Caterina Craveri, 22 anni e studentessa di Medicina al quarto anno, è presidente dell’associazione che organizza il Festival: “Si tratta della decima edizione di questo evento, nato nel 2014: l’idea è quella di creare occasioni per fare divulgazione, passione per cui noi studenti scegliamo un percorso universitario di ambito scientifico. Vorremmo raggiungere la cittadinanza in generale, dai bimbi delle scuole alle famiglie fino alle persone adulte anche grazie a una serie di conferenze serali. Ogni anno il tema è particolare: nel 2023 avevamo scelto i colori, quest’anno invece è toccato alla musica. Abbiamo indagato le basi scientifiche del suono e analizzato la musica da un punto di vista scientifico. Come sempre ci sono stati tanti laboratori rivolti agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado provenienti da Pavia e dalla Lombardia. Hanno arricchito il programma tre conferenze serali con effetti speciali particolari che hanno introdotto i presenti dentro ai segreti scientifici della musica”. Di particolare interesse l'evento “Mezzocielo 3.0 – Rimemute”, un’immersione unica tra musica e scienza in cui un pianista ha indossato un caschetto neuronale EEG, consentendo al pubblico di esplorare le sue emozioni in tempo reale, mentre un programmatore ha trasformato i parametri cerebrali in arte visiva (musiche di Mozart e di Beethoven con Matteo Bevilacqua al pianoforte, Claudio Tuniz come fisico e paleoantropologo e Lorenzo Pizzuti come grafico e programmatore). Tra gli altri eventi: “What is it like to be a Bach?”, fino a che punto lo studio di mente e cervello umani impegnati in compiti musicali può contribuire ad arricchire la nostra comprensione della musica? Relatore Guido Andreolli, dottore di neuroscienze cognitive e diplomato in composizione organistica e clavicembalo; e anche “Musica e Matematica, tra rigore e meraviglia”, da Pitagora a Gyorgy Ligeti, da Henry Purcell a Wolfgang Amadeus Mozart, i significati e le implicazioni della presenza in musica di concetti, metodi e immaginari riconducibili alla matematica; interventi di Giovanni Albini, professore di teoria, ritmica e percezione musicale e delegato alla ricerca presso il Conservatorio di Alessandria e docente di composizione presso la scuola universitaria del Conservatorio di Lugano. Più info: indiscienza.collegioghislieri@gmail.com Un libro consigliato: Alice Mado Proverbio, Percezione e creazione musicale. Fondamento biologici e basi emotive, edito da Zanichelli. Connect, la newsletter che approfondisce una voce chiave al mese, ripercorre connettendoli alcuni testi apparsi nel corso dei primi anni di attività di questo mio blog volontario e gratuito. (s. gian.)
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