Tag: turismo solidale

Preghiera per l’Appennino: il prossimo festival di Sanremo facciamolo all’Aquila. E il Consiglio dei ministri? In Calabria

Sono stato tre volte ad Amatrice (foto in apertura) e nelle zone terremotate dell’Umbria e delle Marche e lì di Stato ne ho visto anche troppo. Non so bene cosa stanno facendo, ma ci sono. E sulla neve credo che sull’Appennino non siamo mai stati tanto attrezzati: magari si poteva presidiare meglio quella zona, ma non è il punto cruciale. Quello che manca è proprio una sorta di rispetto antropologico per chi è rimasto sull’Appennino. I servizi di cittadinanza sono stati tagliati senza grandi opposizioni, né al centro, né in periferia. Hanno chiuso l’ospedale del mio paese e poi scopri ... Leggi di più

Dall’Umbria un’esperienza e un’indicazione: semplifichiamo la nostra vita

Enrica Fico, moglie del geniale regista Michelangelo Antonioni (Ferrara, 1912 – Roma 2007: con lei nella foto di Richard Avedon). L’esperienza così distruttiva del terremoto lascia un segno indelebile nella nostra memoria. Paura, senso di impotenza di fronte a un mostro invincibile, precarietà e il terrore di perdere tutto, la vita delle persone che amiamo, la nostra vita. È questa l’esperienza più forte che possiamo vivere? Essere così vicini alla morte? Forse sì. È un’esperienza che cambia. Io non sono stata sotto le macerie del terremoto, ma le mura della mia casa in Umbria, molto vicina ai luoghi colpiti, hanno ... Leggi di più

Marche intatte, nel museo dove il tempo è sospeso

  A proposito del lodevole invito al turismo solidale nelle Marche e per le Marche segnalo una possibile méta d’eccellenza in provincia di Ancona, da me visitata di recente. Ero a Osimo con mia moglie Giustina per presentare una mostra dei nostri progetti di tele stampate create da sette generazioni nella nostra bottega di Gambettola e la sera del sabato eravamo liberi da impegni. Mi viene in mente l’indicazione di un amico di andare nella vicina Serra de’ Conti a vedere il Museo delle Arti Monastiche, dall’intrigante sottotitolo “Le stanze del tempo sospeso”. Da Osimo la strada procede verso Jesi ... Leggi di più

Toccherà ai poeti ridisegnare con la forza delle parole gli orizzonti sbriciolati dalla forza della natura

Nella desolazione che regna nell’Italia Centrale terremotata potrebbe arrivare, quale angelica immagine, la Poesia? Forse sì, se tra i volontari vi fossero dei volenterosi lettori e attori teatrali/dicitori disposti a portare la voce dei poeti. Probabilmente l’animo di chi dal terremoto è uscito vivo se ne gioverebbe. Andrebbe letta la poesia dei poeti che hanno usato una lingua semplice e alta a un tempo, che sia compresa dagli anziani e dai bambini; una poesia con spunti di fede, di religiosità, di fratellanza e di amore. Una poesia che coinvolga e unisca genitori e figli, nonni e nipoti, ma anche amici ... Leggi di più

Quando le Marche e dintorni fecero da Silicon Valley del Medio Evo

L’area marchigiana ha da sempre rappresentato, per uno storico della lingua quale io sono, il luogo di un’imprescindibile origine: le Marche, insieme all’Umbria, alla Toscana e al Lazio, sono state la culla linguistica della nostra penisola, perché hanno visto affiorare le prime testimonianze dei volgari italiani. Dovremmo rammentarlo, ogni tanto, il decisivo contributo che l’Italia centrale, più volte devastata dai movimenti tellurici, ha dato alla storia linguistica e letteraria (oltreché artistica) dei primi secoli: con i Placiti capuani (960-963), il graffito della catacomba di Commodilla (prima metà del IX sec.), l’iscrizione di San Clemente (fine XI sec. – inizio XII ... Leggi di più