Categoria: Storie di Donne non comuni

Wanda Diaz, la bambina che guardava le stelle sulla spiaggia di Porto Rico è l’astrofisica che, operando in Toscana, ha trasformato le stelle in suoni

"Caro Salvatore, dove andiamo a ricominciare per illuminare un mondo migliore? Ti propongo di seguire la scia delle stelle e ti voglio parlare di Wanda Diaz, una famosa astrofisica portoricana che attualmente lavora presso l’Osservatorio europeo di onde gravitazionali che si trova a Cascina, nella campagna vicino Pisa. Wanda è una di quelle persone che il sociologo statunitense Paul Ray definirebbe una “creativa culturale”, una persona cioè dotata di una nuova visione, impegnata a costruire un mondo etico ed ecosostenibile."

Riscopriamo Eva Mameli, scienziata e madre di Italo Calvino, battagliera pioniera della protezione della natura in Italia

La nostra serie dedicata alle donne non comuni che meritano una via illumina la storia di una botanica sarda (nella foto) che alle piante, insieme alla famiglia, dedicò impegno e passione, fino a diventare la prima donna in Italia ottenere una libera docenza presso l’università.

Ondina Valle, la prima italiana che ha vinto l'oro alle olimpiadi

Con l’arrivo del nuovo anno gli aerei della compagnia ITA, succeduta all’Alitalia, volano portando portando incisi sulle fiancate i nomi di campioni dello sport che hanno portato in alto la bandiera dell’Italia: il velocista Pietro Mennea, il ciclista Fausto Coppi, il calciatore Paolo Rossi… Suggeriamo alla ITA Airways, alla vigilia delle Olimpiadi invernali in Cina, il nome di una donna, l’italiana che per prima vinse una medaglia d’oro alle Olimpiadi: Trebisonda Valla, detta Ondina, campionessa degli 80 metri ostacoli ai Giochi di Berlino 1936. Un primato che innalza Ondina nell’Olimpo degli ambasciatori sportivi italiani nel mondo. Una donna dalla storia ... Leggi di più

Riscopriamo Sabina Santilli, l’abruzzese che portò i sordociechi fuori dall’oscurità e fondò la Lega del filo d’oro

La straordinaria vicenda umana e professionale di una donna che non si arrese al buio in cui una meningite la fece piombare a sette anni e che si elevò ad attivista per i diritti di chi non vede e non sente, creando un’Associazione benemerita, con testimonial del calibro di Renzo Arbore (storico) e di Neri Marcorè. Sabina ha molti meriti perché le sia dedicata una via o una piazza

Vajont e Tina Merlin, nell'anniversario della tragedia ricordiamo il suo grande giornalismo

9 ottobre 1963 – 9 ottobre 2013. Sono passati 58 anni dalla tragedia del Vajont, con la distruzione di Longarone, Erto e Casso e la morte di 2018 persone, tra cui 487 bambini). E tra i tanti modi possibili per illuminare l’attualità di questa ricorrenza, abbiamo privilegiato il ricordo di una giornalista italiana vera, una professionista che sapeva svolgere il suo lavoro, una donna coraggiosa che ascoltava le persone e raccontava i fatti così com’erano: Tina Merlin. In America avrebbe vinto il Pulitzer per le sue denunce preventive e gli allarmi dati sull’"Unità", e per aver saputo indicare dopo la ... Leggi di più