole consegnatemi nell’autunno del ... Leggi di più

Enzo Biagi, il buon giornalismo e quel paracadutista appeso al campanile in Normandia, nel D-Day celebrato da Macron e Trump

  I presidenti francese e statunitense Macron e Trump celebrano, con la regina Elisabetta e la premier britannica uscente Theresa May, i 75 anni dello Sbarco in Normandia nel cimitero americano di Colleville-sur-Mer – e la mia attenzione cade sulle parole generose del capo dell’Eliseo: “La Francia non dimentica le migliaia di paracadutisti che qualche ora prima erano stati lanciati sulla Normandia e che conquistarono le strade, le ferrovie, le campagne. La Francia non dimentica i due milioni di soldati che, nel giorno più lungo, si impegnarono per liberare queste città e subirono l’inferno della battaglia per liberare l’Europa dal ... Leggi di più

Italiani brave penne: festeggiamo il 25 aprile, la scienza della Stampa, i librai che sanno e fanno

Una lettera al Giorno che ci ricorda la festa della Liberazione, senza se e senza ma, e rinfresca la memoria su una delle più atroci stragi nazifasciste: Sant’Anna di Stazzema (lì 560 abitanti, 130 bambini, il 12 agosto 1944 furono fucilati in massa dai soldati nazisti della 16. SS-Panzergrenadier – Division “Reichsführer SS”, comandata dal generale Max Simon, e da membri della 36ª brigata “Mussolini” travestiti con divise tedesche): vedi anche il ricordo del grande fotografo Romano Cagnoni per Giannella Channel: Romano ci ha lasciati nel 2018, a 82 anni, con discrezione come ha vissuto: un abbraccio solidale alla moglie ... Leggi di più

Fernanda Wittgens, l’eroina di Brera che salvò arte e anche vite umane

Non dette quasi all’usciere il tempo di annunciarla. E mi vidi davanti una donna diversa da tutte le altre. Un erudito avrebbe immaginato in lei Pallade – Athena: io pensai a una walkiria. Il nome me lo ripeté lei, allungandomi la mano: “Sono Fernanda Wittgens”. Queste le parole di Antonio Greppi, primo sindaco della Milano appena liberata, quando nell’estate del 1945 incontra la donna che è diventata l’anima di Brera. Lui ha alle spalle gli anni duri dell’antifascismo e un figlio partigiano ucciso dalla milizia. Fernanda, nonostante l’aria chic da signora bene e il filo di perle, è appena uscita ... Leggi di più