Tag: piccoli imprenditori

Buono a sapersi: come l’Africa sta costruendo il suo universo di startup

Dal fintech alla moda sostenibile, il continente coltiva i suoi talenti e fa crescere gli unicorni. Un mercato promettente su cui hanno messo gli occhi in molti.

M come Mandragora: per la casa editrice di Imola tutt’intorno è Romagna, terra e mare che fanno mantenere accesa nel tempo la fiamma viva della passione

Era il 1989 quando Peppino Pelliconi e suo figlio Massimo fondarono a Imola la loro casa editrice, affidandole il nome di una pianta molto apprezzata nell’antichità per le sue proprietà magiche: La Mandragora. Peppino era giornalista per passione e scriveva per alcuni quotidiani locali, i suoi interessi spaziavano dalla storia ai dialetti della Romagna, mentre Massimo che aveva condotto studi totalmente diversi e lavorava come professionista nel mondo dell’agricoltura, cambiò completamente rotta e insieme al padre pose le fondamenta di quella che diventerà in seguito la sua occupazione principale: l’editoria.

P come Pazzini: dalla casa editrice al museo tipografico in Romagna, la bella storia di un poeta che nell’Ottocento fece di una passione il suo mestiere

Ha il sapore di una bella poesia la storia della casa editrice Pazzini. Era il 1886, quando a Verucchio (piccolo comune romagnolo, dove ebbe inizio la potenza dei Malatesta), Domenico Pazzini dava vita alla sua attività di stampa con un torchio tipografico e una comune pedalina. Nato da un ciabattino e da una casalinga, Domenico si dedicò all’arte della stampa e creò pittoresche locandine di eventi letterari, di musica e di teatro. Ma è con il figlio Eugenio che la casa editrice vide la prima luce. Fu così che, dopo aver studiato dai Salesiani di Faenza come tipografo-compositore, Eugenio si ... Leggi di più

R come Rubbettino: la casa editrice fondata 50 anni fa da Rosario e Rosa amanti dei libri e della Calabria con il borgo di Soverìa Mannelli che, primo informatizzato in Italia, aspirava all’universalità

Festeggia il primo mezzo secolo di attività un’azienda creativa che volle dedicarsi alla comunità dei “restanti” nella regione tra i mari Jonio e Tirreno e che è diventato essa stessa simbolo virtuoso di “restanza”.

Premiato dalla banca emiliana il pugliese “Steve Jobs della farmacia” che rifornisce l’Europa da Canosa

  Sette anni fa l’avevamo individuata come una luce nell’imprenditoriale panorama (in penombra) del Sud Italia. E il 14 settembre 2021 è arrivata la conferma che avevamo visto giusto con quell’intervista che trovate ripubblicata qui di seguito: quel martedì 14 è stato consegnato alla Farmalabor di Canosa, nel corso dell’evento “L’economia d’Italia – La forza delle imprese” organizzato dalla banca BPER con sede principale a Modena in partnership con il Corriere della Sera, il premio Bper Banca “Resilienza e Innovazione”. Il riconoscimento è stato istituito da Bper Banca per valorizzare le storie imprenditoriali capaci di distinguersi nel corso dell’emergenza sanitaria, ... Leggi di più