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Pino Buongiorno è editorialista di politica estera del settimanale Panorama dopo essere stato, dal 1999 fino al 1 gennaio 2011, vicedirettore e, ancora prima, inviato di politica interna ed estera, capo della redazione romana e corrispondente dagli Stati Uniti per sei anni (foto: oggi.it)

In Italia ci sono 2,8 milioni di disabili: fra di essi, con dolorosa sorpresa, da un paio di mesi è entrato anche un grande giornalista, Pino Buongiorno, 60 anni, già vicedirettore, corrispondente dagli Stati Uniti e inviato di Panorama sui fronti di guerra, attualmente editorialista di politica estera del settimanale mondadoriano. A lui, nell’ospedale Maria Cecilia di Cotignola (Ravenna) è stato amputato il piede sinistro a causa di un’infezione mal curata da un primario romano del Policlinico Tor Vergata.

La testimonianza in prima persona della sua odissea, con la scoperta dei mille ostacoli per un disabile in Italia nonostante siano già passati 16 anni dalla legge D.P.R. 503/1996 che disciplina l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici, è riportata sul settimanale Oggi n.37/2012, in edicola questa settimana (link all’articolo su oggi.it).

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La copertina di Oggi n.37/2012, in edicola questa settimana

Lì, insieme al ringraziamento per il medico curante (Luca Dalla Paola), Buongiorno parla della svolta avuta dalla lettura di un libro del rimpianto direttore della Gazzetta dello Sport Candido Cannavò (E li chiamano disabili. Storie di vite difficili coraggiose stupende, BUR Rizzoli, 2011), in particolare da questa domanda: “Che cosa può fare un disabile per la collettività in cui vive?”. Non viceversa.

Buongiorno così prosegue: “Da questo rivoluzionario cambio di cultura è nato il mio primo impegno. L’iniziativa me l’ha segnalata in un messaggio di solidarietà un altro giornalista, Salvatore Giannella. Sul suo sito, GiannellaChannel, fa campeggiare un orologio digitale con i giorni, le ore e i minuti che mancano alla scadenza del 31 dicembre 2013, quando l’Italia rischierà di perdere 45 miliardi di fondi europei destinati al nostro Paese. In quel mare di soldi c’è una bella cifra di contributi a favore dei disabili. Ho promesso che attiverò tutte le mie energie a Bruxelles, a cominciare dal Rappresentante permanente dell’Italia presso la Ue, Ferdinando Nelli Feroci, per capire quali istituzioni pubbliche e private possano utilizzarli e soprattutto con quali progetti“.

Caro Pino, in questa battaglia di civiltà ci troverai al tuo fianco.

Salvatore Giannella