Sanità: 18 progetti nel Lazio vincitori del bando da 20 milioni

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il vicepresidente, Massimiliano Smeriglio, hanno presentato, nella sede del Parlamento europeo a Roma, i primi 18 vincitori del bando da 20 milioni di euro per il finanziamento di progetti di ricerca presentati da università e centri di ricerca. Attraverso il bando 10 milioni sono stati destinati alle università statali e agli enti pubblici di ricerca, tra cui la Sapienza, l’università di Cassino, Enea, Cnr, l’università di Tor Vergata, lo Spallanzani, l’università Roma Tre, il museo storico della Fisica e l’Istituto superiore di sanità.

Nicola Zingaretti (Roma, 1965) è Presidente della Regione Lazio da marzo 2013.

Altri 4 milioni sono dati ai centri di ricerca privati, come il Campus Biomedico, consorzio Matris, consorzio Radiolabs, Fondazione Ebri, Bambino Gesù, Santa Lucia, consorzio Hypatia, Fondazione Gimema e Fondazione Bietti. I restanti 6 milioni, infine, sono stati destinati a Dipartimenti, Istituti e strutture di ricerca delle Università statali e degli Enti pubblici di ricerca. I vincitori di quest’ultima tranche saranno presentati nel mese di giugno.

“Il bando”, ha detto Smeriglio, “ha valorizzato i settori strategici regionali come bioscienze, aerospazio, energie rinnovabili e cultura, prevedendo premi per i progetti che valorizzavano l’impegno all’assunzione di nuovo personale e la cooperazione scientifica nazionale e internazionale. I 18 progetti finanziati vedranno al lavoro 159 persone tra scienziati e ricercatori, ma implicheranno 165 nuove assunzioni tra ricercatori a tempo determinato, assegnisti e tecnici”.
“Oggi è stata una giornata importante”, ha detto Zingaretti, “tutto il mondo della ricerca e delle università si è riunito perché si apprezza che, malgrado tutto, la Regione non dà pacche sulle spalle ma investe milioni di euro per il merito per la ricerca e per la competitività del nostro sistema. Noi non dimentichiamo che il Lazio è una delle regioni a più alto contenuto di ricerca e di università e che questo rapporto per troppo tempo è stato lasciato ai margini della programmazione e invece oggi abbiamo dato un primo grande segnale, primi bandi che finanzieranno ricercatori, produrranno lavoro creeranno un sistema più forte e competitivo. Continuiamo così perché la nuova programmazione europea ci ha visti arrivare fra le prime dieci regioni e quindi ci sono altri 110 milioni di euro da spendere per continuare con questo modello di sviluppo”.