Francesco Traversi, giovane direttore d’orchestra italiano nell’America di celluloide

 

A febbraio un italiano compositore di musiche, Francesco Traversi, è volato a Los Angeles. Il soggiorno americano nell’America di celluloide è il premio che gli è stato assegnato in quanto vincitore di una selezione internazionale di compositori. Nell’ultima settimana di maggio si esibirà con la prestigiosa orchestra della Stanford University di San Francisco. L’Italia perde così, momentaneamente si spera, un altro cervello del quale molti avevano apprezzato la straordinaria professionalità.

Io l’avevo conosciuto durante l’edizione del 2010 del premio Rotondi ai salvatori dell’arte (www.arcaarte.it), che si tiene annualmente a Sassocorvaro, nel Montefeltro marchigiano. Il maestro Traversi aveva diretto magistralmente la “Mediterranean brass ensemble” nell’esecuzione della colonna sonora “3.32” per ricordare il terremoto che proprio alle 3.32 del 6 aprile 2009 ha sconvolto la terra dell’Aquila. Il concerto aveva accompagnato la mostra dedicata alle Madonne terremotate d’Abruzzo e restaurate grazie a generosi mecenati (il primo a rispondere all’appello della giuria: lo stilista Ottavio Missoni, maestro di moda e di vita al quale ieri ho dato l’ultimo saluto nella sua casa di Sumirago, sulle colline di Varese).

In una pausa della serata, Traversi mi aveva raccontato della sua vita ed esperienza professionale (vedi scheda biografica in basso). Poi l’avevo seguito in successive missioni professionali: per esempio a Montepulciano, nel teatro Poliziano, aveva firmato, in anteprima nazionale per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, le musiche di “Zelindo il garibaldino”, libretto in tre atti di Raffaele Giannetti ambientato nel 1849, l’anno in cui Giuseppe Garibaldi giunse in quella città toscana segnata da avvenimenti nazionali: giovani studenti morti in battaglia, animose passioni politiche, cospirazione e repressione.

Francesco Traversi. Ha avuto come maestri Stockausen, Morricone e Piovani.

All’ombra di Hollywood. Francesco così mi ha scritto dalla California: “Cerco davvero di resistere a fare questa professione in un’epoca in cui sembra che l’Arte e la Cultura siano optional di cui si possa fare tranquillamente a meno, ma è davvero dura. Qui a Los Angeles, dove una compagnia che fa colonne per film e videogiochi mi ha selezionato, la competizione è alle stelle. Quando tornerò in Italia, spero di poter continuare l’avventura americana nella mia terra, per la mia gente. Anche se da noi tutto è più magico ma più difficile”.

Per chi ama i dettagli, Francesco ha ottenuto una internship con Christopher Young (conosciuto per Spiderman 3, La mosca, ecc) nei suoi studi di Los Angeles. A dicembre ha ottenuto anche una commissione per un nuovo brano sinfonico della prestigiosa Stanford University di San Francisco che sarà eseguito il prossimo 24 maggio nella splendida cornice della Bing Concert Hall.

Chi avesse la curiosità di ascoltare i lavori di Francesco e magari di contattarlo per collaborazioni, vada al sito francescotraversi.it

A PROPOSITO

Una vita per la musica

Francesco Traversi il 24 maggio dirigerà, in prima mondiale, una nuova sinfonia commissionatagli dalla prestigiosa Stanford University di San Francisco.

Francesco Traversi ha studiato pianoforte a Siena e a Firenze dove si perfeziona anche in composizione e direzione presso il Conservatorio “L. Cherubini” conseguendo i titoli accademici con onore e merito. Nel frattempo, in seminari specifici e in lezioni-concerto, viene a contatto con musicisti del calibro di Stockausen, Xenakis e Berio, determinanti per la maturazione del proprio linguaggio compositivo.

Dopo il conseguimento dei titoli accademici, arricchisce il proprio bagaglio culturale frequentando corsi e seminari di alto perfezionamento musicale. Studia jazz nei Master tenuti dalla Berklee University of Boston a Perugia (R. Santisi, L. Monroe, G. Tommaso), musica per Cinema nei corsi organizzati dall’Accademia Chigiana di Siena sotto la guida dei maestri Morricone e Piovani, direzione di coro con il maestro Morelli, Informatica musicale e Musica Elettronica a Padova con il maestro Stroppa, direzione di orchestra con il maestro Stefano Trasimeni (Seoul Philharmonic Orchestra-Korea) e J. Perez Gomez (Music University of New Mexico – USA).

Nel 2001 debutta nell’Opera Lirica durante il 65° Maggio Musicale Fiorentino con una commissione del Teatro Comunale di Firenze, in collaborazione con il Conservatorio “L. Cherubini” e l’Accademia di Belle Arti.

È nominato “compositore in residence” dal 2003 al 2010 al “Festival Internazionale di Santa Fiora” che gli commissiona nuove opere per differenti ensemble e orchestre. Dal 1999 collabora costantemente sia come direttore che come compositore con diverse orchestre e cori italiane e internazionali.

Si è distinto in diversi concorsi nazionali e internazionali ricevendo premi, segnalazioni e riconoscimenti come, per citarne alcuni, lo Special Prize 2004 al “Modern International Composition Competition” di Dublino e il II° premio al Concorso internazionale di composizione contemporanea “Alice bel Colle” 2005, primo premio al XIII concorso nazionale “La bacchetta d’oro” di Roma, “l’Aldobrandesco d’oro” e il “Guido d’Arezzo” per meriti artistici e culturali.

Concerto per il grandi del G8. Nel 2009 il MiBAC, Legambiente e ICOM gli commissionano un lavoro sinfonico eseguito a chiusura del Summit G8 dell’Aquila alla presenza di molte personalità del mondo della politica internazionale e della cultura. Nella sua carriera ha composto soprattutto brani di musica da camera, musica sacra, musica sinfonica, musica di scena, pezzi per strumenti soli, quartetti per archi, pezzi per orchestra, poemi sinfonici, opere liriche, quadri scenici per voci ed orchestra, brani per coro e per giovani esecutori, arrangiamenti, trascrizioni, strumentazioni per banda, ma anche musica per immagini, sperimentale, new age e leggera per un totale di oltre 100 lavori. Recentemente ha ottenuto una commissione dalla prestigiosa Stanford University di San Francisco per un nuovo lavoro sinfonico eseguito in prima mondiale al Bing Concert Hall. Parallelamente all’attività concertistica comincia la sua carriera di compositore di colonne sonore nel 1998 con il film documentario dal titolo “Le vie dell’arte” della Cosmofilm Spa. Più recentemente compone le musiche per il cortometraggio “Exodus” e nel 2012 firma l’intera colonna sonora del “L.over.S” film (Love over Sickness, da cui è tratto il brano che vi proponiamo, Love Theme – cliccare sul player ad inizio paragrafo per ascoltarlo). Per il 2013 ottiene uno stage con il compositore cinematografico “Golden Globe Nominee” Christopher Young nel suo studio a Los Angeles.