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Quando il campione Borsari tirò la volata agli italiani di Melbourne

(Melbourne) Nino Borsari (Cavezzo, 1911 – Carlton, 1996). Avanziamo nella città più italiana d’Australia e nel quartiere “tricolore” per eccellenza, Carlton, ci vengono incontro insegne con nomi che ci suonano familiari. Colpiscono, in particolare, due locali (un negozio di biciclette e, poco distante, un ristorante) che evocano lo stesso cognome: Borsari. Ci affacciamo nei due locali in Lygon Street per chiedere di saperne di più e la nostra curiosità viene premiata dall’incontro con Fabian, l’attuale titolare del negozio di bici al civico 193, gestito con Matt, il meccanico. Perché quel cognome rimanda alla storia formidabile di Nino Borsari, un ciclista ... Leggi di più

Rosa, dall’Abruzzo a Melbourne: la memoria, la fantasia e il potere curativo dell’arte

Melbourne è città di primati: da cinque anni vince il titolo di metropoli più vivibile al mondo (fonte: Economist) e anche la più italiana delle città australiane (74 mila sul milione e mezzo di tutto il continente, l’italiano è la seconda lingua dello Stato del Victoria, dopo l’inglese) e quindi luogo privilegiato per i cacciatori di storie che arrivano dall’Italia. Sono donne e uomini arrivati con la grande ondata migratoria dall’Italia negli anni Cinquanta che, insieme alla città leggera e colta, hanno dato vita a una nuova generazione che sta rafforzando la posizione sociale con professioni creative. Di molte storie, ... Leggi di più

La storia di Henry Kable e Susannah Holmes, detenuti inglesi deportati in Australia

  la regione del Nuovo Galles del Sud, nel continente australiano Nel gennaio del 1788 giunse in Australia una flotta di undici navi al comando del capitano Arthur Phillip (che sarà il primo Governatore del Nuovo Galles del Sud e il fondatore dell’insediamento che sarebbe poi divenuto la città di Sydney). Le navi trasportavano i primi deportati inglesi: 600 maschi e 180 donne. Su una di queste, la Alexander, c’erano Henry Kable e Susannah Holmes. A morte per due cucchiaini rubati Susannah era stata condannata a morte all’età di 13 anni per aver sottratto due cucchiaini d’argento nella casa presso ... Leggi di più