Se l’università italiana ti deprime, scappa in Danimarca. Non te ne pentirai



 

Esistono molte motivazioni che spingono ogni anno sempre più studenti europei ad andare a studiare nella terra natia dei Vichinghi, che sia solo per un Erasmus o per tutto il programma di laurea. La Danimarca è conosciuta come uno dei paesi più felici del mondo (come racconto più approfonditamente nel mio libro “Voglia di cambiare”, Chiarelettere, ndr) e molte delle motivazioni provengono proprio dal mondo degli studenti.

Per prima cosa non esistono le rette universitarie. L’università infatti è completamente gratis per tutti i cittadini dell’Unione Europea, SEE o della Svizzera, l’unico materiale da pagare sono i libri di testo. La maggior parte dei corsi sono offerti anche in lingua inglese quindi non c’è alcuna necessità di imparare la lingua prima di trasferirsi (più info sui corsi su studyindenmark.dk). Un altro fattore che aiuta è la possibilità di studiare il danese in maniera gratuita grazie ai corsi offerti dallo sprogcentermidt, l’offerta è aperta a tutti i residenti.

Requisiti universitari

I requisiti per iscriversi all’università sono relativamente facili da soddisfare. Non vi sono infatti test d’ingresso in Danimarca, occorre piuttosto avere la cittadinanza UE, SEE o Svizzera (in caso contrario la retta sarà cara), un diploma di maturità e un certificato di lingua inglese o danese (dipende dalla lingua scelta per i corsi) riconosciuto dall’ateneo.

In genere vengono accettati TOEFL iBT, IELTS o Cambridge CAE, i punteggi minimi dipendono da corso a corso. In alcuni casi (come ad esempio medicina e ingegneria) vengono richiesti dei voti minimi al diploma di maturità in alcune materie e alcuni atenei considerano anche le ore settimanali studiate in quella materia. Maggiori informazioni su optagelse.dk.

Il Campus di Copenaghen.

Residenza e assistenza sanitaria

Avere la residenza in Danimarca non è per nulla difficile, ma è comunque un passaggio obbligatorio se si ha intenzione di rimanere nel paese per più di 3 mesi. Basta presentarsi in uno degli uffici internazionali presenti nel territorio e fare domanda (più info su icitizen.dk). Una volta ricevuto il permesso di residenza basta andare in comune e fare domanda per la “yellow card”, l’equivalente di una tessera sanitaria danese, importante anche come identificativo e necessario per un conto in banca.

Opportunità lavorative

Molti studenti che arrivano in Danimarca hanno spesso intenzione di lavorare part time. Non è difficile infatti ottenere un posto. Stando ai dati dell’Eurostat, il tasso di disoccupazione dell’agosto 2017 si fermava al 5.7%, in calo rispetto ai mesi precedenti. Altri fattori però influiscono sulle opportunità lavorative, in primis la lingua.

Se si parla il danese con almeno un livello B1 allora lavorare non sarà molto difficile. La situazione si complica invece per chi non parla la lingua e vive in città piccole come Horsens, Kolding o Herning. Il problema è che ci sono moltissimi studenti pronti a tutto pur di avere un lavoro e data la scarsa richiesta di lavoro manuale in città piccole non è molto facile averne uno. La situazione migliora però in località più grandi come Aalborg o Aarhus dove c’è più richiesta.

L’aspetto più appagante è forse lo stipendio, la Danimarca è infatti al secondo posto nella classifica mondiale per stipendi medi più alti, battuta solo dalla Svizzera. Anche un semplice commesso che lavora 36-40 ore alla settimana percepisce una paga non inferiore a € 3.000 lordi (fonte: Italiansinfuga).

Ci sono anche delle agenzie che aiutano gli studenti ad avere dei lavori temporanei e a chiamata come Team Vikaren. Basta solo iscriversi al loro portale online e, maggiore è il tempo di attesa in lista, maggiori sono le probabilità di essere chiamati per qualche notte a consegnare giornali, o come magazzinieri, o a fare delle pulizie. Se si è fortunati si riesce anche a farsi assumere dalle aziende che lavorano con il mercato internazionale e quindi è possibile che abbiano bisogno di personale madrelingua Italiana.

L’università di Aarhus…

… e quella di Odense.

Sussidio per studenti

La ciliegina dalla torta è l’SU, un sussidio dedicato agli studenti che ammonta a circa € 800 al mese. Per i cittadini danesi occorre solamente frequentare un corso universitario e vivere in un appartamento separati dai genitori, mentre per gli stranieri c’è una condizione differente. Puoi ricevere l’SU solamente se sei un cittadino UE, SEE o della Svizzera, ma devi anche lavorare un minimo di 10-12 ore alla settimana (44 mensili) proprio per essere considerato alla pari di un cittadino danese.

I lati negativi della Danimarca?

La Danimarca non è un paese perfetto e ha degli aspetti negativi. Le temperature ad esempio. Durante l’inverno si aggirano intorno allo zero, per arrivare anche a 5/6 gradi sotto zero in settimane particolarmente fredde, d’estate la situazione si capovolge e si arriva invece ai 25/27, clima non troppo caldo. La parte peggiore sono forse il vento e la pioggia costantemente presenti nel periodo invernale, quei pochi giorni di sole si concentrano nel periodo estivo.

Altri punti negativi possono essere il cibo, la cultura, la lingua ostica e le imposte. Quest’ultime sono infatti abbastanza alte rispetto alla media europea. Superata la soglia di 60.000 Kr annue (circa € 8000 al cambio attuale) viene detratto un 8% come contributo al mercato del lavoro, più un ulteriore 38 %. Al di sotto della suddetta soglia invece viene applicato solo l’8 %.

L’ultimo aspetto negativo da menzionare è il costo della vita. Sebbene gli stipendi siano più alti, anche il costo di affitto e cibo lo sono, l’affitto in particolare dipende molto dalla località. In città piccole un appartamento condiviso non supererebbe i € 450 euro al mese a testa (prezzi comunque più alti rispetto all’Italia), mentre in posti come Copenaghen, Odense o Aarhus i prezzi possono anche raddoppiare. Anche il costo dei trasporti è da non sottovalutare.

La biblioteca reale di Copenaghen.

Conclusioni

In conclusione la Danimarca, pur non essendo una nazione perfetta, offre numersi vantaggi a chi decide di trasferirsi per studiare, da corsi gratuiti a possibilità lavorative, dal sussidio ai corsi di lingua gratuiti. Il paese offre un’occasione, un’opportunità per vivere una vita soddisfacente da studente dando la possibilità quasi a tutti di poterlo fare. Alla luce di tutto ciò non c’è da sorprendersi se il numero degli studenti stranieri in Danimarca continua a crescere.

* Fonte: Linkiesta.it – Prima società editoriale italiana ad azionariato diffuso, Linkiesta.it è un giornale digitale indipendente, libero da ideologie e posizioni precostituite. Dal punto di vista editoriale si posiziona come organo di approfondimento e inchieste su politica, economia e finanza, temi sociali. Linkiesta.it è un’iniziativa innovativa che intende sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie digitali per superare il concetto tradizionale di giornale, promuovendo anche in Italia il concetto di citizen journalism. Per questo motivo intende dare spazio nella produzione editoriale a una nuova generazione di commentatori, provenienti dalle associazioni, dall’università, dalla scuola e dalle professioni, che oggi, purtroppo, non hanno spazio sulla stampa tradizionale.