Quando il pronipote mi raccontò lo zio Verdi, maestro con la musica e genio con la zappa
Quando il pronipote mi raccontòzio Verdi, maestro con la musicae genio con la zappaARTI &...
Per saperne di piùInserito da Jorge Gramaglia | Nov 15, 2022 | In evidenza, Storia |
Quando il pronipote mi raccontòzio Verdi, maestro con la musicae genio con la zappaARTI &...
Per saperne di piùInserito da redazione | Gen 6, 2022 | Arti & Culture |
Faenza e la Romagna piangono la scomparsa di un’artista molto brava e generosa, Wanda Berasi in arte Muky, che è spirata a 95 anni il 5 gennaio 2022 nel suo palazzetto zeppo di opere d’arte. A lei Tonino Guerra si affidava per le sue targhe che arricchiscono i muri di Pennabilli con le biografie poetiche della gente non comune di quel borgo del Montefeltro. A lei mi sono rivolto quando, alla scomparsa di Tonino, ho voluto ricordare sul muro della nostra casa sul porto canale di Cesenatico, che tra quelle mura “il poeta Tonino Guerra amava arrotolare le parole con gli spaghetti alle vongole”. Lei si è resa protagonista di un grande atto di generosità per la comunità faentina quando ha ufficializzato la volontà di donare parte dei suoi immobili alla Fondazione Mic, nello specifico l’area ubicata tra Piazza 2 Giugno e via Maioliche. Il progetto si chiama Casa dell’Arte Muky-Matteucci e i suoi spazi saranno dedicati a un Museo, alle residenze d’artista e alla didattica della ceramica. Una parte del museo accoglierà una mostra permanente dedicata ai lavori di Muky e Domenico Matteucci, suo compagno di vita e di lavoro. Il progetto nasce con un’ottica internazionale e accoglierà artisti provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di valorizzare la cultura ceramica artistica e promuovere l’arte come strumento di pace. Il gesto di Muky aprirà le porte della ceramica faentina al mondo e viceversa. A questa figura di artista non comune (“In ogni partenza è nascosto il ritorno e tu, cara Muky, ritornerai a stupire le future generazioni”, ha scritto Lora Guerra al sindaco faentino Massimo Isola) il giornalista amico e cacciatore di storie, Nevio Casadio, aveva dedicato nell’estate di tre anni fa un interessante ritratto sulle pagine di “Repubblica” che, integrato di parti rimaste tagliate, illumina più di mezzo secolo del mondo dell’arte e dello spettacolo non solo italiano.
Per saperne di piùInserito da redazione | Nov 28, 2021 | Arti & Culture, Italici |
Da tempo scruto il mondo con particolare interesse agli italiani che hanno lasciato o lasciano un’impronta in terre lontane. Per questo ho saputo con grande dispiacere dall’Associazione Italia Altrove di Dusseldorf, in Germania, del lutto che colpisce la famiglia Fenoglio: domenica 28 novembre si è fermato per sempre il cuore di Marisa Fenoglio, 88 anni, donna esemplare che si autodefiniva “moglie, madre, suocera e nonna, a tempo perso corista e scrittrice”. Poi aggiungeva: “Sorella cadetta di Beppe Fenoglio”. Si era scoperta scrittrice nella maturità, quando suo fratello era “morto da 32 anni”, come amava puntualizzare.
Il ritratto della famiglia d’origine è ben delineato da Piero Negri, sulla Stampa: “Marisa era l’unica femmina e la più giovane dei tre fratelli Fenoglio, tutti notevoli e tutti spuntati come per incanto in un ambiente apparentemente poco propizio, la piccolissima borghesia di una piccola città del Piemonte profondo com’era la Alba nel primo Novecento. Beppe, lo scrittore perlopiù postumo, che di giorno lavorava come impiegato in una cantina, è morto a 40 anni nel 1963. Walter, che fece un’ottima carriera alla Fiat e trascorse gli ultimi anni di vita a ripensare al fratello e a raccontare il complesso rapporto che lo legava, è mancato nel 2007 a 84 anni”.
Inserito da redazione | Ago 14, 2021 | Economia & sostenibilità |
Da inizio anno sono 539 le persone che hanno perso la vita nelle fabbriche, nei cantieri, nei campi. Regione per regione Luana, Laila e gli altri nomi che non possiamo dimenticare. E, per l’attualità della memoria, l’appello che lanciai al presidente Conte nel 2020 ricordando che in Italia di lavoro si muore, in Svezia no.
Per saperne di piùInserito da redazione | Lug 24, 2021 | Arti & Culture |
Se n’è andata così, all’improvviso, senza alcun segnale premonitore, in questo tempo segnato dall’emergenza sanitaria. Anna Maria è stata e continuerà a essere un esempio di donna capace di coniugare la vita famigliare e professionale con la fatica e il privilegio di essere un’artista di talento. Un percorso che ha fatto con grande creatività, generosità e rigore. Molto ha ricevuto da Ennio, suo compagno di vita, che l’ha sempre sostenuta e accompagnata in questo suo lungo viaggio luminoso. E io vado a rileggere quanto scrissi nel mio diario in occasione delle Tende al mare dell’estate 2018 che la videro protagonista dell’annuale appuntamento estivo organizzato dal Comune di Cesenatico e da Davide Gnola in collaborazione con grandi firme dell’arte.
Per saperne di piùStorie e idee, modelli e valori nel blog, volontario e gratuito, di giornalismo partecipativo ideato e curato da Salvatore Giannella: da L’Europeo a Genius, da Airone a Oggi all’intelligenza collettiva nello spazio infinito del web
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